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AAA cercasi latte

Una campagna di
Ilaria Beretta

Contatti

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Campagna terminata
  • Raccolti € 1.075,00
  • Sostenitori 14
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
Ilaria Beretta

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Il Progetto

Lei è suor Giovanna. È nata a Carate Brianza settantasette anni fa, è un'infermiera e una religiosa che da trent'anni lavora in Costa d'Avorio. Da parecchi anni è la responsabile del Centro «Don Orione», una struttura che si occupa di bambini con disabilità nel villaggio di Korhogo (nel nord del Paese). 

La scorsa estate, mentre era in Italia per qualche giorno, sono andata a intervistarla e sono rimasta molto colpita sia dalla sua esperienza sia dalle sue spiegazioni precise e trasparenti di ogni attività.

Da quella chiacchierata è uscito un articolo, che trovate qui, e che racconta qualcosa in più di lei e di quel che fa. Ma non solo: salutando suor Giovanna le ho detto di chiamarmi se mai avesse avuto bisogno di aiuto. E qualche giorno fa mi ha scritto una e-mail.

Carissima Ilaria,

durante il nostro incontro, qualche mese fa, mi avevi proposto di darmi una mano per qualche progetto. Ora alcune famiglie sono venute da noi per chiederci un aiuto per dare da mangiare ai loro bambini. Ti ho scritto la loro storia: capirai tu stessa che, senza la vostra mano, queste famiglie non possono pensare con speranza al futuro dei propri figli...

Tra le altre cose questa donna - insieme a una consorella francese - aiuta famiglie e mamme sole che non hanno il latte da dare ai loro figli e non possono comperare quello in polvere perché troppo costoso. «Il latte - mi spiegava durante l'intervista - rappresenta una spesa troppo onerosa per delle famiglie che sono già vulnerabili».

Per questo suor Giovanna mi ha inviato un dossier con alcune storie delle persone che sta aiutando, corredato delle foto dei neonati insieme alle loro mamme. Ho deciso di pubblicare la sua richiesta di aiuto e di raccogliere donazioni per questi bambini.

Ylias, Aïcha e Edris Yeo, nati il 12 gennaio 2020

La mamma dei tre neonati vende al mercato l’atiéké (manioca) e aiuta qualche famiglia per le pulizie domestiche, ma per il momento non può esercitare questo lavoro perché deve occuparsi dei suoi bimbi. Vive in una casa con una sola stanza in affitto a 7.000 franchi Cfa (10 euro) al mese. Il padre dei bimbi sta studiando come elettronico in un liceo a Man, a circa 500 chilometri, con la speranza di ottenere in futuro un lavoro. La coppia ha già due gemelli di 3 anni. La mamma si fa aiutare da una nipote e talvolta è costretta, purtroppo, a mendicare... È venuta al nostro Centro perché aveva veramente bisogno di aiuto per il procurare il latte ai nascituri.

Rébecca Soro, nata il 17 dicembre 2019

La mamma Mariam ha 35 anni e purtroppo è sieropositiva. Ha 4 bambini, di cui 2 sono affetti da Aids. Solo uno frequenta la scuola, a causa delle difficoltà economiche. Anche il padre è sieropositivo e spesso ammalato. Lavorava come manovale, percependo una somma di 25.000 franchi Cfa (38 euro) mensilmente, ma ultimamente ha perso questo lavoro. Bara Mariam presta servizi domestici presso alcune famiglie e di tanto in tanto aiuta una vicina di casa a coltivare un orto. La famiglia abita una casa di due stanze costruita col fango, come tetto ha dei teli che qualcuno ha prestato. La famiglia attraversa difficoltà troppo pesanti per poter risolvere i problemi urgenti, ma la sua richiesta primaria è poter aver il latte per la bimba.

