Una campagna di BANDITE
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{la version du texte en français ci-dessous}
Questo progetto nasce per ricordare Blessing Matthew, giovane donna morta tragicamente a La Vachette nel 2018, e tutte le persone che hanno perso la vita a causa delle politiche di frontiera. Con Unseen vogliamo trasformare la memoria in esperienza collettiva, ridare dignità a storie rese invisibili e proporre una riflessione critica sulla violenza dei confini.
Nel quadro delle azioni e della ricerca artistica che il collettivo di artivismo BANDITE conduce dal 2023 nel contesto transfrontaliero alpino tra Italia e Francia si inserisce la proposta del progetto Unseen, una sonic walkscape che partirà da Montgenèvre e si concluderà a La Vachette.
Per la realizzazione del percorso immersivo verrà sviluppata e utilizzata un’applicazione personalizzata, che guiderà i partecipanti in un viaggio evocativo, invitandoli a riflettere sulla tragica morte di Blessing Matthew. La camminata immersiva verrà presentata in occasione della Commemor-Action del 6 febbraio 2026, una giornata internazionale di lotta contro il regime di morte lungo le frontiere, insieme ad altre iniziative collettive che si svolgeranno al confine italo-francesce.
Unseen si configura come un racconto sonoro immersivo, capace di narrare una storia fatta di testimonianze e riflessioni sul caso di Blessing Matthew e, più in generale, sulla difficoltà e pericolosità dell’attraversamento di frontiera per le persone giudicate illegalizzate, coinvolgendo emotivamente chi partecipa. Grazie all'applicazione – scaricabile e utilizzabile gratuitamente su ogni smartphone – il pubblico sarà invitato a camminare lungo i sentieri indicati sulla mappa, ascoltando materiali audio originali composti da testimonianze di attivisti, volontari che si sono interessati al caso, field recordings e dati raccolti da Cristina Del Biaggio e dalle ricerche di Border Forensics e Tous Migrants sull’inchiesta relativa a Blessing.
Il progetto utilizza l’arte come strumento di sensibilizzazione e di commemorazione, offrendo ai partecipanti un’esperienza immersiva e riflessiva che intende mantenere viva la memoria di Blessing Matthew e di tutte le vittime delle frontiere, oltre a suggerire l'apertura verso una critica sociale, e stimolare la riappropriazione della storia e di una memoria collettiva.

Unseen nasce dall’urgenza di ridare una presenza a storie rese invisibili dal discorso ufficiale.
La morte di Blessing Matthew non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto locale, regionale e transnazionale segnato dalle politiche di militarizzazione dei confini e dalla violenza sistemica che queste producono. La sonic walkscape diventa così uno strumento di memoria e di resistenza, capace di restituire dignità alle persone che hanno perso la vita, le cui storie non sono state accolte, e di trasformare il ricordo individuale - o l’assenza - in presenza e in memoria collettiva.
Il progetto mira inoltre a sollecitare la partecipazione attiva del pubblico che, attraverso la propria presenza fisica e affettiva, diventa testimone e custode della memoria - delle vittime e di un territorio - dando vita a una catena di testimoni. Questo continuum di corpi che ripetono un’azione, come un gesto semplice ma cruciale come camminare passando il confine, costruisce e preserva l’identità delle persone morte alla frontiera, mantenendone viva la memoria.
Partecipare a Unseen significa attraversare fisicamente e simbolicamente i luoghi del confine, lasciandosi guidare da voci, suoni e paesaggi sonori. Un gesto simbolico e corporeo che rende ciascun partecipante testimone, custode e parte di una catena di memoria condivisa.
Non è solo un ascolto: è un attraversamento attivo.

{ph. Mauro Ujetto}
Per realizzare questo progetto dobbiamo sviluppare un’app personalizzata, produrre i contenuti sonori e curare l’allestimento del percorso. L’università francese di Grenoble ci sostiene con un piccolo - ma prezioso - contributo iniziale, ma non basta. Il nostro obiettivo è di raggiungere la cifra di 10.000 € entro febbraio 2026.
Con il tuo aiuto possiamo rendere possibile Unseen e costruire insieme uno spazio artistico di memoria, denuncia e speranza.
Il tuo contributo renderà questo progetto possibile nel concreto, aiutandoci a sostenere i costi per lo sviluppo di un’applicazione dedicata, che permetta di vivere la camminata sonora in maniera intuitiva e accessibile ad un pubblico diverso e multilingua. Questa opera, per sua natura site-specific lungo un percorso montano, vuole poter raggiungere più persone possibile: per questo motivo il lavoro sonoro costituirà la base per la creazione di una versione di Unseen accessibile a persone con disabilità motoria, che potrà essere allestita in spazi facilmente raggiungibili come teatri, musei, fondazioni, ecc. Il contributo dell’Università di Grenoble con il “Soutien aux projets de recherche en création 2025” sostiene una parte delle spese iniziali del progetto, ma non è sufficiente a coprire i costi di produzione, composizione sonora e sviluppo tecnico, che coinvolgono altr* professionist* insieme a noi.
Per questo lanciamo una campagna di crowdfunding: perché ogni passo, ogni voce, ogni contributo diventi parte di un movimento più grande, capace di custodire e mantenere viva la memoria di Blessing e di tutte le vittime delle frontiere.

