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Anzitutto mi presento: sono Barbara D'Amico, faccio la giornalista freelance da oltre 12 anni per le principali testate nazionali - qui potete seguire il mio lavoro - e ho molto a cuore il tema del lavoro, dei diritti dei lavoratori, dei freelance, delle imprese e di come tutto questo stia cambiando sotto i nostri occhi. Poterlo raccontare raccogliendo il meglio delle fonti per i lettori è più di un mestiere, è una passione.
Ecco perché sto raccogliendo fondi per The Italian Job, la newsletter che riassume in modo breve e con un linguaggio semplice il meglio delle notizie sul mondo del lavoro digitale e offline, dall'Italia e dal mondo. Direttamente in email ogni settimana.
L'ho creata quasi per gioco un anno fa perché volevo uno strumento di informazione agile, un riassunto del meglio delle notizie condensato in modo chiaro e veloce per chi non ha tempo né voglia di perdersi in parole tecniche e incomprensibili descrizioni di misure, dati sull'occupazione, scioperi ecc...ecc...
Oggi ha 200 iscritti da tutta Italia e vorrei raccogliere finanziamenti per:
- produrre contenuti originali, ad esempio seguendo direttamente le storie di persone che lavorano, i loro successi, i loro fallimenti;
- produrre più ebook come questo, per avere una bussola sul mondo del lavoro che cambia;
- alimentare anche ilmagazineche ho aperto da poco su Medium proprio per iniziare a costruire un canale di informazione più ampio;
- realizzare approfondimentiche diano ispirazione e soluzioni a chi il lavoro non ce l'ha, a chi lo cerca, a chi vuole costruirlo e crearlo
Insomma, per raccontare il lavoro in modo approndito e non frettoloso e "frammentato" come putroppo accade oggi.
Voglio mettere tutto questo a disposizione di chi ha bisogno di restare informato su un tema che, ci piaccia o no, tocca le nostre vite direttamente e indirettamente.
Qui invece potete leggere uno degli ultimi numeri:
Le crisi di Alessi e Stefanel | Speciale “mini-recessione” | L'Italia chiude i negozi la domenica (anche online) | Salari in salsa greca | Agenda Job
Tweet della settimana
(La vicenda dell'acciaieria di Taranto non è finita, è solo iniziata - Leggi il tweet originale).
STATO DI AGITAZIONE
C’è una volta Stefanel Sono 253 i dipendenti a rischio licenziamento del gruppo Stefanel. Di questi i, 244 sono già stati messi in cassa integrazione dalla scorsa settimana. Un tempo tra i brand italiani del tessile più noti e fiorenti, oggi l’azienda trevigiana è in crisi e controllata da due fondi di investimento (Mediaset).
Design in difficoltà Alessi, storica aziende di design made in Italy, non riesce a uscire dalla crisi iniziata dieci anni fa e conferma 80 esuberi su un totale di 300 dipendenti. Ma il marchio conta nel piano di rilancio proposto dai proprietari e sostenuto da sindacati e lavoratori (La Stampa).
(I casalinghi di design con cui Alessi, azienda di Omegna, ha fatto storia - Fonte Smartweek)
Costruzioni al collasso I sindacati dei lavoratori edili hanno confermato le due mobilitazioni nazionali, del 9 febbraio e del 15 marzo, a tutela del lavoro nelle costruzioni. Vogliono che la questione interessi i più alti vertici della politica italiana e non solo i tecnici del Mise (Rassegna).
FABBRICA ITALIA
Call me recessione Anticipando i dati negativi Istat sull’andamento dell’economia degli ultimi tre mesi del 2018, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che l’Italia è ufficialmente entrata in recessione (La Stampa).
(Al centro: il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, fonte ANSA)
Cosa significa? Si tratta di una recessione tecnica che si ha quando il prodotto interno lordo, cioè il valore totale di quanto prodotto in un certo periodo da un paese, risulta negativo per due trimestri consecutivi: come accaduto all’Italia tra luglio e settembre e di nuovo tra ottobre e dicembre 2018 (Quotidiano.net).
Tutto sotto controllo Il ministro dell’economia Giovanni Tria ha ridimensionato l’allarme, parlando di dati sul Pil leggermente negativi, tanto da far pensare più a una stagnazione o mini-recessione “programmata”: ovvero, una flessione attesa. Il Governo si dice sicuro di una ripresa entro giugno, ma le imprese non ci credono (Lavoce.info e La Repubblica).
Colpa di chi Per Luigi Di Maio, il segno meno è il risultato di condizioni economiche internazionali sfavorevoli e dell’erronea gestione finanziaria dei precedenti esecutivi. Ma non è esattamente così: l’Europa cresce, anche se lentamente per via delle tensioni sui mercati e, negli ultimi quattro anni, il trend italiano è stato di risalita (Il Fatto Quotidiano).
Perché proprio noi Secondo gli imprenditori, l'Italia è meno preparata degli altri paesi ad affrontare una nuova crisi perché le incertezze degli ultimi mesi hanno eroso la fiducia degli investitori nella Penisola togliendo risorse. Se l'Europa rallenta, siamo i primi a sentirne le conseguenze (Il Sole 24 Ore).
Che succede ora Nonostante i segnali negativi, l’occupazione per ora regge. La mini-recessione in ogni caso non è una buona notizia: sul lungo periodo si potrebbero perdere posti di lavoro, per questo le imprese chiedono subito lo sblocco dei cantieri per far ripartire almeno il settore edile (Il Messaggero).
