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Un’azione per salvare GFF: Dare uno schiaffo in faccia al sistema non ha prezzo!

Una campagna di
Arci Nazionale

Contatti

Una campagna di
Arci Nazionale

Un’azione per salvare GFF: Dare uno schiaffo in faccia al sistema non ha prezzo!

Sostieni questo progetto
100%
  • Raccolti € 5.394,00
  • Sostenitori 65
  • Scadenza 363 giorni rimanenti
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale
  • Obiettivi
    11. Città e comunità sostenibili

Una campagna di 
Arci Nazionale

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Il Progetto

Leggi la scheda di presentazione in EnglishFrançais

Campagna di crowdfunding per salvare GFF e far partire la prima fabbrica socialmente integrata d’Italia

Dare uno schiaffo in faccia al sistema non ha prezzo. 

Oggi puoi farlo davvero, con un gesto concreto.

Sostieni la nascita di GFF – la prima fabbrica socialmente integrata che i lavoratori ex GKN stanno costruendo dal basso, dopo quattro anni e mezzo di lotta, 15 mesi senza stipendio e 8 mesi di disoccupazione.

Siamo al momento decisivo!
O partiamo adesso, oppure chi ha boicottato questo progetto avrà vinto.
E non solo contro di noi, ma contro chiunque creda che un’altra economia sia possibile.

Leggi il progetto completo

Perché questa campagna?

I nostri avversari hanno usato il tempo come arma: rinvii, attese, finte verifiche, false promesse.
Hanno scommesso che ci saremmo arresi. Si sono sbagliati. 

Un consorzio industriale fermo, investitori “a impatto sociale” indecisi e pezzi del mondo cooperativo immobili hanno bloccato l’avvio del progetto.

Nonostante:

  • 1.600 giorni di assemblea permanente;
  • 12 manifestazioni partecipatissime;
  • migliaia di firme per una fabbrica pubblica socialmente integrata;
  • tre anni di lavoro per un piano industriale che ha superato 4 due diligence tecniche e finanziarie;
  • 1,5 milioni già raccolti grazie all’azionariato popolare;
  • il supporto concreto di soggetti come Banca Etica (2,5 milioni deliberati),

Ma questa è ancora una lotta che non possiamo permetterci di perdere.

Abbiamo un obiettivo. 

Raccogliere almeno 2 milioni di euro, per partire comunque: con tutto il piano industriale o con una parte di esso, “mettendo in mare le nostre navi” come nel metodo flotilla che ci ha insegnato che si vince andando avanti, non chiedendo permesso.

Ci permetteranno di:

  • Avviare la produzione (fotovoltaico, batterie, cargo-bike a basso impatto ambientale);
  • Completare l’allestimento delle nuove macchine (già ordinate per evitare aumenti di costo);
  • Dare un futuro a oltre 100 lavoratori e lavoratrici.

Perché servono 2 milioni?

Perché un investitore “a impatto sociale”, dopo 9 mesi di verifiche tutte superate, ha rinviato l’investimento (2 milioni) legandolo a una vaga condizione di “maggior impegno pubblico” mai chiarita.

Perché gli enti che potevano sostenere il progetto non l’hanno fatto.
E perché il tempo gioca contro chi non cade, ma paga sempre il prezzo più alto.

Non sarebbe dovuto toccare a noi, ma ora è chiaro:
possiamo farcela senza di loro, ma non senza di te.

Possiamo farcela perché non siamo soli.

  • Grazie ad ARCI, la campagna raggiungerà ogni circolo in Italia, permettendo a migliaia di persone di contribuire.
  • Grazie ai mille soci finanziatori che stanno già versando 1,5 milioni sul wallet Ener2Crowd dedicato alla cooperativa.
  • Grazie a Banca Etica e ad altri istituti di credito che stanno finalizzando ulteriori 5,6 milioni complessivi.
  • Grazie a una comunità che in quattro anni e mezzo non ci ha mai lasciato soli.

L’obiettivo minimo della campagna serve per accendere il motore e garantire un decollo reale.
Come sempre, puntiamo a superarlo — e a raccogliere tutto ciò che serve per far partire l’intero piano industriale.

