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Ciao a tutte e tutti, sono Domenico Pizzulo, regista membro dell’associazione Humareels, una giovane realtà cinematografica bolognese. Sono qui perché abbiamo un sogno: fare cinema nelle province. Io sono di Vallesaccarda, un paese situato sull’appennino campano, precisamente in Irpinia, e credo che sia ora di far conoscere le innumerevoli storie legate ai piccoli centri. “Alla Svizzera” è un cortometraggio di finzione che prende spunto da una storia vera e da altrettanti racconti, veri o inventati, che si sentono nei vicoli dei paesini. Il nostro progetto ha già ricevuto un contributo da parte delle istituzioni locali e di alcuni privati, ma ancora non basta. Per questo abbiamo bisogno anche del vostro aiuto. Aiutaci a sostenere il progetto e a far si che il nostro sogno diventi realtà.
Il titolo del cortometraggio “Alla Svizzera” prende il nome da una locuzione molto popolare nel sud Italia, nello specifico in Irpinia, provincia di Avellino, dove il film è ambientato. Per motivi sia economici che sociali (pensiamo al terremoto del 1980) l’Irpinia è una terra da abbandonare, dove poche realtà resistenti combattono il fenomeno dello spopolamento soprattutto investendo nell'agricoltura e nella ristorazione. Molte famiglie emigrano e spesso la meta più ambita è proprio la Svizzera, da qui il titolo del film che diventa così un modo per riferirsi a un altrove più felice.
La locuzione “Alla Svizzera” ricorre nelle storie e nei ricordi di molti alimentando il mito. Il cortometraggio cerca in chiave ironica di affrontare il tema mettendo al centro la vita di tre giovani che hanno investito in un business sempre remunerativo: quello della morte.
DOMENICO (21), stanco di lavorare come beccamorto nella ditta di pompe funebri, con gli amici di una vita GERMANO (30) e FRANCESCO (21), decide che è arrivato il momento di emigrare "alla Svizzera", come molti hanno fatto prima di lui. I tre amici erano conosciuti in paese per un telegiornale ironico da loro inventato: il TGIRI.
WE BOOGIE (45), il matto del villaggio, emigrato in Svizzera da giovane per fare il DJ, lo esorta a rimanere per continuare con i suoi video ironici. La prematura morte di quest’ultimo rivoluziona i piani di DOMENICO e le sorti della ditta di pompe funebri.
Fare progetti culturali in Irpinia è la nostra risposta allo spopolamento. Organizzare le riprese di un cortometraggio richiede un grosso sforzo che si traduce nella creazione di una comunità locale che sarà la protagonista del film. Gli attori sono stati scelti tra i residenti che hanno partecipato ai casting, e parte della troupe è stata individuata nella provincia di Avellino.
L’obiettivo principale è quello di far circuitare il film nei migliori festival di cortometraggi per raccontare storie sullo spopolamento e sugli strumenti per combatterlo, e ribadire che fare cinema in provincia è possibile.
Il progetto si pone una finalità non soltanto cinematografica ma anche didattica: saranno organizzate delle proiezioni all'interno degli istituti scolastici della provincia di Avellino e si discuterà sul tema dello spopolamento, e sulle ragioni che spingono le nuove generazioni a emigrare, come il giovane protagonista del film.
Il progetto è in fase di pre-produzione. Più della metà dei fondi necessari alla realizzazione sono stati raccolti grazie al supporto di enti locali e privati, ma abbiamo bisogno del vostro aiuto per riuscire a realizzare il cortometraggio coinvolgendo tutte le maestranze necessarie.
Da subito si è formata intorno al cortometraggio una rappresentanza attiva del territorio che ha messo a disposizione del progetto le proprie abilità per realizzare le nostre ricompense.
Il piccolo negozio di elettronica del paese, dove si possono anche ordinare i libri di scuola, è il laboratorio di Geremia e delle sue BARETTE USB, create ad hoc per la campagna con una stampante 3D.
BARETTE USB: capienza 10GB conterranno i link del cortometraggio “Alla Svizzera!” e del documentario “ E poi si vede” in full HD.
“Avere la mamma sarta è sempre stata una fortuna, da bambino a carnevale potevo desiderare qualsiasi vestito”. Michelina Giannetta, la madre del regista, è la creatrice di una delle nostre idee più macabre e, con tutti gli scongiuri del caso, ha cucito per noi i PLAID BARA.
