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The Journey of a Lifetime, Japan.
[ITA]
La mia passione per il Giappone nasce con mia madre, Katia.
La "Terra del Sol levate" ha sempre trovato un posto riservato nel suo cuore, fin da ragazza. Nonostante ciò, per motivi economici familiari, dovette abbandare la scuola a 16 anni per trovarsi un lavoro e contribuire alle spese familiari, essendo il padre disoccupato ai tempi.
Trascorsero quindi 3 anni di lavoro e il viaggio venne momentaneamente accantonato.
Katia divenne quindi 19enne, e alla mia età, innamorata e sognatrice sposò mio padre.
Dopo poco tempo decisero di avere un figlio ed esattamente un anno dopo venni alla luce io.
Ora, mia madre aveva appena 20 anni, tutta la vita davanti, finalmente una stabilità economica, un compagno e un figlio, il suo sogno cominciava in quel momento a profilarsi davanti ai suoi occhi.
Ma alla vita piace giocare brutti scherzi.
A 21 circa, Katia viene ricoverata dopo aver perso improvvisamente la vista.
Dopo essersi ripresa, le viene diagnosticata la Sclerosi Multipla, una malattia cronica e autoimmune del sistema nervoso alla quale attualmente non è stata ancora scoperta una cura.
(https://it.wikipedia.org/wiki/Sclerosi_multipla)
La SM attacca i nervi causando recidive spesso molto dure da affrontare durante le quali il paziente perde parzialmente delle facoltà motorie o cognitive; queste vanno trattate farmacologicamente e nei casi peggiori possono portare alla paralisi permanente, data dalle lesioni a livello nervoso.
2 anni dopo la scoperta della malatia i miei si separarono, io e mia madre ci trasferimmo e ricominciammo a nostro modo una vita insieme, io avevo poco più di 3 anni.
Tenendo nascosta per un primo periodo la malattia, a causa degli svantaggi sul piano lavorativo dello stato di invalido, facendo due lavori Katia riuscì a ricostruirci una vita e a portare avanti la situazione; prendemmo in affitto e arredammo a modo nostro una piccola casa di campagna, trasformandola nella nostra piccola Tokyo, tanto rimaneva forte la nostra passione.
Dal quel momento in poi la malattia andò peggiorando e mantenere un lavoro diventò sempre più difficili a causa delle recidive che la costringono tutt'ora a passare anche 1 mese intero a letto.
Tutt'ora, Katia è disoccupata a causa della malattia.
Non racconto questa storia per intenerire o far commuovere nessuno e ahimè, è una storia fin troppo vera.
Attualmente Katia è in uno stato di salute stabile, non è fortunatamente paralizzata come lo sono molti altri malati e di certo potrebbe andare peggio, ma tutto sommato anche meglio.
Ciò che sto cercando con la massima sincerità di spiegare e che vorrei facesse riflettere è come una ragazza appena 20enne che ha appena cominciato a vivere veramente si sia ritrovata di colpo "azzoppata" da una malattia, una variabile che nessuno poteva prevedere.
E' questo il senso del tutto.
Katia non ha potuto riprendere gli studi, non ha potuto fare carriera, non ha potuto svolgere una vita spensierata e non ha potuto viaggiare, come ha sempre desiderato.
Il destino non avverte nessuno, non manda cartoline o fax e se non lo ha fatto con lei non la farà nemmeno con me
Chi può permettersi di dirmi che è troppo presto per inseguire il mio sogno? Chi può assicurarmi che avrò le stesse possibilità di viaggiare a 30anni come a 40 o a 50? Credo nessuno.
E' per questo che ho deciso di intraprendere questo viaggio, per dare l'opportunità a me stesso di vivere la mia vita al meglio finché ne ho la possibilità, e per riscattare il sogno rubato a mia madre, che mi ha dato tutto nella vita.
Il mio progetto è un viaggio itinerante alla scoperta di Nihon con metà principale in 3 delle città principali del paese:
-Tokyo
-Kyoto
-Osaka
Per visitare un minimo queste 3 città dovrei stare in viaggio dai 10 ai 14 giorni almeno, quindi la spesa complessiva comprenderà:
-Biglietto Aereo andata e ritorno
-Hotel
-Biglietti per i mezzi di trasporto
-Assicurazione Sanitaria
-Sostentamento durante il viaggio
-Extra eventuali
Per realizzare tutto questo è necessaria una cifra oscillante tra i 1500 e i 1800 euro circa, e anche solo raggiungere il minimo sarebbe un sogno; nonostante ciò, se il mio appello dovesse avere un particolare successo, avevo sia in progetto di estendere la permanenza e quindi le tappe possibili:
-Hiroshima
-Nikko
-Yokohama
Inoltre, avendone la possibilità sarebbe mia intenzione portare Katia in viaggio con me, come riscatto personale e come ringraziamento speciale da parte mia.
Per questo motivo non do limiti nè di tempo nè di quota alla raccolta, sperando di racimolare a sufficienza anche per questo secondo obiettivo.
Sempre in caso di successo, realizzerò un reportage giorno per giorno dal viaggio, per mezzo di foto e video direttamente sulla mia pagina fb.
Spero di non avervi annoiato, grazie ancora a tutti.
[ENG translation coming soon]
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