A campaign of
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Un sincero GRAZIEa tutti i nostri primi 82 sostenitori! In soli 8 giorni dall’inizio della campagna abbiamo raggiunto insieme il primo traguardo di 5 mila euro, che con il contributo prezioso di Corepla ci ha permesso di arrivare alla quota di 10 mila euro.
Abbiamo in mente ulteriori traguardi, stay tuned!
Vogliamo creare materiali plastici a partire da compound (ovvero miscele) in cui tutte le componenti siano derivate da biomasse di fresca sintesi, quindi non fossili, e che risultino in un materiale biodegradabile.
Per realizzare la prima miscela con queste caratteristiche e per testarne le proprietà fisiche e meccaniche ci servono 10.000 euro. Noi siamo certi di farcela con il vostro contributo e con il sostegno di Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica, che ci donerà 5.000 euro se ne raccogliamo almeno 5.000 con questa campagna.
Se fosse possibile superare questo primo traguardo, realizzeremo con il nuovo materiale prodotto alcuni prototipi di oggetti caratterizzati da un design che ne aumenti il valore, e quindi il ciclo di vita. Questo ci aiuterà anche ad aumentare la nostra consapevolezza sulla necessità di utilizzare al meglio le risorse del nostro Pianeta.
L’invenzione della plastica sul finire dell’800 e la produzione su larga scala di oggetti in tale materiale sono stati una pietra miliare dell’industria che ha veicolato il boom economico dei paesi occidentali a partire dal secondo dopoguerra del secolo scorso. Per capire l’importanza di questo materiale che ha completamente rivoluzionato anche i nostri stili di vita, provate a guardare cosa c’è sulla vostra scrivania, nel vostro zaino, nell’armadietto del bagno, nella vostra busta della spesa: la plastica è diventata per tutti noi un materiale familiare di uso quotidiano, a tal punto che quasi ci scordiamo che è presente in moltissimi dei beni di consumo che utilizziamo durante la giornata.
La plastica è fondamentale per diversi settori commerciali quali il packaging, il tessile, le costruzioni, la medicina, la cura della persona, la cosmetica, la farmaceutica,l’automotive e il settore hi-tech.
Photo by Syed Hussaini on Unsplash
Tuttavia questa rivoluzione industriale, inserita nel concetto di economia lineare, con il boom demografico ed economico ha causato un serio problema ambientale: ciò è legato sia al processo di produzione della plastica, da fonti fossili e per via chimica, con conseguente produzione netta di anidride carbonica che si libera direttamente e indirettamente dal petrolio, sia per quanto riguarda il fine vita degli oggetti in plastica ed illoro smaltimento.
Ogni anno vengono prodotte circa 380 milioni di tonnellate di plastica, di cui solo il 9% viene riciclato (principalmente nel settore del packaging), e di questo 9% circa un terzo viene comunque smaltito in discariche, cosa che provoca non solo un problema ambientale, ma anche sociale. Sul totale della plastica prodotta dal 1950 ad oggi, più del 50%, circa 8300 milioni di tonnellate, è stato smaltito o abbandonato nei terreni e nei mari. Si intuisce quindi quanto sia essenziale il contributo di chi opera nel settore della gestione della raccolta e del fine vita delle plastiche.
Photo by tanvi sharma on Unsplash
Da qui l’interesse di COREPLA nel nostro progetto, per comprendere più da vicino di che cosa possono essere composte le nuove plastiche che vorremmo realizzare, e per poterne meglio progettare la gestione.
Per ovviare a questi problemi etici e ambientali negli ultimi anni è cresciuta sempre di più l’attenzione verso lo sviluppo di economie circolari con produzione di plastiche alternative che siano eco-compatibili e che possano essere biodegradabili,compostabili e derivanti da fonti rinnovabili quali biomasse, anziché da fonti fossili come il petrolio.
Quando diciamo bioplastica ci riferiamo a un mondo complesso, perché ve ne sono di molti tipi, e un particolare tipo lavorazione delle plastiche tradizionali ma anche delle bioplastiche attuali, detto compounding, prevede l’utilizzo di additivi per raggiungere le performance desiderate (per esempio l’acido tereftalico delle bottiglie in PET usato per rendere la plastica più morbida) dal settore merceologico di utilizzo finale.
Attualmente gli additivi utilizzati, per la maggior parte, sono composti chimici tradizionali che già vengono usati nella lavorazione delle plastiche di origine fossile. L’utilizzo di questi additivi rendono labioplastica non completamente sostenibile, seppur gli additivi usati sono in percentuali basse che vanno dall’1% al 5% e sono concessi dalle leggi in vigore definendo ugualmente tali bioplastiche biodegradabili e compostabili.
