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La ville ouverte

Una campagna di
Cantieri d'Arte

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Una campagna di
Cantieri d'Arte

La ville ouverte

Campagna terminata
  • Raccolti € 3.000,00
  • Sostenitori 40
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Prenotazione quote  
  • Categoria Arte & cultura

Una campagna di 
Cantieri d'Arte

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Il Progetto

COS’E’

Cantieri d’Arte è il nome di una piattaforma di Arte Pubblica di ricerca attiva sul campo, finalizzata al recupero in senso culturale, spirituale e formale di alcuni luoghi storici di Viterbo. Esso si prefigge di indagare la tematica del rapporto arte-città in luoghi non istituzionali attraverso l’arte contemporanea.

Cantieri d’Arte ha sviluppato nel corso degli ultimi anni una serie di iniziative tese ad indagare dinamiche relazionali e di condivisione progettuale sul territorio nazionale e in seno ad un network euro-mediterraneo che fa capo alla BJCEM (Biennale de la Mediterranèe) e al WEYA (World Event Young Artist).
Attraverso diverse modalità di azione: mostre, workshop, conferenze, lectures, ha dato vita a strategie volte a valorizzare e rileggere il territorio divulgandone il patrimonio storico-artistico.
Nel corso del 2011 è stato attivato un percorso di collaborazione con alcuni soci della Biennale de la Mediterranèe (BJCEM) che ha portato alla realizzazione di una serie di workshop nelle città di Casablanca, Viterbo, Salonicco e Roma. Il progetto ha visto la partecipazione di una serie di giovani artisti che, coordinati da curatori e artisti tutor, hanno realizzato progetti e pratiche di interazione con lo spazio pubblico e la cittadinanza, al fine di ipotizzare nuove modalità di “arte pubblica”. Nell’Aprile 2011 a Casablanca e poi a Viterbo, nel settembre 2011, sei giovani artisti hanno partecipato ad un workshop svoltosi direttamente nello spazio pubblico, occupato temporaneamente dalla performance “Permesso di soggiorno” (Visa card) di Alessandro Nassiri Tabibzadeh.
La performance consisteva nell’attivazione di pratiche relazionali tese al confronto e alla condivisione di idee.
Permesso di soggiorno è un gioco di parole tra “permesso” e “soggiorno” dove la prima parola indica il permesso di occupare il suolo pubblico mentre la seconda la permanenza, ma anche quel luogo specifico della casa che tradizionalmente ha a che fare con la convivialità.
Il workshop è stato concepito come una piattaforma di riflessione sull'uso dello spazio pubblico tra sud e nord del mediterraneo. Sei giovani artisti (italiani e marocchini), non solo hanno realizzato progetti atti a ripensare lo spazio pubblico attraverso l'intervento dell'arte, ma hanno anche partecipato a sessioni di discussione con curatori, critici, storici dell’arte e semplice gente del posto.
I progetti realizzati dagli artisti sono stati successivamente esposti presso il museo MACRO di Roma durante la Biennale de la Mediterranée nel Dicembre 2011.

PROGETTO DELLA MANIFESTAZIONE:

LA VILLE OUVERTE II edizione
La Ville Ouverte è un progetto multidisciplinare che si prefigge di rileggere lo spazio pubblico e le dinamiche ad esso connesse attraverso declinazioni inconsuete e punti di vista fuori dal comune – quelli prodotti dall’arte – capaci di attivare reazioni e riflessioni in grado di ribaltare l’idea comune prodotta della fruizione quotidiana.
La Ville Ouverte è un campo di ricerca e di confronto il cui scopo è produrre domande in un campo d’azione comune. È una metodologia. Una formulazione lavorativa che coniuga teoria e parassi mettendole sullo stesso piano.
La teoria derivante dal confronto e la prassi spiazzante dell’arte contemporanea.
La Ville Ouverte si presenta come un workshop dove i protagonisti non sono solamente gli artisti che vengono da fuori chiamati a partecipare, ma anche i cittadini che vivono quotidianamente lo spazio pubblico conoscendone e riconoscendone i limiti perimetrali.

