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Siamo cocai venexiani, aquile della Costa d'Avorio, aironi del Tagliamento, condor, colibrì, cormorani. Il nostro canto è un garrito calabrese, un cinguettio rumeno, pigoliamo in pidgin English e trilliamo in tedesco e in ungherese. I cantori migratori della Rotta Mediterranea oggi volgono lo sguardo ai fratelli e alle sorelle in cammino lungo la Rotta balcanica. Qualcuno di loro con 50 gradi all'ombra fra i campi di container in Grecia, qualcuno più avanti nell'orrore magari dopo un inverno in Bosnia, con la neve e il fango che bruciano i piedi, non tanto diversamente dalla sabbia del deserto in Libia…
Nel nostro Coro Voci dal Mondo, coro multietnico di Mestre, abbiamo conosciuto da vicino, negli anni, le storie dei protagonisti, sopravvissuti, dell’emergenza umanitaria che da tanto tempo si perpetua nel Mediterraneo e che coinvolge migliaia di persone in viaggio dall’Africa verso l’Italia e l’Europa.
Questo incontro, che ha coinvolto cittadini italiani e stranieri partecipanti al Coro e nuovi migranti richiedenti asilo, è avvenuto attraverso la condivisione dei canti di ciascuno. La Musica dunque si è fatta vettore di relazioni positive e paritarie tra persone diverse per cultura, tradizione, religione, età e storie di vita.
Negli ultimi anni come Coro abbiamo avuto modo di conoscere un’altra emergenza umanitaria che ormai da anni coinvolge migliaia di donne, uomini e bambini: quella della Rotta balcanica, percorso migratorio ancor oggi poco conosciuto nella sua drammaticità agli occhi indifferenti dell’opinione pubblica e della Comunità Europea.
Cosa fare, quindi, per non rimanere indifferenti? Questo è il quesito sul quale la nostra comunità si è interrogata e da cui è nato il progetto “Alla ricerca di Simurg”, con cui vogliamo richiamare l’attenzione e sensibilizzare sul tema della Rotta balcanica e portare un supporto concreto ai richiedenti asilo bloccati nei campi in Bosnia Erzegovina.
In Italia, è partita dunque a luglio 2021 una Carovana della Musica: cittadini italiani e migranti del Coro Voci dal Mondo, testimoni del viaggio lungo la rotta mediterranea e altri coristi, musicisti, scrittori, insieme in viaggio, hanno realizzato incontri informativi, concerti, eventi, performance e ad ogni tappa hanno raccolto strumenti musicali donati da destinare ai migranti bloccati ai confini d’Europa.
Ora, anche grazie al tuo supporto, la Carovana prosegue il suo viaggio verso la Bosnia Erzegovina, dove ad agosto 2022 porterà musica, testimonianza, strumenti musicali e fondi raccolti, in un’esperienza di scambio, condivisione e incontro con i richiedenti asilo della Rotta balcanica e la comunità di Sarajevo.
Ma il viaggio alla ricerca di Simurg non terminerà qui: i fondi che raccoglieremo anche grazie a te permetteranno di avviare in Bosnia Erzegovina, a cura delle associazioni locali individuate, un progetto di incontro tra comunità locale e migranti basato sulla musica e l’utilizzo degli strumenti musicali raccolti durante le tappe della nostra carovana. In Italia infine, con il tuo sostegno potremo testimoniare questa straordinaria esperienza attraverso la realizzazione di un video-documentario ed eventi pubblici di restituzione del progetto e ulteriore sensibilizzazione.
Giuseppina Casarin, direttrice del Coro Voci dal Mondo e ideatrice del progetto
Andremo alla ricerca di Simurg in Bosnia Erzegovina per realizzare:
Al ritorno in Italia, il nostro viaggio alla ricerca di Simurg proseguirà per testimoniare questa straordinaria esperienza d’incontro attraverso la musica e sensibilizzare ulteriormente sul tema della Rotta balcanica. La Carovana della Musica ripartirà e, anche grazie a te, realizzeremo insieme le ultime tappe del nostro volo:
Con il tuo sostegno, farai anche tu parte del nostro stormo e contribuirai a realizzare queste tappe importanti del nostro viaggio:
I primi 2.000 euro contribuiranno a coprire le spese di trasporto e destinazione degli strumenti musicaliraccolti dall’Italia alla Bosnia Erzegovina.