Considerato l’impatto quali e quantitativo della plastica tradizionale nella nostra società, è davvero impensabile immaginare di potere, dall’oggi al domani, sostituire completamente quanto esistente. Ma è altrettanto vero che la transizione deve cominciare, e deve riguardare il mondo della plastica per inserirsi in una logica più ampia di un nuovo modo di considerare le risorse del nostro pianeta e l’impatto delle nostre attività nel tempo.
Noi di Galatea Biotech ci inseriamo in questo contesto di trasformazione dell’economia lineare in economia circolare, ed in particolare in processi che sfruttino biomasse e fermentazioni microbiche, focalizzandosi sullo sviluppo e produzioni di bioplastiche e nello specifico di materiali a base di acido polilattico (PLA).
Il PLA è una bioplastica virtuosa in quanto presenta caratteristiche tecniche simile alle classiche plastiche di origine fossile, ma può derivare da fonti rinnovabili come biomasse e soprattutto è totalmente biodegradabile, compostabile(in compostatori industriali) e a fine vita non rilascia alcun residuo inquinante.
Per raggiungere le caratteristiche desiderabili per le diverse applicazioni, è necessario creare delle miscele con altri materiali e sostanze e grazie alla lavorazione simultanea il materiale finale diviene base di partenza per le lavorazioni finali. Allo scopo di non perdere le proprietà del PLA, creeremo compounds attraverso l’utilizzo di biomateriali biodegradabili miscelati al PLA.
I fondi raccolti con il primo step, se raggiunto, avranno lo scopo di realizzare le seguenti fasi:
Se supereremo la cifra iniziale, a partire dalla ricetta ottimizzata prepareremo una quantità di compound necessaria e sufficiente a realizzare prototipi di oggetti di design realizzati da Gianluca Calderoni (ALBODESIGN) e stampati poi da Claudio Facciorusso (RILO Energy), che potranno fare da volano per nuove sfide tecnologiche!
Galatea Biotech(https://web.galateabiotech.com) nasce come spin-off universitario e di recente acquisisce lo status di PMI innovativa accreditata dall’Università di Milano Bicocca. Traduce la volontà scientifica di contribuire alla rivoluzione biobased in una realtà dedicata all’R&D ed al trasferimento tecnologico.
Il progetto di crowdfunding vedrà impegnati oltre a Paola Branduardi, socio fondatore e Presidente della società, insieme ai colleghi Danilo Porro ed Adele Sassella, i due ricercatori senior, i dottori di ricerca in biotecnologie industriali Laura Giaretta e Stefano Bertagnoli. Il resto del team di Galatea Biotech supporta e promuove il nostro incessante impegno!
AlboDesign(http://www.albodesign.net), fondato da Gianluca Calderoni,è uno studio di progettazione e un micro brand di furniture, lighting, interior e product design.
RILO Energy (https://www.riloenergy.it), fondato da Claudio Facciorusso,si trova a Torino, ed è parte dell'industria manifatturiera della plastica e della gomma. RILO ENERGY SRL ha 7 impiegati in quella sede e genera $1.18 millioni in vendite (USD). Nella comporate di RILO ENERGY SRL vi sono 3 aziende.
Il tuo contributo sarà di immenso valore, non solo per promuovere le nostre ricerche ma anche per creare una rete virtuosa di comunicazione tra noi ricercatori e tutti i portatori di interesse. Sarà per noi un grande privilegio poter rispondere alle vostre domande, e poter condividere con voi anche le fasi più sfidanti e difficili del nostro lavoro.
Our goal is to obtain plastic materials from novel compounds (blends) where all the components derive from fresh biomass, avoiding any fossil-derived additives. Moreover, the new blends will be 100% biodegradable. Bio for the origin and bio at the end of life, a bioplastic with BIO squared!
We need your support for collecting funding necessary to fabricate the first compound fulfilling the described criteria and for testing its properties. This will be possible also thanks to COREPLA, a national consortium dedicated to recycling and management of traditional plastic packaging: they will double the budget available in case we will reach the target!
In the case we will exceed this first goal, thanks to your support and willingness to take our challenge, we will create the first prototypes with our novel materials. These objects will be characterized by unique design, motivating all of us to keep them longer, prolonging their life cycle and at the same time promoting our awareness on the need to better use the natural resources of our planet.
Plastic materialwas inventedby the end of the 19th century and from that on the production of plastic objects on a large scale was a cornerstone of the chemical industry. This success was also one of the key elements leveraging the economic boom of western countries occurring after the second World War.