{ph. Mauro Ujetto}
BANDITE è un collettivo fondato nel 2023 da Valentina Bosio e Simona Sala, due artiste le cui esperienze di ricerca e creazione si incontrano al confine tra arte e attivismo. Il loro lavoro nasce da un approccio antropologico al teatro fisico e si muove fluidamente tra teatro, danza, arti visive, video e tecnologie multimediali. L’obiettivo è quello di superare i linguaggi performativi tradizionali, intrecciando codici espressivi diversi per restituire al teatro la sua natura di spazio collettivo, un luogo di riflessione e di confronto con le complessità del presente.
L’urgenza è quella di osservare e raccontare ciò che resta ai margini, le storie e le identità invisibili o dimenticate dalle narrazioni ufficiali. Il percorso di BANDITE si fonda su un’idea di arte come pratica di attraversamento, capace di unire territori, linguaggi e comunità. Il collettivo cerca costantemente di costruire spazi di dialogo tra corpi e memorie, tra dimensione reale e digitale, tra presente e ancestrale. L’obiettivo non è rappresentare, ma attivare, generare esperienze in cui il pubblico diventa parte di un rito collettivo di ascolto, consapevolezza e trasmissione.
BANDITE è il cuore pulsante dell'associazione Resonavisse: un'associazione culturale ideata per essere uno spazio vivo di esplorazione, creazione e condivisione. Un campo aperto, in continua trasformazione, dove praticare l'arte come incontro, intuizione e possibilità.
sito | ig| fb
resonavisse@gmail.com
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Nota sulla trasparenza
Tutti i contributi raccolti, sia attraverso Produzioni dal Basso che tramite il link PayPal diretto, confluiscono nel conto ufficiale dell'Associazione culturale Resonavisse, di cui BANDITE è il principale progetto artistico. In questo modo garantiamo la massima tracciabilità e destinazione delle risorse al progetto “UNSEEN”.
Link per contribuire tramite PayPal: https://www.paypal.com/ncp/payment/BCCRZMKCREBBE
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[FR] Ce projet est né pour rappeler Blessing Matthew, une jeune femme tragiquement décédée à La Vachette en 2018, ainsi que toutes les personnes qui ont perdu la vie à cause des politiques frontalières. Avec Unseen, nous souhaitons transformer la mémoire en une expérience collective, redonner dignité à des histoires rendues invisibles et proposer une réflexion critique sur la violence des frontières.
Dans le cadre des actions et des recherches artistiques que le collectif d’artivisme BANDITE mène depuis 2023 dans le contexte transfrontalier alpin entre l’Italie et la France, s’inscrit la proposition du projet Unseen, une sonic walkscape qui partira de Montgenèvre pour se conclure à La Vachette.
Pour la réalisation de ce parcours immersif, une application personnalisée sera développée et utilisée afin de guider les participant·es dans un voyage évocateur, les invitant à réfléchir à la mort tragique de Blessing Matthew. La marche immersive sera présentée lors de la Commemor-Action du 6 février 2026, une journée internationale de lutte contre le régime de mort aux frontières, aux côtés d’autres initiatives collectives qui se dérouleront à la frontière franco-italienne.
Unseen se présente comme un récit sonore immersif, capable de raconter une histoire faite de témoignages et de réflexions sur l’affaire Blessing Matthew et, plus largement, sur la difficulté et la dangerosité de la traversée frontalière pour les personnes considérées comme « illégalisées », impliquant émotionnellement celles et ceux qui y prennent part. Grâce à l’application – téléchargeable et utilisable gratuitement sur tout smartphone – le public sera invité à marcher le long des sentiers indiqués sur la carte, en écoutant des matériaux sonores originaux composés de témoignages d’activistes, de bénévoles engagés dans l’affaire, de field recordings et de données recueillies par Cristina Del Biaggio ainsi que par les recherches de Border Forensics et Tous Migrants dans le cadre de l’enquête relative à Blessing.
Le projet utilise l’art comme outil de sensibilisation et de commémoration, offrant aux participant·es une expérience immersive et réflexive destinée à maintenir vivante la mémoire de Blessing Matthew et de toutes les victimes des frontières, tout en ouvrant la voie à une critique sociale et en stimulant la réappropriation de l’histoire et d’une mémoire collective.

