oppure

Registrati con il tuo indirizzo email

Oppure, solo se sei una persona fisica (NO azienda/associazione), puoi scegliere anche di registrarti con i social:

Inserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.

Ricordi la tua password?

Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.

AGGIUSTIAMO LA MACCHINA DEL TEMPO COL RESTAURO DEL MONUMENTO ALLA RESISTENZA.

Una campagna di
Mastro T

Contatti

Una campagna di
Mastro T

AGGIUSTIAMO LA MACCHINA DEL TEMPO COL RESTAURO DEL MONUMENTO ALLA RESISTENZA.

AGGIUSTIAMO LA MACCHINA DEL TEMPO COL RESTAURO DEL MONUMENTO ALLA RESISTENZA.

Campagna terminata
  • Raccolti € 965,00
  • Sostenitori 31
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Arte & cultura

Una campagna di 
Mastro T

Contatti

Il Progetto

OGGETTO: Monumento ai Caduti della Resistenza

DATAZIONE: Opera realizzata nel1965, in occasione del ventesimo anniversario della Resistenza

AUTORE: Arnaldo Bellabarba, in arte Arbell

DIMENSIONE OPERA LIGNEA: 470 x 60 cm / h. 400 cm

UBICAZIONE: Viale Mazzini, San Severino Marche

DESCRIZIONE DELL’OPERA: Il monumento ai Caduti della Resistenza è un’opera interamente realizzata con traverse in legno di quercia connesse fra loro grazie a massicci bulloni. La parte superiore presenta cinque grandi fori dai quali fuoriescono rivoli di smalto rosso. L’opera è fissata a terra con dei bulloni avvitati in una gettata di cemento a grana grossa ed è inserita in un complesso monumentale più ampio composto da dieci gradini e da alzate murarie laterali interamente realizzate in pietra di travertino. Nell’alzata sinistra è presente la seguente scritta in ferro: “Ventesimo Anniversario della Resistenza”. Alla destra del monumento, invece, fuori dal complesso, una lastra di marmo riporta i nomi dei giovani caduti in guerra. All’interno del complesso monumentale sono presenti tre pali per l’alzabandiera.

STATO DI CONSERVAZIONE: Dopo gli eventi sismici del 2016, a causa dello svuotamento delle parti lignee affogate nel cemento, la struttura tende a inclinarsi all’indietro compromettendo la sicurezza dell’opera e del fruitore. Il legno si presenta annerito a causa delle numerose manutenzioni (aggiunte di mordenti di colore scuro e olio di lino cotto) e sono visibili croste nere dovute allo smog. L’umidità e altri fattori atmosferici hanno favorito lo sviluppo di alghe, licheni e muffe. Nella parte inferiore dell’opera mancano diversi bulloni e traverse di legno, mentre in altre parti le traverse risultano friabili al tatto e si presentano con sostanziali mancanze, vuoti o disconnessioni. Le traverse, a causa dei bulloni allentati, sono instabili. La ripetuta sovrapposizione di oli e mordenti, che con il tempo tendono a sbiancare, ha fatto sì che lo smalto rosso originale sia diventato arancione e tendente al bianco. I dieci gradini di travertino presentano una coloritura verdastra causata dalla presenza piuttosto radicata di muschi, alghe e licheni.

L’AUTORE E L’OPERA: “Ideare un complesso monumentale da dedicare ai “Caduti della Resistenza” costituiva, per le varie esigenze di ordine ambientale, economico e soprattutto ideologico un compito abbastanza arduo. Con tali premesse, la mia idea è stata quella di poter esprimere con mezzi sintetici ed essenziali tutta l’opera in grande gruppo simbolico, come una trincea, una barriera impenetrabile. Il tutto doveva caratterizzar ed esaltare ad un tempo il concetto dello sforzo e del sacrificio dei combattenti ed essere contemporaneamente un monito ed un invito rivolto dagli eroi alla gente, perché operino verso una pace universale. L’opera concepita attraverso questi valori istintivi, pur senza nulla concedere al disegno, alla forma levigata, modellata, ha per protagonista il legno. Il Legno di quercia già esistito nella sua stessa esistenza, nella sua natura, lavato, roso dalle acque, dalle nevi, dai venti, bruciato dal sole o dalla fiamma, insecchito, ruvido, ricco di valori naturali, connesso con solidi e grezzi bulloni. Dei fori con tracce di rosso-sangue, stanno a stigmatizzare il martirio dei combattenti protesi in una lotta impavida e cruenta, simbolizzati attraverso l’intersecarsi di queste linee di forza che ne costituiscono l’elemento strutturale. Ho evitato ogni forza di manierismo ed ho cercato invece di ottenere, nella sua massa, un complesso permeato da un simbolo proteiforme ed enigmatico, che in un certo qual modo ci riportasse a ricordo e al carattere di gigantesche moli di un mondo remoto, con tutta la loro forza fantastica e violenta legata alla natura preistorica, alla lotta per la sopravvivenza.”

