Una campagna di
Riccardo PapaContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Filippo è un giovane romano dai modi freddi e scontrosi che, dopo aver incontrato una bambina con la sindrome di Down, si troverà costretto a ritardare un suo impegno per non lasciarla sola e accompagnarla a casa. Ma come si chiama la piccola? Chi è? Cosa vuole da lui? Lungo il cammino Filippo imparerà a conoscerla, scoprendo in sé quel coraggio a guardare la vita dagli occhi di una bambina che ha in sé la gioia di vivere ed una prospettiva unica e speciale che molto spesso manca proprio a chi è definito geneticamente “sano”.
Grapevine Studio in collaborazione con Studio Chirco - Crema - Edizioni Musicali e Cinema e Jaws Production stanno preparando le riprese per Aggrappati a me, cortometraggio scritto e diretto da Luca Arcidiacono, occasione per parlare della sua esperienza personale con la sorella Serena, ragazza ventenne con la sindrome di Down che con la sua specialità ha definito la persona che è oggi. Le tre produzioni in collaborazione al progetto, grazie anche al contributo del NUOVO IMAIE, stanno lavorando tuttora alla preparazione delle riprese che avverranno dal 26 al 29 aprile tra la Garbatella e i locali della Metro C Teano.
Il cast: protagonista Ludovico Tersigni, la piccola Miriam Fauci per la prima volta sui grandi schermi, Daniela Marra, Beatrice De Luigi, Walter Nestola. Con le musiche di Loriana Lana.
Visto il carattere sociale di questa iniziativa siamo riusciti a far avvicinare investitori e collaboratori che stanno rendendo possibile il nostro progetto accettando un budget ridotto. Questa campagna punta quindi a raggiungere il budget ideale per garantire la qualità che il cortometraggio merita di avere e i giusti compensi di chi ha già aderito. In cambio della fiducia che ci darete vi verrà garantita la giusta visibilità nei titoli di coda, la possibilità di partecipare alle riprese e nei casi più generosi lo status di "produttori associati".
Note di regia:
"Ho deciso di raccontare questa storia non tanto per parlare della sindrome, ma per sdoganare alcuni cliché e perché ancora oggi noto quanto poco si sappia o si voglia sapere su un tema come quello della Sindrome di Down, o in generale sulla diversità, almeno finché non ti tocca in prima persona."
"Questo venticinquenne verrà messo di fronte ad un suo opposto: lui così appesantito da mille problemi quotidiani, la ricerca del lavoro, il rapporto di coppia, la famiglia… lei, così pura, con una visione del mondo tutta da scoprire."
"Il tono della storia è naturalmente scanzonato (...) e la dinamica tra i due caratteri diversi che si scontrano è tra le più classiche e naturalmente divertente: lui che cambia attraverso lei."
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