The dimension and pervasiveness of this success is easy to check. Look on your desk, in your backpack, in the bathroom cabinet, in your shopping bag: plastic objects are part of our daily life, so familiar that we almost forget how they define our landscape.
Photo by Syed Hussaini on Unsplash
Plastic is a key material for many and diverse driving sectors such as packaging, textile, health care, cosmetics, automotive, hi-tech, etc. Despite many advantages, this new technology was based on fossil resources and embedded in the concept of linear economy, therefore contributing to the insurgency of environmental drawbacks. Production, management and disposal cause depletion of natural resources as they cannot be regenerated in a time frame compatible with their usage. Moreover, the production process as well as the entire life cycle are characterized by a positive carbon footprint, contributing to the greenhouse effect and consequences.
Just to give some numbers, every year more than 380 million tons of plastics are manufactured, and less than 10% is the fraction that is nowadays recycled, mainly related to packaging. Most is anyhow dispersed on land and water, causing severe environmental problems, but also social and health concerns.
Photo by tanvi sharma on Unsplash
This is why plastic management and recycling is so important, and there is not only one solution to the problem: COREPLA, expert in managing traditional plastics, is very aware that only multidisciplinary efforts will lead to innovations in the sector, and with this spirit is supporting our initiative, with this interest will evaluate our novel compounds.
We are witnessing a very exciting moment, where bio-based processes are leveraging the transition from a linear to a circular economy, the so-called circular bioeconomy. Plastic sector is not an exception, and in the last decade eco-compatible, biobased, biodegradable and compostable are the new keywords for bioplastics, better if combined.
This is because when we say bioplastic we are referring to a complex set of different materials. During compounding, a specific kind of manufacturing where different components are mixed together to become a blend, imply the use of additives in order to reach the desired traits of the final material. For example, in traditional and fossil-based plastic, terephthalic acid confers softness typical of PET. As in this example, nowadays most of the used additives derive from fossil resources. They can be added up to 5% (in weight) to bioplastics, but as a consequence the final bioplastic is not 100% sustainable, and in some cases also not 100% biodegradable or compostable.
The sudden and complete substitution of traditional plastics with biobased and sustainable novel bioplastics is unrealistic. On the other hand, the only way to reach this turnabout is to start, having in mind that we can learn from the past, we can see the effects of a short-sighted vision. Galatea Biotech wants to be a keyplayer of this moment of transition: our core business is the design of biobased processes of production, mainly based on microbial fermentation and biocatalysis, aimed at the development of advanced and sustainable materials, mainly bioplastics and more specifically polylactic acid (PLA).
PLA has the merit to combine traits typical of traditional plastics with biodegradability and (industrial) compostability, and can be produced starting from renewable biomasses. To reach desired properties additives are needed. We will select additives and materials based on the aim of keeping the sustainable traits of PLA also in the final materials and objects. Therefore, we will look for biodegradable biomaterials that can confer the desired properties.
Funding would be used to develop the following phases:
In case we will collect more funding, starting from the innovative blendings we will produce a quantity of compounds necessary and sufficient to create some prototypes of objects designed by Gianluca Calderoni (ALBODESIGN) and printed by Claudio Facciorusso RILO Energy). The experience that we will acquire in this case will be propaedeutic for continuing and enlarging our ideas.
Galatea Biotech (https://web.galateabiotech.com), founded a few years ago and today certified as an innovative SME embedded at the University of Milano-Bicocca. We strongly believe that biobased processes and microbial diversity will promote the transition towards more sustainable processes of production. During this crowdfunding campaign you will mainly see Paola Branduardi, co-founder and President of Galatea Biotech, together with her colleagues Danilo Porro ed Adele Sassella, together with Dr Stefano Bertagnoli and Dr Laura Giaretta, senior researchers responsible for compounding and cell factory development. All the rest of the team of Galatea Biotech is behind the scenes, supporting us!
AlboDesign(http://www.albodesign.net), founded by Gianluca Calderoni,is a design studio and a micro brand of furniture, lighting, interior e product design.
RILO Energy (https://www.riloenergy.it), founded by Claudio Facciorusso,is located in Turin, and is part of the Plastic & Rubber Product Manufacturing Industry. RILO ENERGY SRL has 7 employees at this location and generates $1.18 million in sales (USD). There are 3 companies in the RILO ENERGY SRL corporate family.
Your contribution will be pivotal, not only for promoting and supporting our research activities, but also for creating a community of stakeholders. As researchers,our willingness is to share with you our success, our challenges and be sure that our vision is aligned with our common needs.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Innovazione e infrastrutture: costruire infrastrutture solide, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l'innovazione.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
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