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La giostra

Una campagna di
Simone Bianchi

Contatti

Una campagna di
Simone Bianchi

La giostra

Campagna terminata
  • Raccolti € 4.000,00
  • Sostenitori 91
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Prenotazione quote  
  • Categoria Film & corti

Una campagna di 
Simone Bianchi

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Il Progetto

Con questo lavoro ci teniamo ad esprimere la nostra solidarietà a tutte quelle persone che hanno perso il posto di lavoro o che non l'hanno ancora trovato, a quelli che si logorano nel precariato e a chi sta lottando per mantenerlo cercando di non perdere la propria dignità , a chi un giorno di lavoro ha perso la vita e quelli che l'hanno perduta lentamente nel silenzio di un tempo che non avrà mai giustizia.


Si tratta di un cortometraggio costruito ad arte per circoscrivere il dramma vivente dell'uomo schiacciato dal binomio media-politica, la sua storia in questo film è rivisitata in due chiavi drammatiche distinte: dalla commedia alla tragedia, un mix tragicomico che fa riflettere chi lo guarda, facendo cogliere l'inganno che viene nascosto dietro la parola “crisi” che se sorretto porterà all’inevitabile fallimento dell’essere umano.


Il nostro sogno o meglio, l'obiettivo ideale di questo lavoro, è quello risvegliare una coscienza collettiva perduta, ritrovando la solidarietà e quel senso comune che univa un tempo le persone semplici che cercavano di sopravvivere a un sistema che decise di fargli pagare le piaghe del suo malfunzionamento fin dalla sua origine.
Solo unendo chi soffre lo stesso disagio nella ricerca di un senso comune di fratellanza amore e giustizia possiamo riscattare il bisogno di essere quello che siamo, la nostra divisione e l'individualismo che ci hanno venduto in decenni di purghe mediatiche sono la forza di un sistema oppressivo che ci governa e ci vuole divisi.
A chi pensa che siamo i soliti idealisti e che non diciamo niente di nuovo è molto probabile che per lui vada tutto bene, lo invitiamo comunque a guardare quello che spereremmo di riuscire a realizzare con l 'aiuto di chi vuole ancora credere che possiamo fare qualcosa insieme per cambiare.


Abbiamo faticato, pianto , sofferto ma anche sorriso e creduto fortemente... Siamo caduti e poi ci siamo anche rialzati. Alle volte ci siamo dati le spalle ma con l'angolino dell'occhio non ci siamo mai persi di vista.....ORA STA SOLO A VOI.

E' molto importante :
1) che voi guardiate, leggiate e condividiate.
2) che lo divulghiate il più possibile , ovunque e con qualunque mezzo: facebook, e-mail, sms, mms, messaggi nelle bottiglie, aerei, segnali di fumo, piccioni viaggiatori o qualunque cosa vi venga in mente.

E' fondamentale sapere che :
basta semplicemente registrarsi ed acquistare qualche quota, entro il tempo stabilito per aiutarci a finire questo lavoro.
Solo se raggiungeremo la cifra stabilita nei tempi previsti potremo usufruire del finanziamento, in quel momento vi sarà mandata una e-mail su come depositare la quota prenotata.



Ringraziamo produzioni dal basso che ci da questa possibilità e tutti coloro che ci finanzieranno o ci aiuteranno a diffondere la nostra/vostra idea.

Nella sezione qui sotto potete trovare una chiara spiegazione (anche in spagnolo) delle ragioni che hanno motivato gli sforzi e l'impegno del nostro gruppo di lavoro, la maggior parte del quale si è avvicinato per la prima volta all'arte cinematografica.

Commenti (37)

Per commentare devi fare
  • li
    licatabarbara Condivido in pieno questo progetto,in quanto rispecchia PERFETTAMENTE la realta' lavorativa del precariato. Complimenti a Simone e a tutto lo staff.
    • cb
      claudia Bastano un paio di nuovi amici ogni giorno che credano e sostengano con un minimo contributo il progetto per raggiungere il traguardo che tutti speriamo... FORZA CHE CE LA FACCIAMO entro il tempo previsto! Solo così avremo la VOCE, la FORZA e la CREDIBILITA' per fare arrivare quel messaggio che TUTTI NEL PROFONDO CONDIVIDIAMO
      • cb
        claudia Bravi ragazzi! Siete grandi!
        • MP
          MARIA A dimostrazione di stima e ammirazione per il lavoro di Simo, persona estremamente sensibile e dei suoi collaboratori, la maestra Maria insieme a colleghe ed amici, sono felici di donare un contributo di 30 quote, sperando che altri ci seguano, per la realizzazione della "Giostra".
          • st
            salvatore felice di aiutare il progetto ps:grazie gio di avermi lasciato qualche quota... profondo sud
            • mv
              mascia ...ricordo com'è nato l'embrione di questa giostra... bel lavoro vederla ora qui, nata, cresciuta, realizzata con tenacia e la potenza di un...vulcano! bravo Simone e bravi tutti!
              • MG
                Marco Fiero di poter sostenere questa bella cosa
                • PI
                  Paola  Sono una ricercatrice precaria con oltre 10 anni di esperienza e il “sistema” ha ora deciso per me, con le sue regole corrotte, che non lo sarò ancora per molto. Lavoro in un posto dove circa il 50% del personale è precario e che non conosce la parola CRISI semplicemente perché la mia categoria, come tutti i precari, è costantemente a rischio sia in tempi di crisi che di non crisi. Comunque non scrivo qui né per recriminare né per polemizzare ma per ringraziare Simone e tutti coloro che lo sosterranno in questo suo progetto perché anche se si è invisibili per chi ci governa, è magnifico sapere di non esserlo per la gente comune come lui e come voi che non rimane indifferente.
                  • avatar
                    Giovanni Cita Testualmente: " volevo comprarmi tutte le quote tanto è bello, ma pensandoci ne ho lasciate un pò anche a tutti gli altri che ci vogliono credere nella GIOSTRA"...sud
                    • rr
                      romina per chi vive la realtà del precariato: una reazione con creatività e senza vittimismo. perché ci si renda conto che il precariato è un fenomeno sociale che ha le sue radici in un mal funzionamento politico di questo fittizio stato del welfare, e finalmente i precari escano da ciò che la società fa credergli, cioè che non sono stati capaci, che non hanno avuto le qualità o la fortuna. perché il precariato è anche disperazione di gente onesta, capace e di talento.<br/>è la nuova schiavitù, per loro è coem se si fossero azzerati 50, 100 anni di lotte sindacali: non hanno nessun diritto, e come in uno stato di mentalità mafiosa in cui i diritti son intesi come privilegi elargiti dai potenti: cioè diventa per loro un privilegio che gli vengano concesse alcune giornate di lavoro come fosse un miracolo. <br/>io ho 46 anni, sono sempre stata precaria, e quando sarò in età da pensione tra dieci, venti anni, cioè quando si libereranno i posti fissi di chi è in procinto di pensionamento, questi posti saranno occupati da giovani ragazze in età di apprendistato perché il datore di lavoro ha sgravi fiscali. <br/>per i quarantenni e cinquantenni che non sono più giovani per avere un futuro, e troppo vecchi per averne un'altro.<br/>grazie Italia