Se arriviamo a 4.000 euro riusciremo a contribuire economicamente per dare avvio di un progetto artistico musicale per l’incontro tra i migranti della rotta balcanica e la comunità locale in Bosnia Erzegovina, curato da un’associazione culturale solidale e attiva nella comunità locale di Sarajevo
Se arriviamo a 7.000 euro riusciremo a realizzare il video documentario per testimoniare la nostra esperienza d’incontro musicale e solidale con i migranti e le comunità locali lungo la rotta balcanica
Se arriviamo a 10.000 euro riusciremo a coprire anche una parte degli ulteriori costi del nostro progetto in Bosnia e poi in Italia: alcune spese di viaggio dei migranti coristi testimoni della rotta mediterranea; alcune spese per le azioni musicali e i concerti a Sarajevo volti al coinvolgimento dei migranti dei campi e della comunità locale; alcune spese per gli eventi pubblici di restituzione finale.
“C’era una volta Simurg. Che era un Dio, capace di placare la confusione che è nel mondo, o almeno così credevano gli Uccelli. Così, si alzarono in volo, si misero in viaggio: per conoscerlo, e salvarsi con lui dalle fatiche di questa vita. Il viaggio fu lungo e pieno di prove, ma alla fine arrivarono al luogo in cui viveva Simurg. E tutto ciò che videro fu uno specchio d’acqua che rifletteva la loro stessa immagine”.
La Conferenza degli Uccelli, poema persiano del XII secolo di Farid al-Din ‘Attar
“Alla ricerca di Simurg” è un viaggio in cui la musica è strumento facilitatore di conoscenza, solidarietà, incontro con e tra umanità e culture in movimento. E’ una Carovana che attraverso varie tappe in Italia raggiungerà ad agosto 2022 la Bosnia Erzegovina, per portare musica, testimonianza, esperienze di scambio e condivisione, ma anche aiuto concreto ai richiedenti asilo della Rotta balcanica.
In ITALIA la carovana, attraverso azioni performative, incontri e concerti realizzati in Veneto e Friuli Venezia Giulia dall’estate 2021, ha come obiettivi:
In BOSNIA ERZEGOVINA, dove la Carovana con la collaborazione dell’associazione Ritmi e Danze dal Mondo arriverà dall’11 al 15 agosto 2022, il Coro Voci dal Mondo e i musicisti professionisti che ci accompagneranno saranno, attraverso la Musica, protagonisti di momenti strutturati di coinvolgimento dei richiedenti asilo presenti nei campi.
Saranno momenti di laboratorio/comunicazione musicale (azioni musicali, concerti nella città di Sarajevo, attività artistiche e musicali inclusive realizzate da associazioni locali) in cui gli strumenti musicali raccolti durante gli eventi in Italia troveranno il loro “recapito”. Gli strumenti porteranno un’etichetta con il nome della persona che li dona e la persona che riceverà lo strumento, che sia musicista o meno, potrà rispondere con un segnale di ricevimento (un messaggio, un audio, un video, una lettera).
La musica potrà così farsi messaggera di nuove relazioni e gli strumenti diventeranno oggetto-testimone di questo incontro: avranno nuove mani, nuove anime, nuovi immaginari per dare voce alle musiche delle culture migranti verso l’Europa. Proprio là dove il filo spinato o i muri impediscono alle persone la libertà di migrare, la musica si farà terreno di incontro, festa, evasione, racconto, pianto, preghiera, generando così la circolarità delle culture in movimento in diretta comunicazione artistica.
