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La guerra delle onde - storia di una radio che non c'era

Una campagna di
Claudia Cipriani

Contatti

Una campagna di
Claudia Cipriani

La guerra delle onde - storia di una radio che non c'era

Campagna terminata
  • Raccolti € 6.000,00
  • Sostenitori 167
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Prenotazione quote  
  • Categoria Libri & editoria

Una campagna di 
Claudia Cipriani

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Il Progetto

LA STORIA DI UNA RADIO DIMENTICATA CHE EBBE MILIONI DI ASCOLTATORI

“Il film sulla radio che da Praga raccontava “l’altra” Italia”…Un viaggio che dopo essere partito dai controversi anni ‘50 approda alla storia di oggi”.
da Il Corriere della Sera.

"La guerra delle onde – Storia di una radio che non c’era" è il documentario sull’incredibile storia di “Radio Oggi in Italia”, la prima radio clandestina italiana, nata a Praga nel 1950 come radio comunista e chiusa dopo l’invasione della Cecoslovacchia per aver manifestato posizioni antisovietiche. Una radio dimenticata dal PCI nonostante seppe essere una spina nel fianco per la Rai e per il governo italiano. Un viaggio che parte negli anni ’50, attraversa il boato del ’68 e approda ai vuoti di memoria di oggi. Leggi qui sotto per saperne di più sulla campagna di distribuzione DVD + libro.

LA STORIA:
Il film racconta come una piccola radio clandestina fatta da esuli comunisti seppe diventare la prima emittente in grado di incrinare il monopolio della Rai a tal punto che contro di lei si accanì anche il governo italiano, come testimoniano le interpellanze parlamentari dell’epoca. Superata la fase artigianale degli esordi, negli anni Radio Oggi in Italia si perfezionò e si caratterizzò per la tempestività dell’informazione e per la costante polemica con la Rai. Fu il primo organo d’informazione a dare notizia dei fatti di Ungheria nel 1956, anticipò la radio di stato nell’informare dell’accordo tra Kennedy a Krusciov sulla crisi dei missili a Cuba e diede per prima l’annuncio che la “Legge truffa” del ’53 non era scattata. In pochi anni acquisì grande popolarità (riuscendo anche a toccare il record dei 4 milioni di ascoltatori), divenendo una seria antagonista al monopolio dell’informazione Rai, in un’epoca in cui in Italia era dominante il conflitto tra PCI e DC e nel mondo imperava la guerra fredda. Osteggiata per vent’anni dal governo democristiano italiano, cessò di trasmettere per volontà dell’Unione Sovietica dopo l’invasione di Praga nel ’68 per aver palesato posizioni pro-Dubcek.
Protagonista del filmato è Stella, storica speaker di Oggi in Italia, presso i cui studi lavorò dagli esordi alla chiusura. Per la prima volta dopo tanti anni, Stella decide di tornare a Praga per andare a visitare gli archivi della radio e rivedere la donna che si trovò a crescere sua figlia. Il suo diventa un viaggio nella memoria della radio, dell’Italia tra gli anni ’50 - ‘60 e del proprio percorso di vita. Un percorso fatto di emozioni e di ferite ancora aperte.
La descrizione di questo viaggio è intercalata da varie testimonianze di chi ebbe a che fare con la radio, tra cui quelle di Sandro Curzi, Carlo Ripa di Meana e Aroldo Tolomelli, per quasi vent’anni caporedattore della radio.
I loro interventi rispondono a domande chiave: perché si dovette fare a Praga questa radio? Perché i redattori erano esuli? Perché il governo italiano si accanì per chiuderla? Perché invece fu chiusa dai sovietici? Domande e risposte svelano a poco a poco la storia, stimolando la curiosità e tratteggiando sempre più marcatamente il quadro di una radio scomoda e di una storia sfaccettata.

LE RECENSIONI:
“Un documentario di parte, ma non fazioso, condito di ironia e autoironia. Anche nel montaggio si basa su un’agile discontinuità narrativa che punta sulle emozioni personali, persino nelle omissioni calcolate, nelle risposte un po’ vaghe e sospese, nelle immagini di repertorio, scelte come suggestioni, non solo come didascalie storiche. Non c’è paradiso, né per la memoria, né per l’oblio.”
Morando Morandini - da “Il Morandini 2010 - dizionario dei film”

“Il film sulla radio che da Praga raccontava “l’altra” Italia”…Un viaggio che dopo essere partito dai controversi anni ‘50 approda alla storia di oggi.
Il Corriere della Sera

“Un documentario che vuole sottrarre all’oblio del tempo un’esperienza radiofonica unica, per molti versi antesignana della stagione delle radio libere degli anni ’70”.
L’Unità

I FESTIVAL:
“La guerra delle onde” è stato proiettato in molti festival e rassegne. Qui sotto i principali appuntamenti:
Festival Fipa Biarritz
Festival des Libertés Bruxelles
Festival Sguardi Altrove
La storia in Piazza, Genova
Le Voci dell’Inchiesta, Pordenone
Rassegna Ipertesti, Firenze
Rassegna Periferia d’Occidente, Milano
Trieste Film Festival
Via Emilia Doc Fest

IL LIBRO CON IL DVD:
Della storia di Radio Oggi in Italia, nonostante la sua importanza e unicità, si è parlato e scritto pochissimo. La nostra intenzione è quella di distribuire insieme al DVD un LIBRO che possa andare a completare il racconto fatto attraverso le immagini del documentario. Il libro conterrà: alcuni estratti dagli unici testi che finora hanno dedicato spazio a Radio Oggi in Italia, (tra cui “Il tenente Alvaro” di Massimo Recchioni, “La Vita è lotta” di Ludovico Testa, "Viale Curtatone - 1943/1993" di Fausto Tanzarella e Aurelio Ciacci), un breve saggio inedito di Marco Volpati sulla storia delle emittenti radiofoniche prima, durante e dopo la II Guerra Mondiale e le biografie complete dei protagonisti.