{ph. Mauro Ujetto}
Unseen naît de l’urgence de redonner une présence à des histoires rendues invisibles par le discours officiel. La mort de Blessing Matthew n’est pas un cas isolé, mais s’inscrit dans un contexte local, régional et transnational marqué par les politiques de militarisation des frontières et par la violence systémique qu’elles produisent. La sonic walkscape devient ainsi un outil de mémoire et de résistance, capable de restituer la dignité des personnes qui ont perdu la vie – dont les histoires n’ont pas été entendues – et de transformer le souvenir individuel, ou son absence, en présence et en mémoire collective.
Le projet vise également à solliciter la participation active du public qui, par sa présence physique et affective, devient témoin et gardien de la mémoire – des victimes et d’un territoire – donnant naissance à une chaîne de témoins. Ce continuum de corps qui répètent une action, un geste simple mais crucial comme celui de marcher en traversant la frontière, construit et préserve l’identité des personnes mortes à la frontière en en maintenant vivante la mémoire.
Participer à Unseen signifie traverser physiquement et symboliquement les lieux de la frontière, en se laissant guider par des voix, des sons et des paysages sonores. Un geste symbolique et corporel qui fait de chaque participant·e un témoin, un·e gardien·ne et une partie d’une chaîne de mémoire partagée.
Ce n’est pas seulement une écoute: c’est une traversée active.

{ph. Mauro Ujetto}
Pour réaliser ce projet, nous devons développer une application personnalisée, produire les contenus sonores et concevoir l’aménagement du parcours. L’Université de Grenoble nous soutient avec une petite – mais précieuse – contribution initiale, mais cela ne suffit pas. Notre objectif est d’atteindre 10.000 € d’ici à février 2026.
Avec votre aide, nous pouvons rendre Unseen possible et construire ensemble un espace artistique de mémoire, de dénonciation et d’espoir.
Votre contribution rendra ce projet concrètement possible, en nous aidant à couvrir les coûts liés au développement d’une application dédiée, permettant de vivre la marche sonore de manière intuitive et accessible à un public large et multilingue.
Cette œuvre, par nature site-specific le long d’un parcours montagnard, souhaite pouvoir atteindre le plus grand nombre : c’est pourquoi le travail sonore constituera la base de la création d’une version d’Unseen accessible aux personnes à mobilité réduite, qui pourra être présentée dans des espaces facilement accessibles tels que théâtres, musées, fondations, etc.
Le soutien de l’Université de Grenoble via le programme « Soutien aux projets de recherche en création 2025 » couvre une partie des dépenses initiales, mais ne suffit pas à financer les coûts de production, de composition sonore et de développement technique, qui impliquent d’autres professionnel·les à nos côtés.
Pour cela, nous lançons une campagne de financement participatif: pour que chaque pas, chaque voix, chaque contribution devienne partie d’un mouvement plus vaste, capable de garder vivante la mémoire de Blessing et de toutes les victimes des frontières.

{ph. Francesco Arrigoni}
BANDITE est un collectif fondé en 2023 par Valentina Bosio et Simona Sala, deux artistes dont les parcours de recherche et de création se rencontrent à la croisée de l’art et de l’activisme. Leur travail naît d’une approche anthropologique du théâtre physique et se déploie de manière fluide entre théâtre, danse, arts visuels, vidéo et technologies multimédias. L’objectif est de dépasser les langages performatifs traditionnels en tissant différents codes expressifs pour restituer au théâtre sa nature d’espace collectif : un lieu de réflexion et de confrontation avec les complexités du présent.
L’urgence est d’observer et de raconter ce qui demeure en marge, les histoires et identités invisibles ou oubliées par les récits officiels. Le parcours de BANDITE se fonde sur une idée de l’art comme pratique de traversée, capable d’unir territoires, langages et communautés. Le collectif cherche constamment à construire des espaces de dialogue entre corps et mémoires, entre dimensions réelle et digitale, entre présent et ancestral.
L’objectif n’est pas de représenter, mais d’activer : générer des expériences dans lesquelles le public devient partie prenante d’un rituel collectif d’écoute, de conscience et de transmission.
BANDITE est le cœur battant de l’association Resonavisse : une association culturelle pensée comme un espace vivant d’exploration, de création et de partage. Un champ ouvert, en transformation continue, où pratiquer l’art comme rencontre, intuition et possibilité.
site | ig | fb
resonavisse@gmail.com
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Note de transparence
Tous les fonds récoltés, que ce soit via Produzioni dal Basso ou via le lien PayPal direct, sont versés sur le compte officiel de l’association culturelle Resonavisse, dont BANDITE est le principal projet artistique. Cela nous permet de garantir une transparence totale et l’affectation des ressources au projet UNSEEN.
Lien pour contribuer via PayPal: https://www.paypal.com/ncp/payment/BCCRZMKCREBBE
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.

Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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