OBIETTIVO GENERALE
Attraverso modalità relazionali tese alla condivisione – workshop, lectures, conferenze, realizzazione di opere ad hoc – Cantieri d’Arte intende operare all’interno della rete euro-mediterranea della BJCEM per progettare scambi e residenze di giovani artisti, al fine di rafforzare i rapporti con i paesi della riva sud del Mediterraneo in un confronto con gli artisti dell’Europa centrale all’interno di una prospettiva di condivisione di idee e di pratiche. Un modo per ripensare insieme lo spazio pubblico e il contesto in cui si esprimono le tradizioni e gli stili di vita di una comunità in una dimensione urbana intesa come luogo di confronto internazionale e campo di intervento artistico.
Il progetto si propone di realizzare progetti ad hoc in modalità site specific da restituire come lavori finali nel palcoscenico World Event Young Artists (WEYA) che si terrà a Nottingham nel Settembre del 2012

OBIETTIVI SPECIFICI
- Sviluppare strategie di autocostruzione di spazi
- Realizzare progetti ad hoc sui territori
- Dar vita a strategie di comunicazione visiva e guerrilla marketing capaci di coinvolgere quanta più gente possibile in seno ai territori
- Incentivare il dialogo interculturale

Introduzione
La costruzione di spazi di confronto (autocostruzione), i workshop, le conferenze e la realizzazione di opere ad hoc nei territori di Viterbo e Nottingham, faciliteranno il confronto tra artisti di diverse aree del Mediterraneo, allo scopo di esporne il risultato a Nottigham nei luoghi deputati al WEYA.
Sulla base delle due precedenti edizioni della manifestazione si propone un progetto internazionale di riflessione e progettazione sulla dimensione dello spazio pubblico tra riva nord e sud del Mediterraneo. Il progetto, inserito nell’ambito della Biennale de la Mediterranée, è una piattaforma di relazioni, scambi ed interventi urbani che intende focalizzarsi sullo spazio pubblico quale luogo di incontro e proposta estetica.
Disorder è un progetto di arte contemporanea che interesserà le città di Viterbo e Nottingham al fine di mettere in comunicazione spazi, culture ed estetiche differenti.
Il progetto vuole avviare un programma di residenze volto ad ospitare 3 artisti provenienti dall’area euro mediterranea. Questi parteciperanno ad una serie di workshop, conferenze e lectures che verranno realizzati in Italia nel territorio di Viterbo e la cui restituzione sarà presentata al WEYA di Nottingham nel settembre del 2012.
Gli artisti verranno selezionati attraverso una call internazionale in seno ai circuiti della BJCEM (Biennale del la Mediterranée) e saranno seguiti nel loro percorso da un artista tutor, critici e curatori.

MODALITA’ DI REALIZZAZIONE
Una call internazionale attraverso i circuiti permetterà di selezionare 3 artisti provenienti dall’area dell’euro-mediterraneo per una mini-residenza ospitata in uno dei luoghi storici della città di Viterbo : il cinquecentesco cortile di Donna Olimpia Pamphilj.
Gli artisti parteciperanno ad un workshop e produrranno un lavoro sul tema suggerito dalla manifestazione e saranno seguiti da critici-curatori e da un artista, o collettivo di artisti, tutor.
Il progetto consiste nell’“occupare” temporaneamente il cortile storico di Donna Olimpia, già teatro delle passate edizioni di Cantieri d’Arte, con una struttura mobile, un cerchio di legno, all’interno del quale si svolgeranno attività di dibattito e confronto intese come strumenti per trovare insieme soluzioni.
Il workshop sarà replicato, in seno ad un percorso nazionale sull’arte pubblica in collaborazione con Arci, anche a Genova, e a settembre a Nottingham (UK) in occasione del WEYA (World Event Young Artist).

