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VERITÀ E GIUSTIZIA PER DANILO RIAHI
Pretendiamo verità e giustizia: vogliamo sapere esattamente che cosa è successo al momento dell’arresto, in carcere, in ospedale, perché un ragazzo di diciassette anni è morto mentre si trovava sotto la custodia dello Stato.
Danilo Riahi era un ragazzo tunisino, arrivato da un anno in Italia attraverso il Mediterraneo. È morto il 12 agosto all’ospedale Ca’ Foncello dopo essere stato rinchiuso pochi giorni prima nel carcere minorile di Treviso. Il 9 agosto Danilo era stato arrestato in seguito a vari tentativi di furto a Vicenza, dopo essere fuggito dalla polizia in evidente stato di agitazione. Immobilizzato con il taser, veniva portato nel carcere minorile di Treviso, dove poche ore dopo, secondo la versione dei giornali e delle autorità, avrebbe tentato il suicidio.
Una situazione che richiedeva cura, non repressione.
In questa vicenda un aspetto fondamentale è stato cancellato dalla narrazione mediatica: quello della condizione psicofisica in cui si trovava Danilo. Appare evidente dalla descrizione dei fatti che il ragazzo si trovasse in un grave stato di crisi psicologica. Danilo non doveva essere portato in un carcere, doveva essere portato in un ospedale.
Mentre la vicenda in Italia era su tutti i giornali, la famiglia di Danilo a Tunisi ha ricevuto dalle autorità solamente un'informativa parziale sull'accaduto. La famiglia è stata informata in un secondo momento dalle attiviste, ma non ha potuto essere adeguatamente rappresentata nelle sedi legali fin da subito. Non è certo che siano stati svolti esami approfonditi sul corpo, che è stato frettolosamente rimpatriato in Tunisia.
Ora i suoi cari possono piangerlo, ma molte domande rimangono aperte: come mai è stato portato in un carcere minorile invece che in un ospedale? È stato visitato dopo essere stato colpito con il taser? Cosa (non) è stato fatto per accertarne le condizioni di salute psico-fisica prima di rinchiuderlo in un carcere? Per quanto tempo è stato privo di sorveglianza mentre tentava il suicidio? È stato prontamente soccorso?
Stiamo lavorando affinché le autorità rispondano delle loro azioni e delle loro omissioni. Purtroppo, la storia di Danilo non è un'eccezione ma la storia di tanti ragazzi: una storia di razzismo di Stato, di abbandono istituzionale, di violenza poliziesca e carceraria.
Adesso pretendiamo verità e giustizia: vogliamo sapere esattamente che cosa è successo al momento dell’arresto, in carcere, in ospedale, perché un ragazzo di diciassette anni è morto mentre si trovava sotto la custodia dello Stato. Dalla questura di Vicenza alla polizia penitenziaria di Treviso, fino agli operatori sanitari: chi ha avuto un ruolo in questa vicenda deve assumersene la responsabilità.
Abbiamo bisogno del tuo aiuto. Vogliamo dare dignità alla vita di Danilo, verità e giustizia alla famiglia. Supportaci nelle spese necessarie per proseguire l'iter legale e per sostenere economicamente la famiglia nel funerale e nella sepoltura di Danilo.
Collettivo Rotte Balcaniche, CS Arcadia, CS Django
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Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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