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"Un anno di Maestri": portiamo in carcere la testimonianza dei Maestri buddhisti

Una campagna di
LPP Italia - Liberation Prison Project

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LPP Italia - Liberation Prison Project

"Un anno di Maestri": portiamo in carcere la testimonianza dei Maestri buddhisti

Campagna terminata
  • Raccolti € 155,00
  • Sostenitori 8
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale

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LPP Italia - Liberation Prison Project

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Il Progetto

LPP Italia propone una raccolta fondi per sostenere un anno di incontri con i Maestri di tradizione buddhista per promuovere  la consapevolezza e il cambiamento positivo all'interno delle carceri italiane.
Il primo incontro sarà con Claude Anshin Thomas il 15 novembre2016 presso la casa circondariale di Pavia (9,30-11,30) e la casa di reclusione di Bollate (16,30-19).
Chi è Claude Anshin Thomas.
Nato nel 1947 in Pensylvania (USA), Claude Anshin Thomas è un monaco buddhista zen e veterano della guerra in Vietnam. Relatore di fama internazionale, insegnante e scrittore, Thomas è un sostenitore della non-violenza.
Autore del libro best-seller "Una volta ero un soldato" (At Hell's Gate) del 2004, pubblicato in italiano da Mondadori, è  fondatore della Zaltho Foundation, un'organizzazione no-profit dedicata a sostenere la non-violenza e promuovere il cambiamento positivo interiore dei veterani e delle loro famiglie con incontri, conferenze e ritiri.
Crediamo che la sua testimonianza possa fare la differenza!
Sostieni il progetto e aiutaci a sostenere parte dei costi di trasferta e viaggio di Claude Anshin Thomas in Italia.
Donazioni libere a partire da 5 euro.
Chi Siamo.
Liberation Prison Project Italia Onlus (progetto italiano dell’omonima associazione internazionale) promuove percorsi di consapevolezza per persone detenute, utilizzando pratiche e saperi mutuati dalla tradizione buddhista, integrati con la psicologia occidentale. E’ possibile scegliere di proseguire a delinquere o di lavorare su di sè per uscire da schemi e copioni, lavorando sul rimorso, sulla responsabilità, sul perdono, sulla compassione e sulla trasformazione delle emozioni distruttive. Queste sono le basi dei percorsi di gruppo organizzati e il filo conduttore degli incontri con i Maestri che vengono invitati all’interno degli Istituti Penitenziari. 

Il Progetto "Un anno di maestri".
La nostra raccolta fondi è finalizzata a sostenere unanno di incontri con Maestri di tradizione buddhista e personalità vicine al mondo della detenzione.
Negli anni ci siamo resi conto che la presenta di un Maestro, della sua energia, del suo calore e della sua gentilezza hanno portato grande beneficio, arricchendo allo stesso tempo il lavoro effettuato dagli operatori di Liberation Prison Project. Tutti i Maestri fin’ora invitati sono sempre stati molto toccati dall’atmosfera che hanno trovato, dal coinvolgimento e dall’interesse dimostrato. Gli incontri hanno la durata di un paio d’ore o anche di più, sino a giungere a volte ad un’intera giornata compresa la gioiosa condivisione del pranzo.
Il valore degli insegnamenti, i momenti di condivisione e l’esempio non possono essere ripagati in alcun modo, ma come Onlus ci siamo dati l’obiettivo di coprire le spese di vitto ed alloggio a coloro che raggiungono i diversi Istituti Penitenziari e dedicano il loro tempo alle persone detenute, promuovendo un percorso di reale cambiamento interiore focalizzato sulla consapevolezza di sè.
“Nel gruppo ho acquisito gli strumenti per dominare la sofferenza che deriva dall’odio, dalla rabbia e dall’attaccamento. La meditazione dona la pace interiore, il benessere, la calma. Forse qualcuno non lo condividerà ma devo dire che in carcere attraverso la meditazione ho trovato anche la felicità”  - (Testimonianza di una persona detenuta).

Perché sostenerci.
Portare il messaggio del Buddha, senza proselitismi o connotazioni religiose, all’interno di una realtà di sofferenza come quella del carcere, ha portato sempre a risposte molto positive: sia su un piano interiore che a livello comportamentale. 
Se il tempo della detenzione viene sfruttato per lavorare sul piano introspettivo e dell’auto-trasformazione, al termine dello stesso, la consapevolezza acquisita e la comprensione delle dinamiche mentali riducono o annullano il rischio della recidiva, fornendo degli strumenti idonei ad ogni circostanza della vita. 
I percorsi proposti costituiscono un training di addestramento mentale che permette di variare alcuni schemi mentali e automatismi arrivando ad incidere positivamente sia sulla convivenza forzata in spazi ristretti, sia sulla socializzazione nei luoghi comuni, riducendo l’incidenza di litigi, risse o pestaggi. 
Grazie. LPP Italia

Commenti (2)

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  • GN
    Geraldina bellissimo progetto!!!
    • sm
      susanna Una bellissima iniziativa!!!

      Community