STATO DI CONSERVAZIONE: la struttura, dopo gli eventi sismici del 2016, a causa dello svuotamento delle parti lignee affogate nel cemento, tende ad inclinarsi all’indietro compromettendo la sicurezza dell’opera e del fruitore.
ll legno si presenta annerito a causa delle numerose manutenzioni (aggiunte di mordenti di colore scuro ed olio di lino cotto) e sono visibili croste nere dovute allo smog. L’umidità ed altri fattori atmosferici hanno favorito lo sviluppo di alghe, licheni e muffe.
Nella parte inferiore la mancanza di alcuni bulloni, indicano l’assenza di diverse traverse di legno che invece in altre zone del monumento presentano sostanziali mancanze, vuoti, disconnessioni e risultano friabili al tatto. Le traverse, a causa dei bulloni allentati, sono instabili.
Lo smalto rosso originale a causa della ripetuta sovrapposizione di oli e mordenti, che con il tempo tendono ad imbiancare, allo stato attuale si presenta di colore arancione e tendente al bianco.
I dieci gradini di travertino del complesso monumentale, presentano una coloritura verdastra causata alla presenza piuttosto radicata di muschi, alghe, e licheni; sono visibili in tutta la superficie marmorea depositi atmosferici, di resine vegetali e di aghi e pigne, dovuti alla presenza degli abeti sovrastanti.
Diversi gradini presentano distacchi e rotture.
Il monumento è poco valorizzato poiché inserito in un complesso monumentale molto ampio.
Le relazioni tra il legno, lo schema costruttivo ed il periodo storico in cui è l’opera è stata realizzata sono di difficile comprensione per la mancanza di un testo esplicativo utile per la valorizzazione del significato simbolico e artistico. Nelle ore notturne, la mancanza di un impianto di illuminazione appropriato lo rendono difficilmente visibile.
Il monumento è esposto all’incuria delle persone che lo deturpano lasciandovi immondizia e bisogni fisiologici.

INTERVENTI SULLA STRUTTURA LIGNEA:

1_ A causa dello svuotamento delle parti lignee affogate nel cemento, la struttura tende a inclinarsi all’indietro per cui si rende necessaria una messa in sicurezza e la correzione dell’inclinazione dell’opera lignea con un’apposita struttura in ferro composta da barre di supporto ancorate a terreno per mezzo di piastre avvitate e resinate e fissate nelle traverse di sostegno dell’opera con piastre legate da tirafondi. Tutte le parti di ferro della struttura saranno trattate con zincatura per aumentare la durevolezza nel tempo.

2_ Si renderà necessario riempire con apposita malta cementizia tipo EKORapid o Geolite le profonde lacune provocate della rottura del legno affogato nel cemento e si procederà a chiudere le aperture presenti nel basamento lungo il perimetro dell’opera con medesima malta cementizia.

3_  A causa dell’umidità e altri fattori atmosferici che hanno favorito lo sviluppo di alghe, licheni e muffe soprattutto nelle zone di deposito dell’acqua sarà necessario effettuare un’abbondante stesura nebulizzata di un trattamento biocida da ripetere 2 volte su tutta la superficie.

4_ Da uno studio sul posto e dai disegni originali dell’artista che abbiamo a disposizione risultano 4 pezzi  distribuiti 1 nel lato basso destro, uno nel lato sinistro basso e due nella zona centrale dell’opera, per cui sarà necessario ricostruire n°4 traverse di diverse dimensioni e pari all’originale con legno di rovere tinto che saranno numerate sul retro per essere facilmente riconoscibili.

5_ Si andranno a consolidare i legni friabili con Paraloid al 30% nelle zone di grandi dimensioni  con pennelli di varie misure e a siringa nelle zone più difficili da raggiungere. Un impasto di colla vinilica D4 e segatura fine sarà messa per mezzo di spatoline o siringhe per riempire e indurire le parti in cui il legno si sgretola o si sbriciola con facilità.

6_ Sarà effettuata una reintegrazione a selezione volumetrica su n°5 traverse che presentano delle mancanze o svuotamenti con listelli di legno di rovere tinto incollati utilizzando colla vinilica D4. In questo caso la selezione volumetrica prevede l’utilizzo di listelli di legno di dimensioni cm 5x5 incollati fra loro in modo da formare un corpo ligneo unico che riempie e consolida la traversa danneggiata dando allo spettatore un buon riscontro estetico pur rimanendo facilmente riconoscibile da vicino.

