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Siamo una testatagiornalisticaonline, un servizio di comunicazione, realizzato da un gruppo di lavoro ‘utopico’ o, più semplicemente, integrato: nella nostra redazione professionisti della comunicazione e pazientipsichiatrici, formati o in formazione nell’ambito della comunicazione digitale, lavorano insieme al fine di esprimere esperienze, concetti e idee spesso ignorate dalla comunicazione mainstream.
Tuttavia la distinzione tra paziente psichiatrico e persona ‘normale’ non ci piace proprio.
180gradi, nasce per dare a persone che vivono o hanno vissuto undisagio mentale la possibilità concreta di sperimentarsi, formarsi e lavorare nel variegato mondo della comunicazione (giornalismo, grafica, comunicazione audiovisiva). Il progetto si svolge in uno spazio altamente professionalizzante (il Millepiani) ed è un modo per dare voce e dignità a persone che devono rimettersi in gioco, trovare una dimensione lavorativa e riprendere in mano la propria vita, fornendo al contempo un servizio di comunicazione ai cittadini.
180gradi infatti informa sulla SaluteMentale, sul Welfare, sulla Sanità al fine di combattere i pregiudizi legati alla malattia mentale e promuovere interventi e progetti innovativi ed efficaci. Ci occupiamo dell’altra metà dell’informazione, quella vista dagli occhi di chi è spesso al margine, ma proprio per questo riesce ad avere uno sguardo “trasversale” su ciò che lo circonda. Di fatto affrontiamo sotto tutti i diversi punti di vista il tema dell'esclusione sociale e gli effetti devastanti e troppo spessi ignorati che questo fenomeno produce. In un cambio di prospettiva, a volte radicale, la nostra rivista vuole raccontare i fatti sotto un’altra luce, con un orizzonte di significati diverso. E se cambiano i significati, cambia il modo di vedere e agire nel mondo.
180 gradi è un modo diverso di intendere la riabilitazione psichiatrica: i nostri laboratori, tirocini e percorsi di reinserimento sono strutturati per creare spazi fisici e virtuali di confronto, spazi aperti strutturati come veri e propri laboratori di cittadinanza.
Senza il lavoro di rete 180 gradi non esisterebbe.
Le singole realtà svolgono funzioni decisive per la realizzazione della testata giornalistica online.
La CooperativailMosaico si occupa della dimensione lavorativa, l'associazione FuoriOnda organizza attivita e percorsi di inclusione sociale, mentre l’associazione Millepiani offre accoglienza al progetto e la disponibilità dei professionisti a includere e formare gli utenti.
Il CSM di PiazzaleTosti dell’ Asl Roma2 fornisce supervisione, risorse e spazi per implementare le attività di prima socializzazione. Infine la Tavola Valdese, con il suo finanziamento, ha dato un impulso fondamentale alla creazione di una vera e propria redazioneprofessionale: gruppo di comunicazione integrato di esperti ed utenti psichiatrici.
Ogni realtà, singolarmente, non avrebbe avuto la forza di realizzare questo progetto.
180gradi è un progetto centrato sui principi del Welfare dicomunità.
Agli utenti psichiatrici seguiti dal Centro di Salute Mentale dell’Asl Rm2 di Piazzale Tosti n.4 a Roma. Saranno coinvolti 9 pazienti nelle diverse fasi e attività del lavoro redazionale insieme a volontari, giornalisti ed esperti in comunicazione.
Obiettivi del progetto: fornire ambiti inclusivi e di formazione a giovani pazienti interessati a lavorare nell’ambito della comunicazione e dare una nuova chance a pazienti che prima della crisi lavoravano in questo settore.
A Roma, nello spazio di Co-working del Millepiani a Garbatella. Il Millepiani è un progetto presentato nel luglio 2012 all’Assessore al Lavoro della Provincia di Roma, Massimiliano Smeriglio, e all’allora presidente Nicola Zingaretti. La genesi del progetto è il frutto di un clima culturale e di impegno politico perorato dalle nuove figure partorite dal terziario avanzato: free lance, partite iva, professionisti indipendenti. Figure senzatutele, diritti, non rappresentate dai sindacati, e tantomeno dalle associazioni professionali. Uno spazio che unisce alla professionalità e all'innovazione un approccio mutualistico in cui i singoli professionisti e realtà imprenditoriali fanno rete tra loro.
Attività laboratoriali in comunicazione audiovideo presso il Centro di Salute Mentale (Cooperativa il Mosaico e Associazione Fuori Onda).
Inclusionesociale attraverso lo strumento delle Borse lavoro (progetti individualizzati di inclusione sociale attraverso lavori retribuiti - Associazione Fuori Onda).
Lavororedazionale presso lo spazio di Coworking Millepiani con l’organizzazione di tirocini nel campo della comunicazione (giornalista pubblicista, comunicazione audio-visiva, grafica - Cooperativa Il Mosaico).