SPECIALE FABBRICA DIGNITA’(e dintorni)
Clicca qui Da ieri è operativo il sito per il reddito di cittadinanza: www.redditodicittadinanza.gov.it. Per ora avrà solo scopo informativo, dal 6 marzo verrà utilizzato anche per inoltrare la documentazione necessaria a richiedere il sussidio (Il Mattino).
Domenica chiusi Ricordate la proposta di tener chiusi i negozi le domeniche? Finalmente c’è il disegno di legge e ricorda quello approvato lo scorso anno in Polonia: prevede chiusure alternate, una domenica sì e una no per tutto l’anno (Skytg24).
Ma con calma Il testo prevede eccezioni: dalle chiusure sono esentati gli esercizi dei centri storici, mentre gli altri negozi potranno restare aperti per quattro festività su 12 totali nell’anno. In ogni caso si stimano un calo di consumi di 4 miliardi di euro e 40 mila posti di lavoro a rischio (Corriere della Sera).
Stop consegne online Una delle previsioni più controverse del disegno, però, è quella per cui i fattorini non potranno più consegnare di domenica acquisti fatti online. L’idea ha già fatto infuriare le associazioni di categoria (Corriere della Sera).
FABBRICA DIGITALE
Riders vs Robot Le multinazionali delle consegne via app attendono con trepidazione l’avvento dei robot nel loro comparto. E le sperimentazioni sono già a buon punto. Più che con le lotte per i propri diritti, dunque, fattorini e rider dovranno vedersela con automi e software pronti a sostituirli (Agi).
(Foto: fonte Agi)
Impariamo l’AI Secondo l'ultimo rapporto Randstad Workmonitor, l'87% dei lavoratori intervistati vuole acquisire nuove competenze digitali per stare al passo con l’avvento dell’intelligenza artificiale: anziché una minaccia, ritengono l’AI un’opportunità di formazione (Pragmatic).
Basta carta Sempre in tema di sondaggi, secondo quello condotto dal Forum della PA, il 72% dei dipendenti pubblici italiani vorrebbe dire addio alla carta negli uffici e a tutti i processi analogici (Corriere Comunicazioni).
FABBRICA FREELANCE
In alto le P.IVA A dicembre il numero di partite IVA in Italia è tornato a crescere. Il dato, registrato dall’Istat, è positivo per l’occupazione italiana. Ma il sospetto è che gli 11 mila freelance in più siano l’effetto della mancanza di opportunità di lavoro a tempo indeterminato, calato ancora (Today)
Un attimo di respiro Gennaio è iniziato con il fiato sospeso per molti freelance, incerti sulle regole da seguire in base ai cambiamenti sui regimi fiscali apportati dalla legge di bilancio: qui una utile e concentrata guida per le partite VIA, con le principali novità del 2019 (Informazione Fiscale).
FABBRICA MONDO
Buste paga in salsa greca Dopo anni di austerity la Grecia ha aumentato il salario minimo. I compensi salgono da 650 euro al mese, a 740 per il settore privato. Si tratta del primo aggiustamento da oltre dieci anni ritenuto però insufficiente a recuperare potere d’acquisto dopo dieci anni di recessione (VOA News).
L’OIL serve ancora? In un editoriale provocatorio, il giornalista Simon Breadely si chiede se l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, nata 100 anni fa per difendere e promuovere i diritti dei lavoratori, abbia ancora senso: la risposta è sì, anche se oggi il tema delle giustizia sociale non è più al centro del dibattito politico mondiale (Tv Svizzera).
COSA VUOI FARE DA GRANDE?
L’assistente dei vip come Serena Barberis, in arte Serena Wolfenstein, genovese che si è inventata una professione al soldo di celebrità, grazie a un piccolo equivoco in gioventù (La Voce di Genova).
BUONE PRATICHE E DINTORNI
La casa di famiglia Federica ha salvato dall’abbandono la casa di famiglia, una Villa dell’Ottocento in Piemonte, trasformandola in un bed & breakfast letterario che ora crea anche lavoro (La Nuvola del Lavoro).
IL DATO: 58,8%
Il tasso di occupati in Italia certificato dall’Istat: è il valore più alto mai registrato sin dal 2008 ma garantito da un aumento dei contratti a tempo e dalle partite IVA (Milano Finanza).
TOOL DELLA SETTIMANA
L’infografica interattivacreata da Davide Mancino per Infodata con dati Almalaurea aggiornati su quali siano i tassi di occupazione e gli stipendi medi per ogni tipo di facoltà universitaria in Italia.
FAMOSE ‘NA RISATA
Percezione del tempo al lavoro (e nella vita)
SOSTIENE OLIVETTI
«Il nostro ufficio personale opera alacremente, nonostante le gravi difficoltà di ogni ordine, e si è andato via via perfezionando; assistenti sociali operano fuori della fabbrica, altri nell'interno, per facilitare gli spostamenti. Il lavoro di questi uffici è arduo, spesso incompreso;[...] Non cesseremo ogni sforzo per dare a questo così delicato meccanismo uomini, autorità e mezzi crescenti».
(Da “Il mondo che nasce”, Comunità Editrice Roma-Ivrea 2013)
AGENDA JOB
Torino, 2 febbraio 2019 - Il fenomeno del workers buyout (a cura di ISMEL - Polo del '900)
Torino, 29 marzo - Freelance Day 2019
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Fendi assume
FS e Anas: in arrivo 4 mila assunzioni nel 2019
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