Libero da barriere 

Ventotto gradini in meno per rimanere indipendente e vivere la propria vita con dignità e autonomia.

Ogni giorno, prima ancora di uscire di casa, devo confrontarmi con un ostacolo che condiziona profondamente la mia vita: una scala di ventotto gradini. 

Per molti sono invisibili, ma che per me rappresentano un limite concreto alla libertà, all’autonomia e alla dignità con cui cerco di vivere la mia quotidianità.

Vivere con una disabilità significa affrontare sfide costanti, ma esistono barriere che non dovrebbero esistere. La scala del luogo in cui vivo è una di queste. Ogni volta che la affronto, metto in campo tutte le mie energie, la determinazione e la volontà di restare indipendente. Ma quei ventotto gradini spesso si trasformano in un muro che mi isola, mi rallenta e mi priva della possibilità di partecipare pienamente alla vita di tutti i giorni.

Realizzare il progetto "Libero da Barriere – Un elevatore per Paride" significa trasformare un sogno di autonomia in realtà concreta. Per farlo, però, è necessario affrontare costi importanti e inevitabili, che desidero condividere con la massima trasparenza.

L’intervento si compone di due elementi principali:

• Costo dell’elevatore: € 22.000
  Questo comprende l’acquisto dell’impianto, l’installazione, i sistemi di sicurezza e tutte le certificazioni necessarie.
• Costo dei lavori di muratura e adeguamento strutturale: € 13.260
  Per poter installare l’elevatore è infatti indispensabile intervenire sull’edificio, creando gli spazi e le condizioni tecniche per renderlo funzionale e sicuro.

👉 Totale previsto per la realizzazione del progetto: € 35.260

Per questo ho deciso di avviare un progetto sociale attraverso Produzioni dal Basso: raccogliere i fondi necessari per installare un elevatore che mi permetta finalmente di superare quella scala in sicurezza, senza fatica, senza paura e senza dover chiedere aiuto per compiere un gesto semplice come uscire di casa.

Questo progetto può essere d'esempio per quelli che come me devono superare delle difficoltà, coloro che vivono ogni giorno barriere architettoniche che li rendono invisibili. Rendere accessibile un edificio significa restituire dignità, diritti e possibilità.

Non chiedo compassione.
Chiedo partecipazione, solidarietà e coraggio.
Un gesto concreto può trasformare un ostacolo in una nuova opportunità.

Ogni contributo anche il più piccolo è un passo verso un futuro più libero, più equo e più umano.

Vi invito a sostenere questo progetto e a condividere questa iniziativa.
Insieme possiamo abbattere questi VENTOTTO gradini. Insieme possiamo farcela.