I percorsi si basano su progetti riabilitativi individualizzati e sono strutturati per consentire un graduale reinserimento nella società e nel lavoro nell’ambito della comunicazione grazie a una prima fase di socializzazione (l'attività laboratoriale), alla formazione (tirocini) e alla collaborazione retribuita con professionisti nella comunicazione giornalistica e audiovisiva.
Per finanziare il lavoro di scrittura articoli, social media marketing e grafica rafforzando e implementando le collaborazioni tra professionisti e utenti psichiatrici: con questa raccolta fondi vogliamo creare un 'ponte di informazione' per connettere le domande dei cittadini e degli utenti dei servizi pubblici con le risposte dei migliori esperti del settore in un modello di comunicazione dal basso, divenendo un ‘ponte di informazione’.
Vogliamo inoltre sperimentarci nel mondo delle pubblicazioni online finanziando i passi fondamentali a creare un modello di micro-impresa sostenibile. Realizzeremo dei prodotti editoriali specilistici e creeremo un servizio di newsletter professionale (con informazioni pratiche, eventi, bandi, normative) rivolta agli operatori della Salute mentale.
In questo modo potrete co-finanziare dei progetti di reinserimento lavorativo per 6 utenti psichiatrici e implementare la loro collaborazione con con professionisti che possano aiutare 180 gradi a sperimentarsi nell’ambito dei servizi di comunicazione digitale. Ci si attende un miglioramento clinico nello stato di salute con un aumento significativo dell’autostima e delle capacità relazionali degli utenti coinvolti.
Le risorse economiche provenienti dalla vendita dei due servizi erogati grazie ai soldi raccolti (newsletter professionali e gli ebook realizzati) serviranno a implementare i percorsi di inserimento lavorativo esistenti e a realizzare nuovi percorsi riabilitativi. Vogliamo provare a creare processi di autosostentamento del progetto.
Azione 1: Social media marketing
Promuovere la comunicazione dal basso: lavorare sui social per far emergere le domande e le questioni più rilevanti riguardanti i temi della Salute Mentale e del Welfare che i cittadini vogliono rivolgere agli esperti.
Dare spazio e risonanza alle pratiche innovative italiane nell’ambito dell’integrazione socio- sanitaria nell’assistenza delle categorie svantaggiate.
Azione 2: Elaborazione numeri speciali
Elaborare 3 numeri speciali: pubblicazioni specialistiche da mettere in vendita online per cominciare a sperimentare strategie sostenibili di micro-impresa.
I tre numeri speciali riguarderanno:
1)Lepraticheinnovative in Salute Mentale.Aspetti burocratici e normativiperriuscireacambiare;
2) Comegestire il paziente difficile?L’assistenzainpsichiatria senza contenzione fisica (focus clinico);
3) Lo Psicologo oggi. Sviluppare progetti e lavorare nelTerzo Settore.
Per realizzare questi numeri speciali intervisteremo i migliori professionisti del settore appertenenti a importanti realtà nell'ambito della Salute Mentale in Italia. Realtà con cui collaboriamo da anni e che ci guideranno nell'esplorazione di temi chiave per lo sviluppo di una assistenza centrata sulla persona e innovative forme di collaborazione tra pubblico eprivato incentrate sul Welfare di Comunità.
Azione 3: Newsletter professionale
Creare una newsletter professionale rivolta ad operatori della salute mentale e del terzo settore su bandi, pratiche innovative, eventi.
Creare degli eventi di confronto sul territorio al fine di contribuire all’implementazione di reti formate da servizi pubblici e di privato sociale al fine di favorire un approccio terapeutico-assistenziale centrato sulla persona vista nella sua globalità.
Tale azione si inserisce nel progetto ‘Servizi in rete’ che 180 gradi porterà avanti sul territorio di Garbatella e San Paolo a Roma nel 2017. Il nostro progetto ha una finalità politica: mettere in connessione le buone pratiche di un territorio con l'obiettivo di creare connessioni virtuose tra pubblico e privato sociale per la creazione di servizi innovativi sul territorio.
Infine vogliamo dare voce all'esperienza vissuta dei pazienti, alle loro storie di guarigione e di sofferenza, ai diritti negati.
Trasformare la sofferenza individuale di queste persone in una questione pubblica rilevante creando un'agorà fisica e virtuale, un luogo dove confrontarsi e fare in modo che tali esperienze, nella loro complessità possano essere oggetto di riflessione e studio multidisciplinare. Nella galleria video puoi vedere il lavoro che stiamo portando avanti in questo senso.
Comunquevadaquestaraccoltafondi, “180 gradi” sarà un occhio sempre attento al territorio dove viviamo. Sarà un raccoglitore di idee e un laboratorio di democrazia partecipata. Sarà cultura dall’alto e dal basso. Sarà volontà di esprimersi, raccontarsi e informarvi. Sarà un gioco bellissimo.
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