Una campagna di Danilo Greco
ContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
Isabella, una ragazzina di tredici anni viene tenuta nascosta all'interno di una fossa. Il suo viso è coperto da una maschera di ferro e l'unico che sa di lei è un custode, che ha il compito di tenerla in vita e di non guardarla negli occhi.
Strige è una storia che esplora il confine tra fede e fanatismo, libertà e prigionia, amore familiare e attrazione. Nella tragica figura di Isabella, si riflette sulla natura umana, la paura del diverso e la ricerca di accettazione in un mondo dominato dal pregiudizio. Attraverso la creazione di una storia staccata dai diversi canoni del racconto del cortometraggio, si vuole indagare il tema del sacrificio del singolo, in questo caso di Isabella e della sua vita, in relazione a un bene collettivo.
Il cortometraggio si presenta come un’opera gotica, ricca di allegorie e folklore medievale, arrivando a toccare anche il mondo del grimdark/fantasy e creando collegamenti con la mitologia classica. Isabella incarna la figura della Medusa, la maschera di ferro (citazione alla misteriosa figura che ha ispirato il romanzo di Dumas padre e la famosa pellicola cinematografica) rappresenta il Vaso di Pandora che custodisce il male, mentre la figura del Custode può essere associata a quella del Gobbo di Notre Dame.
In alto potete vedere il trailer di un mio ultimo cortometraggio Sacra Victima realizzato sempre attraverso una campagna di crowdfunding.
Danilo Greco è un regista e sceneggiatore, laureato al DAMS dell'Università degli Studi Roma Tre. Ha iniziato la sua carriera come assistente alla regia e successivamente come montatore per numerose
produzioni di videoclip di vari artisti come Ultimo, Achille Lauro, solo per citarne alcuni. Ha intrapreso
la carriera di regista avendo diretto e prodotto un cortometraggio intitolato Kintsugi. Tale opera ha
riscosso un apprezzamento da parte del pubblico, portando alla realizzazione di altri due cortometraggi 647 Km e Sacra Victima.

Samira Barletta nel ruolo di Isabella.
Ha recitato in diversi film, tra cui Fernanda (Rai, 2023) e La prima pietra, oltre che in vari cortometraggi come Sacra Victima, In braccio alla corrente, Il racconto di Ester e Sei sempre stata tu.

Il ruolo del Custode sarà interpretato da Paolo Triestino.
Attore e regista romano con una lunga esperienza tra teatro, cinema e televisione, è noto per aver partecipato a film come Viaggi di nozze, Gallo cedrone, Panni sporchi, Il mio miglior nemico, Il pranzo della domenica e varie serie Tv.

Francesco Braschi nel ruolo del padre di Isabella.
Attore e sceneggiatore toscano con una lunga esperienza nel cinema indipendente. Riceve diversi premi, tra cui una menzione d’onore come attore al Torino Horror Festival e il premio per il miglior soggetto al Fi Pi Li Horror Festival. Grazie alla collaborazione con il regista Simone Hebara nasce Cattivo Sangue, presentato in anteprima nazionale al Fi Pi Li Horror Festival. Il film è stato distribuito da Minerva Pictures ed è approdato sulle piattaforme Netflix e Amazon Prime. È co-protagonista e sceneggiatore del cortometraggio Sacra Victima, un thriller storico ambientato nel XVII secolo e diretto da Danilo Greco, proiettato fuori concorso al Fi Pi Li Horror Festival.

Il motore che spinge a voler raccontare una storia di genere come Strige nasce dal desiderio di uscire dai classici schemie dai canoni narrativi ai quali la cinematografia italiana continua a rimanere ancorata. L’ambizione è dimostrare che anche attraverso un racconto di genere è possibile dare vita a grandi storie, capaci di intrattenere con la stessa forza e profondità.
L’obiettivo è contribuire, nel proprio piccolo, a un cambio di registro, riportando attenzione a quelle narrazioni che per troppo tempo sono state considerate di serie B, ma che in passato hanno alimentato e ispirato il cinema italiano, rendendolo un modello per autori internazionali.
Commenti (1)