Una campagna di
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Il 25 Giugno un gruppo di giovani ragazze e ragazzi partirà dal campo profughi palestinese di Shatila, a Beirut, per arrivare a Bologna, continuando poi verso Firenze e Roma, in un viaggio che vedrà coinvolte diverse realtà di sport popolare che hanno deciso di collaborare per accogliere il gruppo al meglio.
Shatila è un campo profughi situato a sud di Beirut, in Libano, originariamente nato per i rifugiati palestinesi a seguito della guerra del 1948 e diventato poi anche rifugio per i profughi siriani, a seguito dello scoppio della guerra civile nel 2011. Famoso per il “Massacro di Sabra e Shatila” del 1982 compiuto da falangi libanesi appoggiate da Israele, il campo ospita ad oggi circa 30.000 persone stipate in un chilometro quadrato, dove la vita scorre in un limbo dal quale non è facile uscire.
Il progetto è sostenuto dal gruppo italiano di Sport Beats Borders, rete di sport popolare internazionale che si pone come obiettivo, oltre alla divulgazione e alla consapevolezza collettiva, quello di offrire un aiuto concreto al Palestinian Youth Center, uno spazio che propone sport e attività ricreative all’interno del campo di Shatila, per i ragazzi e le ragazze che lo popolano.
Il Palestinian Youth Center nasce dall’idea del Coach Majdi, il quale prenderà parte al viaggio, che da anni si impegna per migliorare la qualità della vita di tutte quelle bambine e bambini, ragazze e ragazzi, nate nel centro e da li mai uscite, fornendo alternative concrete in un luogo in cui la vita sembra scorrere per inerzia.
In questo complesso scenario si inserisce “Un ponte per” ONG che da oltre 30 anni si batte contro violenze e ingiustizie, supportando i popoli vittime dei conflitti e restituendo dignità a tutte le persone che ne rimangono coinvolte. Grazie al duro lavoro di attiviste e attivisti, si rende possibile l’inserimento in progetti come quello che siamo qui oggi a supportare e per il quale vi chiediamo una concreta partecipazione e collaborazione.
Dal 25 al 29, la delegazione palestinese arriverà a Bologna, accolta al suo arrivo dalla polisportiva HSL, il gruppo Pcb, la realtà di Hayat e la palestra popolare Tpo, che la guideranno nella sua permanenza in città, proponendo attività sportive tramite le reti dello spot popolare bolognese, invitandola nei luoghi in cui giornalmente si lotta per creare e far sopravvivere una comunità che sia inclusiva e alla portata di tutte e tutti.
Il viaggio dal Libano e la permanenza a Bologna ci chiedono ingenti somme che da sole non siamo in grado di sostenere, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutte e tutti per rendere possibile quello che per 14 ragazzi sarà un viaggio unico.
La maggior parte di loro non sono mai usciti da Beirut, probabilmente alcuni neanche dai confini del campo di Shatila, e per noi è un onore essere parte attiva di questa possibilità che dopo “mesi di duro impegno” finalmente diventa realtà.
Ci impegneremo ad essere più trasparenti possibile, pubblicando di volta in volta le ricevute delle spese effettuate e comunicandovi dove saranno destinati eventuali fondi rimasti alla fine della permanenza a Bologna.
GRAZIE del sostegno e di essere parte di questo importante progetto.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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