Ateneo Libertario / Esquela Moderna

È un progetto di riflessione sull’attuale situazione lavorativa e di formazione universitaria.
È una rassegna permanente d'arte, architettura, performance e teatro; un laboratorio di storia, filosofia e sociologia, in seno ad uno spazio formativo di livello culturale. La partecipazione alle lezioni è del tutto aperta e gratuita tenendosi innanzitutto on line, e presso spazi pubblici all’interno della città. La metodologia di partecipazione è affidata a strumenti come workshop, residenze e pubblicazioni.

Descrizione dettagliata
Gli artisti che parteciperanno al workshop saranno seguiti durante il loro percorso da un artista tutor, dall’artista e docente Massimo Mazzone e dai curatori Marco Trulli e Claudio Zecchi. Attraverso la partecipazione a dibattiti, conferenze, lezioni ecc., che si terranno nel corso di una settimana all’interno della struttura autocostruita, essi dovranno produrre un lavoro individuale in stretto riferimento al tema proposto nel progetto.
Gli artisti saranno liberi di impiegare il mezzo più confacente al loro linguaggio (fotografia, disegno, scrittura).

Finalità
Il lavoro, che seguirà una modalità site specific, intesa come relazione, analisi, dibattito e chiaramente, restituzione progettuale, permette di indagare attraverso gli strumenti preposti dell’arte contemporanea, le dinamiche relative allo spazio pubblico.
La finalità del workshop è quella di creare uno spazio comune relazionale; uno spazio di condivisione un luogo ideale dove si possono sviluppare pratiche di interazione e di riconquista dello spazio di espressione.
All’interno di uno spazio autocostruito verranno ospitate tavole rotonde e dibattiti aperti su temi proposti dai curatori.
Obiettivo del workshop è quello di far realizzare ai giovani artisti delle produzioni sui temi affrontati durante la permanenza.
Il lavoro prodotto dagli artisti sarà presentato nel 2013 ad Ancona in occasione della XVI Biennale del Mediterraneo.

SPAZI MANIFESTI
Nello stesso periodo verrà realizzato un progetto di comunicazione visiva dal titolo SPAZI MANIFESTI.
In collaborazione con la Panta CZ, società di comunicazione e pubbliche relazioni di Viterbo, sarà realizzato un progetto speciale dedicato alla comunicazione visiva di massa. Parte della cartellonistica pubblicitaria della città verrà infatti occupata da una serie di lavori realizzati ad hoc da un gruppo di artisti dimostrando come lo stesso supporto possa risultare diversamente significante e spiazzante.
La funzione di comunicazione massmediale assegnata alla pubblicità viene così sottratta e sostituita dall’arte ribaltando di 180° l’assunto mcluhaniano secondo cui «il mezzo è il messaggio».
Il luogo dell’arte diventa, allora, il luogo del vissuto senza che l’arte (pubblica, civica) sia smussata, diluita e spinta verso il basso per essere più accessibile ad un pubblico generico.

PERIODO
Luglio – Dicembre 2012

CATALOGO
Un catalogo prodotto in modalità autoprodotta documenterà il percorso realizzato durante l’intera manifestazione diventando allo stesso tempo esso stesso risultato finale del progetto.

FORME DI COMUNICAZIONE PREVISTE
Il progetto si pone l’obiettivo di individuare strategie di comunicazione innovative per raggiungere il maggior numero di persone possibili nel territorio provinciale e non.

Info:
www.cantieridarte.org

Commenti (8)

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  • em
    elisa - 2 dai dai!!
    • RZ
      Riccardo  grazie alvise:)
      • ag
        alvise -3
        • RZ
          Riccardo  grande chiara! fai proseliti!
          • avatar
            Chiara 281!
            • RZ
              Riccardo  ‎...dai, dai che mancano solo altre 282 quote e poi raggiungiamo l'obiettivo!
              • avatar
                Marco non lasciamo per strada 7 anni di lavoro!
                • avatar
                  Carlo Dai, dai! Che ce la facciamo!