Possiamo farcela insieme a chi crede che lavoro dignitoso, transizione ecologica e giustizia sociale non siano slogan, ma un piano concreto.

Cosa succede quando doni?

Diventi parte dell’assemblea delle donatrici e dei donatori, che sarà tenuta aggiornata sull’avanzamento della cooperativa GFF attraverso assemblee organizzate da ARCI.

È possibile contribuire con qualsiasi cifra, ma l’adesione all’assemblea dell’azionariato popolare diffuso scatta con una donazione di 100 euro, che simbolicamente rappresenta “una azione”.

Le donazioni sono detraibili nella dichiarazione dei redditi.

Perché ARCI?

ARCI si mette semplicemente a disposizione del progetto per sostenerlo e agendo come una sorta di azionista popolare collettivo

ARCI è un soggetto giuridico ampio, nazionale, con una propria storia e solidità. Questo permette di rendere questa campagna più autorevole. 

ARCI non trae da questa campagna nessun guadagno e anche laddove fosse l’azionista popolare collettivo finale, rimetterà l’uso di eventuali interessi alla decisione collettiva delle e degli azionisti popolari, con principale priorità l'investimento in progetti mutualistici. 

E se non si superasse l’obiettivo minimo dei due milioni?

Nulla andrà perso.
Se, nonostante tutto, non si raggiungessero i 2 milioni necessari tutte le risorse raccolte verranno utilizzate per creare la prima cassa nazionale di mutua resistenza.

Un fondo permanente per sostenere altre lotte per il lavoro dignitoso, altre comunità che si trovano schiacciate tra delocalizzazioni, speculazioni e precarietà.

L’assemblea dei soci finanziatori e l’assemblea dei donatori decideranno insieme se strutturare questo strumento permanente di mutualismo conflittuale.

In altre parole:
o costruiamo la fabbrica, o costruiamo lo strumento che aiuterà la prossima fabbrica ad alzarsi.
Comunque vada, la lotta continua.

Costruiamo insieme un precedente storico.

Vogliamo costruire una fabbrica che non è solo produzione, ma un precedente storico:
la prima fabbrica socialmente integrata d’Italia, dove lavoratori e territorio partecipano direttamente al governo dell’impresa.

Una fabbrica che:

  • restituisce lavoro dignitoso a oltre 100 famiglie;
  • produce tecnologie pulite (pannelli solari, batterie, cargo-bike);
  • evita che l’area diventi l’ennesimo eco-mostro immobiliare;
  • dimostra che giustizia economica e climatica possono camminare insieme.

Un modello che “loro” non possono permettersi, ma di cui noi abbiamo un bisogno vitale.

Vuoi sapere di più?

Ai seguenti link puoi scaricare:

Sostienici.

Fai un’azione per salvare GFF. 

Dona ora. 
Gira questo messaggio.
Diventiamo decine di migliaia.
Raggiungiamo insieme i 2 milioni di euro.

Commenti (13)

Per commentare devi fare
  • FF
    Franco Spero che si raggiunga l obiettivo ed io sarò orgoglioso di aver nel mio piccolo contributo. Avanti con Coraggio.
    • avatar
      Cristiano per questo, per altro, per tutto
      • NT
        Nicola Avanti verso un mondo piú equo!
        • LP
          Luca Forza ragazzi!
          • MN
            Monica Siamo in tante e tanti! Anche chi ancora non lo sa...
            • AB
              Alessandro DAJE TUTTA!!! Siete il faro che illumina il buio del capitalismo
              • SG
                Simone Resistenza sempre..! Al vostro fianco dovunque.
                • PT
                  Paolo da sempre inebriati di voi, ultimamente anche un pò inebetiti avanti Collettivo di Fabbrica, avanti Gruppo Alcolico Pocioni!
                  • DD
                    Davide Riprendiamoci il Mondo
                    • cS
                      casa del popolo San Niccolò Forza! Siamo tutti/e GKN!

                      Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

                      Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

                      11. Città e comunità sostenibili

                      Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.

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