7_ A causa del ritiro del legno, delle tensioni presenti all’interno di esso e a causa dell’innesto di chiodi durante le numerose manutenzioni dell’opera,  si renderà necessaria la chiusura di circa 20 metri lineari di fessure e fenditure utilizzando sverzette di legno di rovere a filo legno appositamente preparate e incollate con colla vinilica D4.

8_ Per effettuare una prima pulitura superficiale sarà effettuata una spolveratura con spugne wishab di tutta la superficie lignea.

9_ A causa del traffico veicolare dovuto alla presenza di una strada molto trafficata davanti al monumento sarà necessario procedere alla rimozione dei depositi di inquinanti degli scarichi con impacco di polpa di carta e bicarbonato di ammonio al 10-20%.

10_ Sull’intera superficie lignea saranno poi asportati i vecchi mordenti ed oli con miscele chimiche o tensioattivi es: Contrad 2000 e/o una soluzione di triammonio citrato al 5% per mezzo di paglietta fine”00” e straccetti di cotone per l’asciugatura.

11_ Essendo l’opera esposta per sua natura progettuale ormai da 56 anni agli eventi atmosferici quali acqua, freddo e caldo intenso ed avendo quindi trovato un equilibrio con essa, si pensa che sia opportuno a supporto o come pulitura dell’opera procedere ad effettuare una pulitura con idropulitrice a bassa pressione che aiuterebbe anche a sradicare più a fondo alghe, muffe e licheni.

12_ A causa delle numerosi manutenzioni nelle quali sono state ripassate con vernici sintetiche le strisce di sangue presenti nell’opera si provvederà ad effettuare la rimozione meccanica delle sovrapposizioni di smalto rosso e la pulitura delle pitture originali con strumenti meccanici quali bisturi di diverse dimensioni e cotone idrofilo immerso in soluzione di triammonio citrato al 5%.

13_ l’ossidazione del materiale ferroso dei bulloni di giunzione delle traverse rende necessario il trattamento antiruggine di circa n°180 bulloni in ferro con convertitore di ruggine e il rifacimento di circa n°20 bulloni andati persi di forma e dimensione uguale all’originale ma senza stampo originale del marchio di produzione.

14_ Ai fini di aumentare la durevolezza dell’intervento e dell’opera monumentale si procederà ad effettuare un trattamento protettivo a pennello con applicazione di vernice impregnante sintetica di coloritura neutra o simile all’originale che sarà integrata con una seconda applicazione a pennello di una finitura neutra opaca a solvente per esterni su tutta la superficie.  Prima di procedere al passaggio “14” l'estetica finale del manufatto sarà concordata con il funzionario della soprintendenza  competente territorialmente

15_ Al fine di proteggere dalla corrosione dell’acqua le teste dei legni trasversali si procederà a coprire le parti superiori nascoste con una guaina bituminosa impermeabilizzante.

16_ Sarà necessario pulire il basamento in cemento di dimensione 500x125cm con impacco chimico di tensiottativi e/o strumenti meccanici quali spazzole e spugne.

17_ si provvederà ad effettuare un trattamento protettivo trasparente idro-oleo repellente su basamento in cemento di dimensione 500x125cm per aumentare la durabilità nel tempo.

MANUTENZIONE DEL MARMO E DELLE PARTI IN METALLO:

-  Rifacimento con malta appropriata delle parti ammalorate dei gradini e riadesione delle parti mobili

- Pulitura della gradinata principale e del complesso monumentale con impacco chimico e strumenti meccanici

- Pulitura delle parti metalliche e conversione dell’ossidazione

- Trattamento protettivo con prodotto adeguato

INTERVENTI DI VALORIZZAZIONE E CONSERVAZIONE CONSIGLIATI:

- Inserimento della targa esplicativa sulla scalinata antistante il monumento

- Inserimento di un impianto di illuminazione costituito da quattro proiettori ad incasso (davanti all’opera) che valorizzeranno la profondità ed i differenti livelli di posa ed un proiettore con luce a cono (dietro l’opera) che darà profondità al monumento

- Ripristino della funzionalità dei tre alzabandiera tramite la potatura sistematica degli abeti

- Affissione di un cartello in cui saranno elencati i divieti principali da rispettare

- Realizzazione di una pagina web dedicata al monumento con applicazione QR-code

Commenti (5)

Per commentare devi fare
  • avatar
    Tarcisio Grazie per la bella iniziativa a favore di tutta la città.
    • avatar
      Giovanni Daje mastro-T
      • avatar
        Gaia Felicissima di contribuire a questo progetto!! Un’opera da tempo necessaria!!GRAZIE Mastro T
        • AS
          Andrea Spero che tu riesca a raggiungere la cifra necessaria a iniziare e completare il restauro di questo bel monumento!
          • avatar
            MastroT Grazie mille zio!!!🤗🤗🤗
            3 anni fa