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Un computer per i ragazzi di don zeno

Una campagna di
Nomadelfia

Contatti

Una campagna di
Nomadelfia

Un Computer per i Ragazzi di don Zeno

Un computer per i ragazzi di don zeno

Campagna terminata
  • Raccolti € 2.450,00
  • Sostenitori 20
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Prenotazione quote  
  • Categoria Arte & cultura

Una campagna di 
Nomadelfia

Contatti

Il Progetto

Chi siamo

Nomadelfia è una comunità cattolica situata nel comune di Grosseto. La sua storia affonda le radici nella bassa modenese, a San Giacomo Roncole. Siamo nel 1931: don Zeno Saltini, parroco del paesino, raccoglie in canonica bambini e ragazzi di strada, orfani, abbandonati dai genitori, in situazione di povertà estrema. Nasce l'Opera Piccoli Apostoli. Il suo scopo non è quello di fondare un collegio: nel suo cuore, desidera di dare a questi bambini una famiglia. Dieci anni più tardi, una giovane di 18 anni, Irene, scappa di casa per farsi mamma dei ragazzi di don Zeno. Dopo la guerra, coppie di sposi si uniranno all'Opera, fondando la Comunità di Nomadelfia, che si trasferirà in maremma nel 1952. Nel corso della sua storia, Nomadelfia ha accolto più di 5000 minori in stato di abbandono. Oggi la comunità raccoglie circa 50 famiglie, disponibili all'accoglienza di minori su segnalazione dei servizi sociali.


Cosa facciamo

A distanza di più di 80 anni, il disagio minorile è ancora un'emergenza sociale. Un'emergenza sociale che nel corso degli anni ha cambiato volto. L'estrema povertà, le migliaia di vite falciate dalla seconda guerra mondiale, avevano generato una moltitudine di orfani che avevano poche e semplici necessità: del cibo, una casa, una famiglia che li amasse. Oggi gli orfani sono pochi, ma molti bambini vivono situazioni di disagio non meno gravi: abusi, violenze, sfruttamento, depressione, dipendenze dei genitori. Per questo le esigenze sono più complesse e necessitano di competenze specifiche. Ciò che nei bambini non è cambiato, è il bisogno di amore, di una famiglia che li ami al pari dei figli naturali, di dedizione, di conforto. Qualcosa che un istituto in cui gli educatori si alternano a turno non potrà mai dare. 

Perché una scuola interna

Nomadelfia ha scelto di fornire un'istruzione ai propri figli in modo autonomo. La scuola interna è legalmente riconosciuta come scuola parentale; vengono seguiti i programmi ministeriali, e annualmente i ragazzi si presentano agli esami di idoneità presso scuole pubbliche per essere ammessi al ciclo di studi successivo. La scuola parentale ci offre molte risorse in più rispetto all'istruzione pubblica; ad esempio:

- classi più piccole da seguire (8-9 alunni invece di 25-30);

- rapporto più ravvicinato con i ragazzi, conoscenza più profonda, rispetto delle esigenze specifiche dell'alunno;

- metodo didattico basato sull'esperienza diretta;

- esperienze pratiche, laboratori, osservazione della natura;

- migliore rapporto scuola-famiglia.

Secondo il nostro approccio, l'istruzione non è solo un apprendimento di nozioni, ma un processo che mira al pieno sviluppo delle potenzialità dell'individuo, siano esse intellettive, manuali, socali, affettive. L'educazione deve mirare alla formazione della persona, di individui liberi e consapevoli, capaci di prendere in mano la propria vita.

Cosa vi chiediamo

Quello che Nomadelfia chiede ai suoi sostenitori è un aiuto nell'acquisto di 5 computer, al costo di circa 700€ l'uno, per rinnovare la nostra aula computer che è composta da macchinari obsoleti e malfunzionanti. Le competenze informatiche sono oggi indispensabili per fornire ai nostri ragazzi un'istruzione adeguata e al passo con i tempi.

"Acquistando" una quota del progetto, potrete contribuire a rendere la nostra scuola più moderna, per aiutare i nostri ragazzi ad essere veramente padroni della propria vita.

Commenti (2)

Per commentare devi fare
  • sh
    shangwe@yahoo.it piacere participare a questo progetto. Gabriel e famiglia
    • fi
      filippo.nalli@gmail.com ciao fed! un bacione a tutti ,poso

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