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Una scuola per Sabra e Shatila

Una campagna di
ASSOCIAZIONE CULTURALE MAMELI 7 ONLUS

Contatti

Una campagna di
ASSOCIAZIONE CULTURALE MAMELI 7 ONLUS

Una scuola per Sabra e Shatila

Campagna terminata
  • Raccolti € 325,00
  • Sostenitori 11
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
ASSOCIAZIONE CULTURALE MAMELI 7 ONLUS

Contatti

Il Progetto

AGGIORNAMENTO del 10/08/2019: STIAMO RACCOGLIENDO IL CONTRIBUTO PER IL PRIMO ANNO DI AFFITTO - 3000 EURO da versare entro novembre 2019! 

Ciao!

Siamo un’associazione che crede che solo la cultura, l’arte e la bellezza possano aiutare nel concreto a migliorare le cose, in qualsiasi settore della nostra vita.

Partendo da questo presupposto vogliamo realizzare il progetto “Scuola per Sabra e Chatila”.

Molti non sapranno o non ricorderanno cosa sia stato nel 1982 il massacro avvenuto nei campi profughi Libanesi di Sabra e Chatila e non lo racconteremo ora, qui, dove sono stati relegati i profughi palestinesi ormai da molti, forse troppi, anni.

Possiamo dirvi però che da quella data il tempo in quei campi si è fermato, la legge non è arrivata, la civiltà non si è accorta delle migliaia di persone che sopravvivono rinchiuse in quei NON luoghi.

In questi Campi profughi vivono in condizione veramente inumane 17.000 persone a cui si sono aggiunti con la crisi Siriana almeno altri 4.000 persone fuggite dalla Siria e rifugiatasi in Libano. Questi campi, sono privi di qualsiasi servizio e strutture di assistenza. Mancano le fognature, le strade, le scuole e qualsiasi altra struttura sociale, e prima di tutto il lavoro per queste persone che hanno difficoltà anche per uscire dai campi e andare nelle località vicine. Precedentemente vi erano alcune strutture educative ed assistenziali garantite dall’UNHCR, l’agenzia dell’ONU per i profughi ed i rifugiati, ma con la riduzione dei finanziamenti dell’agenzia per lo stop dei finanziamenti degli USA all’agenzia stessa, vi sarà un ulteriore riduzione delle poche strutture scolastiche. Già oggi la maggior parte dei giovani non studia e passa la giornata nelle non strade di questi campi profughi, possibili vittime delle droghe, dell’abbandono, della violenza, del fondamentalismo.

Quindi dobbiamo partire dal primo anello: l’istruzione.

Ci stiamo impegnando nel portare una piccola realtà scolastica all’interno dei campi ed iniziare ad accogliere in una struttura adeguata bambini e ragazzini “raccolti” (letteralmente parlando) dalla strada.

COSA DESIDERIAMO REALIZZARE.

Questo progetto ha un grande obiettivo, ci piace sognare e volare alti. Crediamo che solo i sognatori cambino veramente le cose.

Realizzare una scuola all’interno di un appartamento appositamente affittato per 3 anni ed avviare un ciclo scolastico grazie anche ai volontari docenti libanesi ed all’Associazione Annas Linnas.

Parafrasando JFK “…. Non chiederti cosa lo Stato faccia per te………. chiediti tu cosa puoi fare per lo Stato”. In questo caso lo “Stato” è il futuro dei bambini che ora giocano abbandonati nelle strade perché non frequentano alcuna scuola, è lo Stato che racconterà loro cosa hanno subito i loro nonni e li aiuterà a prendere coscienza del loro essere persone migliori.