Il viaggio in Bosnia Erzegovina sarà inoltre l’occasione di avviare un progetto con i migranti dei campi, basato sulla musica e sull’utilizzo degli strumenti musicali raccolti durante le tappe della nostra carovana.
“L'esperienza del progetto "Alla ricerca di Simurg", è un viaggio di conoscenza dell'altro, un volo comunitario che si appoggia alla musica per condividere scambi culturali e gioiosi, e poter raccontare che è possibile una convivialità costruttiva. La musica e il canto spontaneo hanno creato ponti culturali e di umanità, che ciascuno di noi si sente sicuro di attraversare. Arrivare all'altra sponda, vuole dire "io mi riconosco in te". Fare musica insieme agli altri, essere voci che raccontano le proprie origini ma allo stesso tempo essere voce collettiva, è riconoscere la bellezza di un mondo multiforme”.
Concepcion Garcia Sanchez, artista e corista
L'esperienza del Coro Voci dal Mondo nasce nel 2008 nel difficile quartiere di Via Piave a Mestre come progetto socioculturale promosso dal Servizio Etam - Politiche sociali del Comune di Venezia assieme al Gruppo di Lavoro di via Piave (un gruppo di cittadini attivi nel quartiere). L'esperienza ormai decennale del Coro Voci dal Mondo di Mestre-Venezia condotta da Giuseppina Casarin, si propone come esempio di integrazione, come modalità di inclusione sociale e convivenza da replicare e diffondere.
Il Coro ha sviluppato e consolidato in questi anni la Pratica di Comunità Musicale ovvero una modalità fondata sul promuovere il canto e la musica come territorio di incontro e scambio tra persone con provenienze culturali, tradizioni, religioni ed età diverse. La Pratica di Comunità Musicale, ovvero l'attività del Coro, va intesa anche come laboratorio cittadino impegnato nella ricerca delle forme espressive, comunicative, performative più adeguate per cantare alla città e per portare la propria esperienza e testimonianza di storia di convivenza possibile.
Negli anni, hanno partecipato a questa esperienza persone di varie provenienze: moldava, rumena, albanese, ucraina, tedesca, polacca, ungherese, bosniaca, francese, spagnola, italiana per l’Europa; bengalese, srilankese, afgana, pakistana, iraniana, kirghisa, turca, cinese per l’Asia; nigeriana, eritrea, somala, camerunense, ivoriana, marocchina, egiziana, maliana, senegalese, del Ciad, della Guinea Bissau e della Sierra Leone per l’Africa; messicana, peruviana, brasiliana per l’America Latina. Attualmente, una sessantina di persone alternano la propria presenza cercando di coniugare impegni di lavoro e tempo libero.
Con noi nella Carovana della Musica di “Alla ricerca di Simurg” viaggiano anche il Coro delle Cicale, le cantautrici StorieStorte, il Coro Canto Spontaneo di Spilimbergo, la cantautrice Roberta Pestalozza e la scrittrice Susanna Bissoli, il videomaker Vincenzo Agosto, l’attrice e regista Sandra Mangini, la ricercatrice Luciana Manca e la giornalista Azra Nuhefendić.
A dare la direzione al nostro volo è Giuseppina Casarin.
Supportano già il nostro viaggio lungo la Rotta balcanica:
Caritas Venezia, Bronte Garden – Mira (VE), CGIL Padova, CGIL Venezia, ANPI Vittorio Veneto, SPI CGIL Belluno, SPI CGIL Padova, Associazione Culturale Tomat – Spilimbergo (PN), Associazione Ritmi e Danze dal Mondo – Giavera Festival , Associazione Gruppi “Insieme si può” ONG , Comune di Padova, Comune di Mirano , Caritas Mirano, Associazione NOI MIRANO, CISM di Spinea (VE), EMERGENCY Venezia, MEDITERRANEA Venezia, Tavolo delle Comunità Accoglienti – Venezia, Associazione Lungo la Rotta Balcanica, Time for Africa – Udine, Rete DASI Friuli Venezia Giulia.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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