Jumara è la piccola azienda agricola di Stefano Lo Russo che, dopo anni di studio all’estero, proprio in Svizzera ha trovato l’ispirazione per tornare e mettere in piedi, nelle terre di famiglia, la sua fabbrica dell’oro: olio e miele sono gli unici beni prodotti.
Il caciocavallo è un formaggio tipico di molte regioni del sud, quello che vi proponiamo è prodotto a partire dalla raccolta del latte dei produttori irpini e confezionato a Vallesaccarda (AV), il paese del regista.
Se non hai la possibilità di donare puoi comunque aiutarci spargendo la voce attraverso le piattaforme social in modo da contribuire a raggiungere il nostro obiettivo. Segui e metti mi piace alla pagina Facebook e Instagram e visita il sito web di Humareels per essere sempre aggiornato sullo svolgimento della nostra campagna!
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My name is Domenico Pizzulo, I’m a director and member of Humareels, a young film association based in Bologna, whose dream is to make films in and about the suburbs. I was born in Vallesaccarda, a small village located in the south Apennines, less than one hour from Avellino, within a macro area called Irpinia, and I would like to share some of the countless stories about my territory. “Alla Svizzera '' is a short film based on a true story, but it was also influenced by other real and unreal tales heard in the streets of small villages. The project has already received financial help from local institutions and some private contributors, but we still need your help to make our dream come true. Support us!
The expression “Alla Svizzera” — which could be translated as “To Switzerland” — takes its name from a very popular one in the south of Italy, specifically in Irpinia, where the film is set. In 1980, this area was devastated by a terrible earthquake and, since then — for both economic and social reasons — many people have left their homeland. Today there are still few realities that exist and resist, fighting the phenomenon of depopulation of rural areas and investing their resources mainly in agriculture and gastronomy. Switzerland has been chosen as a destination by many migrant families, who left everything in order to find a happier life.
This topic is very recurrent in the stories and memories of many people who, over the years, have fed the myth of a better life in that country. “Alla Svizzera” tackles this topic using an ironic tone. The short film focuses on the lives of three young guys who invested in one of the most profitable businesses available: a funeral home.
Domenico (21), works as an undertaker in a funeral home, together with his dearest friends Germano (30) and Francesco (21). The three friends are known in the village for an ironic newscast invented and hosted by them: T-GIRI.
Tired of his monotonous life, Domenico decides to migrate to Switzerland, as many other fellow citizens did before him. But the premature death of We Boogie (45) — the crazy guy of the village, who also migrated there when he was young to become a DJ — changes Domenico's plans and the destiny of the funeral home.
Organizing cultural projects in Irpinia is our response to depopulation. The shooting of a short film results in the creation of a local community that will have an active part in the film. The actors have been chosen among the residents who participated in the castings, and part of the troupe is also local.
Our main goal is to reach the best short film festivals: in this way we would be able to tell stories about depopulation and the tools that we can use to fight it. We want to show that it is possible to make films in and about the suburbs.
The project also has an educational goal. We are planning to screen the film in the schools of the whole province to discuss the topic of depopulation, and the reasons behind the choice of many young people to leave their birth place, just like the protagonist of the film wants to do.
At the moment, the project is in its pre-production phase. As mentioned before, more than half of the funds to give life to the film were raised thanks to the support of local institutions and private contributors. In order to achieve our goal and involve all the participants needed, we need your help. Please support us by making a donation!
From the very beginning, local people supported the project by using their skills to create ad-hoc rewards in order to help the realization of this crowdfunding campaign.
Next Elettronica — a small local electronics store — is the lab where Geremia created his coffin-shaped USB drives using a 3D printer.
USB Flash "Grave": This 8 GB memory USB drive will contain the full HD short film "Alla Svizzera" and the documentary "E poi si vede".
“When I was a kid I felt very lucky, because for Carnival I could always choose my Carnival costumes”. Michelina Giannetta, the director's mother, is the creator of one of our most macabre ideas: the coffin-shaped blanket.
Jumara is a local farm managed by Stefano Lo Russo who, after his studies abroad, found the inspiration in Switzerland to go back to its roots and set up his gold factory: making oil and honey on the family’s lands.
Caciocavallo cheese from Irpinia
The Cioria family is a dairy production business in Vallesaccarda (AV), producing only local milk, without adding preservatives or enzymes.
If you can’t support us with a donation, you can still do it by sharing this campaign on your social channels: follow our Facebook and Instagram pages and visit the Humareels website to be up-to-date on the progress of our campaign!
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