PERCHE’ CONTRIBUIRE ALLA CAMPAGNA DI DISTRIBUZIONE:
Il documentario, nonostante le ottime recensioni, la presenza a festival importanti e il passaggio televisivo sulla rete pubblica della Rep. Ceca, Ceska tv, non è mai stato trasmesso dalla Rai (nonostante sia stato indirizzato a diversi addetti alla programmazione) o da altre reti televisive italiane, e ciò, a nostro parere, è molto triste dal momento che racconta un pezzo importante della storia del nostro Paese. E’ dunque nostra intenzione far conoscere questa storia.
Sostenendo la nostra campagna potrai avere una o più copie del DVD con accluso il libro e contribuirai così alla distribuzione del dvd e alla pubblicazione del libro.
Per riuscire nel nostro obiettivo abbiamo bisogno di raggiungere € 6000 attraverso 500 quote di sostegno da 12 € ciascuna (che include i costi di spedizione). Il budget servirà per coprire i costi di duplicazione, stampa, progetti grafici, editing, promozione e spedizione. Più quote riusciamo a ottenere, più sarà concreta la possibilità che il nostro progetto di distribuzione si realizzi.

COME SOSTENERCI:
Per adesso quello che puoi fare è semplicemente prenotare una quota (12 euro). Puoi decidere anche di prenotare più quote. In questo caso il tuo nome, come sostenitore, verrà scritto nei titoli di coda e sulle pagine del sito. Fino a che non sarà raggiunto il budget previsto non ti sarà chiesto di pagare la quota che hai prenotato. Solo quando verranno prenotate 500 quote riceverai un’email dove ti saranno date indicazioni sul pagamento che ti permetterà di ricevere le copie di dvd+libro. Per sostenerci e prenotare una o più quote, clicca il pulsante “SOSTIENI” qui a fianco e segui le istruzioni. Ti verrà richiesto di iscriverti dando un’email e una password. Le informazioni richieste sono protette da un sistema di password nel pieno rispetto della legge sulla privacy e delle misure di sicurezza DPR 318/99. Ricordati di cliccare la casella per l'adesione al trattamento dei dati e la casella "INVIA" dopo aver inserito i dati. Riceverai un'email di conferma. Senza questa significa che la prenotazione non è avvenuta con successo.

RICAPITOLANDO:
1) Si prenota la quota cliccando "SOSTIENI".
2) Si paga solo alla fine della campagna e solo se saranno raggiunte tutte le 500 quote previste.
3) Al termine della campagna, dopo aver pagato, si riceve il dvd+libro a 12 euro. La spedizione è compresa nel prezzo.

Sostieni l'iniziativa e fai girare la notizia il più possibile!!

CREDITS del documentario:
Regia: Claudia Cipriani
Autori e ricerche: Claudia Cipriani, Mattia Gatti, Niccolò Volpati
Produzione: Niccolò Volpati
Fotografia: Simone Pera
Montaggio: Luca Angeleri, Claudia Cipriani
Musica: Orchestra di Via Padova - Tri Muzike
Ideazione grafica: Lorenzo Todeschini
Produzione: Ghira Film
Note tecniche:
dv - col/b&w - 62 minuti
Italia/Repubblica Ceca, 2008

CREDITS del libro:
Mattia Gatti
Massimo Recchioni
Ludovico Testa
Fausto Tanzarella - Aurelio Ciacci
Marco Volpati
Niccolò Volpati

Commenti (32)

Per commentare devi fare
  • LP
    Luca Non conoscevo questa vicenda pur essendo un amante incondizionato della radio. Non vedo l'ora di leggere e di vedere questo documentario che mi intriga moltissimo.
    • avatar
      lionello PER CONOSCERE E FAR CONOSCERE LA NOSTRA STORIA. GRAZIE
      • avatar
        Mario Recuperare la memoria storica è sempre una buona scelta
        • fc
          fabio Una storia alla quale siamo legati e che s'incontra per altre vie con quanto abbiamo scritto nel nostro primo romanzo collettivo: Blocco 52. In gamba. Lou Palanca
          • GC
            Giovanni Un'ascia di guerra da disseppellire. Complimenti per il progetto, sono davvero curioso.
            • LB
              Luigi In casa mia Radio Praga l'ascoltavano già da prima che nascessi (1946). E poi sempre. Luigi, Volterra.
              • Gm
                Giovanni  La memoria storica non consente opportunismi. Se nemmeno RAISTORIA ha dato spazio a questa pagina, vuol dire troppa strada ancora è da fare.
                • gt
                  giuliano alla caccia delle importanti poco note storie d'italia e del mondo
                  • cc
                    claudia Evviva, siamo a 100 sostenitori e a più di metà delle quote! Ringraziamo tutti e soprattutto le associazioni, gli istituti ma anche i singoli che hanno prenotato più copie. Fate girare la notizia su questa iniziativa e incrociamo le dita!
                    • GG
                      GIOVANNI B. Cari amici, ho scoperto questa iniziativa tramite la mia associazione: A.I.R. Naturalmente ho conosciuto Radio Praga (1960 in su). C'è un libro che mi ha "preso" quando lo ho letto: PRAGA, RADIO CLANDESTNA". Quando riascolto la sigla mi viene qualche brivido. In attesa vi saluto, ciao. Giovanni B. Garbellotto