Aubin Ruth Prunelle Koné, nata il 4 Agosto 2018

  Il papà era commerciante, ma attualmente è senza lavoro. La mamma lavora di tanto in tanto a servizio da qualche famiglia. Prunelle ha due fratelli: il primo, Yaya, ha 17 anni e frequenta il liceo, il secondo Timothée ha 6 anni e fa la prima classe elementare. Vivono in affitto in una casa di due stanze e devono pagare 23 euro al mese. Purtroppo da diversi mesi non versano l’affitto e il proprietario ha chiesto loro di lasciare la casa. Un altro problema importante è la mancanza del nutrimento: spesso sono costretti a chiedere aiuto alla “grande famiglia” dei parenti; non hanno corrente elettrica e acqua potabile, in quanto non possono pagare le rispettive fatture, e per l’acqua vanno dai vicini di casa che hanno un pozzo. La piccola Prunelle, che ha 18 mesi, si nutre ancora al seno materno. La mamma è stata orientata al Centro Nutrizionale di Korhogo e là le hanno proposto di diversificare il nutrimento con legumi e cereali. La mamma ha risposto che avrebbe seguito il consiglio ma... il costo dei legumi non è sopportabile per le loro possibilità. La mamma si è così presentata al nostro Centro con la speranza di poter ottenere del latte da aggiungere ai cereali e per ottenere l’aiuto psicomotorio a Prunelle che a un anno e mezzo non riesce ancora a muoversi: sta solo seduta.

Rokia Konaté, 9 mesi

Rokia è nata con una idrocefalite. La mamma e la zia sono venute da noi dopo una consultazione dal medico, disperate perché non sanno che cosa fare. Il papà ­- vista la situazione - è sparito... Dopo aver dialogato con la mamma, l’abbiamo inviata a Bouaké, città distante oltre 300 Km da Korhogo, per incontrare il chirurgo che potrebbe operare Rokia. Al  ritorno, mamma e zia ci hanno comunicato che prima dell’intervento è necessario un esame, il cui costo è di 85.000 franchi Cfa (129 euro) che ovviamente non potevano pagare. Dopo aver riflettuto insieme, abbiamo «prestato» loro il denaro, ben sapendo comunque che per l’intervento sarebbe stata necessaria una somma ben più importante. La mamma, dopo averci ringraziato, felice di poter fare qualche cosa, è ripartita per fare l’esame alla testa della piccola e incontrare il chirurgo.

Qualche giorno dopo sono ritornate da noi comunicandoci che il chirurgo riteneva necessario l’intervento per drenare il liquido dal cervello e che la piccola si sentirebbe più sollevata. Ora occorre trovare  la somma necessaria per l’intervento. Abbiamo riflettuto insieme su come partecipare al finanziamento. Sappiamo bene che la famiglia non potrà mai trovare la somma di 400.000 franchi, (610 euro) per l’intervento e altri 50.000 o 100.000  per l’ospedalizzazione e i medicinali. L’ospedale, tenuto dalle suore della Dottrina Cristiana di Bouaké, dona gratuitamente la valvola che costa 425.400 franchi (650 euro) in quanto si tratta di una famiglia bisognosa.

Dopo una settimana la mamma e la zia sono ritornate per dirci che avevano potuto trovare, chiedendo a tante persone che conoscono, 115.000 franchi (175 euro) per pagare l’operazione e 85.000 (130 euro) per rimborsare il prestito. La mamma supplicava perché la si aiuti a far operare il più presto possibile la bimba.

Per esperienza, l’intervento è l’inizio di un lungo trattamento che avrà un importante costo: è per questo motivo che  ci rivolgiamo a voi perché non si tratta solo del denaro in gioco, ma soprattutto per la vita e lo sviluppo della piccola Rokia. E’ per questo che vorremmo contare sulla vostra grande generosità.

Commenti (2)

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  • IC
    Ilaria Un progetto col cuore.
    • SP
      Savina Un saluto e un abbraccio a Suor Giovanna. La ricordo sempre sorridente all'Oratorio Sacro Cuore quando ero bambina.