In questo appartamento di 110 mq si creerà una scuola per i bambini più piccoli da 5 a 12 anni per insegnare a scrivere a leggere e far di conto, come si diceva un tempo, oltreché a una lingua straniera (inglese/francese), il computer e tutto quello che è il programma di una scuola dell’obbligo. Si spera di poter raggiungere un numero di circa 350 ragazzi in varie sessioni (la capienza stimata della scuola è di 90 persone). Inoltre dopo le attività scolastiche propriamente dette, gli ambienti verranno utilizzati per accogliere altri giovani del campo che lo possono utilizzare come centro culturale per poter apprendere una lingua straniera, ad utilizzare il computer, e specialmente per le ragazze a fare alcuni lavori come cucire, lavorare con il vetro ed il legno, fare vestiti, scarpe ed altri oggetti che possono permettere a queste donne un minimo di sostentamento ed autonomia. Il centro culturale fungerà da posto dove discutere i problemi quotidiani del campo, ovvero come tenere pulita la strada, come illuminarla e così via, cose che possono sembrare lontane ed anacronistiche nel nostro mondo, ma che sono vitali in quei “non luoghi”.

L’attività didattica verrà svolta da maestri ed insegnanti palestinesi rifugiati nei campi a cui verrà dato un minimo rimborso spese, che verranno supportati da altri insegnanti e personale con esperienza dell’Associazione libanese per l’attivazione dei corsi e delle attività culturali così come per il prosieguo delle attività.

COSA SERVE:

Invitiamo alla partecipazione di più persone possibile per riuscire a finanziare il progetto, e più di tutto perché diventi “di ognuno di noi”. Puoi vedere nella tabella di seguito tutte le voci che serve coprire.

Abbiamo valutato una spesa complessiva di 35.000 euro per i primi tre anni di attività della scuola, necessari per l’avvio e lo sviluppo della struttura, che poi si automanterràtramite l’attività correlate alla scuola, come piccoli contributi degli afferenti, vendita dei piccoli lavori prodotti dalle persone che studiano e frequentano la struttura come prodotti di sartoria, cucito, lavori col computer, etc.

Le spese che verranno coperte dai fondi raccolti con questo progetto di crowdfunding saranno così ripartite:

Affitto locale di 110 mq all’interno del campo per tre anni 12.000 €

Banchi di scuola in n. di 40 x 30€ caduno tot. 1200.€

Sedie n. 60 x 10€ cadauna tot. 600€

Lavagne n. 3x 150€ cadauna tot. 450€

Materiale di cancelleria (cancellini gessi penne etc.) per tre anni 1000€

Rimborso spese per tre insegnanti scelti nel campo x tre anni 18000€

Estintori n.3x150€ cadauno tot. 450€

Materiale per piccola mensa (posate piatti bicchieri etc.) 500€

Arredamento due bagnix300€ cadauno tot. 600€

Tot. Spese 34800€

Inoltre le spese di gestione della struttura come pulizie, detersivi, cibo, bevande elettricità, telefono, acqua, verranno gestite dal volontariato locale e saranno a carico delle associazioni operanti in loco, che metteranno anche a disposizione della scuola 10 computer (per una spesa totale di 3500€).

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Ora tocca a te , è semplicissimo: CLICCA QUI ACCANTOper fare la tua donazione. Siamo a tua completa disposizione per dettagli, informazioni o per accogliere il tuo desiderio di venire a vedere quello che stiamo facendo.

AGGIORNAMENTO del 10/08/2019: STIAMO RACCOGLIENDO IL CONTRIBUTO PER IL PRIMO ANNO DI AFFITTO - 3000 EURO da versare entro novembre 2019! 

Commenti (4)

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    Jeanne Avevo 15 anni quando accadde il massacro di Sabra e Shatila. Questo ha attirato la mia attenzione sul dramma dei palestinesi e sulla tragedia del rifugio. Contribuisco perché sono d'accordo con le parole del signor Larena: "portare qualcosa di umano in un posto disumano". Oltre ad essere un problema morale di fronte al silenzio del mondo di fronte a tali tragedie.
    • ec
      elena un piccolo contributo da Elena Crini ed Alessandro Gerbino
      • avatar
        Abdo un progetto molto utile per l'umanita
        • NC
          Nadia  Buona fortuna per un progetto bellissimo

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