Il Progetto
Quando per la prima volta sono entrato in un carcere quello che più mi ha colpito sono stati gli sguardi diffidenti e profondi di chi è costretto a passare una parte della vita recluso e la mia forte emozione al momento di uscire, sentivo di lasciare lì dentro qualcosa d’importante.
Cercando, poi, una spiegazione per una così forte scossa emotiva, ho potuto capire che alcune caratteristiche che hanno assunto le nostre società, in particolare le caratteristiche riguardanti i sempre più sofisticati meccanismi di controllo delle persone, vengono applicate in maniera diretta sull’organizzazione della vita dei carcerati. Come spiegava Foucault “questi meccanismi di controllo hanno potuto portare il potere ad impadronirsi dei corpi dei reclusi, della loro stessa vita”.
Insomma, il concetto è molto semplice, raccontare le condizioni di chi è recluso riguarda direttamente l’esistenza di tutti.
Da qui l’idea di un documentario sui detenuti e sul carcere.
Il filo rosso che farà affiorare le implicazioni umane e sociali è la corsa, pensiero ancestrale di libertà, correre significa poter andare lontano, scappare ma anche venire incontro e il contrasto con le alte mura di cinta e il filo spinato è per me forza estetica e contraddizione profonda.
Forte di questa struttura dove la corsa diviene metafora di altro, il racconto potrà svilupparsi anche con leggerezza, la trama sarà scandita dalle selezioni per partecipare al gruppo della corsa, dalle stagioni degli allenamenti, che mi serviranno per raccontare in special modo alcuni carcerati ed i legami e contrasti che emergeranno fino alla gara finale dove emozione e rabbia emergeranno nel tentativo dei reclusi di dimostrare di valere ancora come uomini.
I vostri finanziamenti copriranno le spese delle riprese, operatori, fonici, spostamenti e materiali.
Il progetto ha ricevuto il patrocinio del garante dei diritti dei detenuti del Lazio
I CORPI DOCILI
Soggetto e Regia: Paolo Petrucci
Riprese: Christian Carmosino e Giovanni Piperno
Suono: Maximilien Gobiet e Oriol Campi Solè
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• Non c'è niente da pagare subito: solo se riusciremo a raggiungere 700 quote, dopo l'otto maggio, ti verrà inviata una mail con le coordinate per il pagamento delle tue quote
• Appena terminato il montaggio e stampato il dvd invieremo le copie del documentario a tutti i sostenitori
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