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Strategie di New Media Education: una ricerca-azione tra Burundi e Ruanda

Una campagna di
Antonio Iannaccone

Contatti

Una campagna di
Antonio Iannaccone

Strategie di New Media Education: una ricerca-azione tra Burundi e Ruanda

Strategie di New Media Education: una ricerca-azione tra Burundi e Ruanda

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale
  • Obiettivi
    1. Zero Povertà
    4. Istruzione di qualità
    10. Ridurre le disuguaglianze

Una campagna di 
Antonio Iannaccone

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Il Progetto

Strategie di New Media Education: una ricerca-azione tra Burundi e Ruanda

Responsabile scientifico: prof. Antonio Iannaccone (Facoltà di Scienze Sociali, Pontificia Università Gregoriana)

Obiettivo

Sensibilizzare i docenti delle scuole post-fondamentali burundesi/ruandesi affinché comprendano ed esperiscano (attraverso l'attivazione di specifici corsi e laboratori) il ruolo strategico dei nuovi mezzi di comunicazione nei processi educativi.

Domande di ricerca

Nonostante i due paesi abbiano caratteristiche simili (demografiche, territoriali, economiche), perché il Burundi – dove Internet è presente solo nel 19% delle scuole di Gitega  fatica a riconoscere l’importanza dei nuovi media quali efficaci strumenti di insegnamento, mentre in Ruanda (dove tutte le scuole di Kigali hanno sia computer sia connessione alla rete) tale consapevolezza è molto più diffusa? Quali sono le strategie pratiche da adottare per far sì che le cose cambino da un lato e vengano ulteriormente implementate dall’altro?

  • Docenti e discenti hanno, innanzitutto, problemi di accesso?
  • Esiste un deficit di competenza mediale da parte dei professori? E nei ragazzi? I loro genitori, invece?
  • Ci sono differenze tra istituti urbani e rurali?
  • Le difficoltà riguardano sia l’educazione con i media sia l’educazione ai media? Sia i nuovi mezzi di comunicazione sia quelli tradizionali?
  • Qualche scuola ha provato, in questi anni, a implementare la media education/literacy nei programmi di studio?
  • Come ha affrontato tale situazione, sinora, la politica?

Itinerario metodologico

Approccio misto (indagine quanto-qualitativa):

  • campionamento a scelta ragionata (nelle capitali: Gitega e Kigali);
  • analisi secondaria di indagini sociologiche preesistenti e dei big data messi a disposizione dai social network;
  • interviste (grand tour question) con testimoni privilegiati (dirigenti scolastici, leader politici, esperti di comunicazione);
  • somministrazione di un questionario (a circa 100 docenti e 900 discenti);
  • interviste in profondità con ulteriori testimoni privilegiati;
  • fine dei lavori (presentazione dei risultati, attivazione di corsi/laboratori, pubblicazione di brochure e saggi) prevista entro maggio 2025.

Équipe internazionale

  1. Antonio Iannaccone (Europa); 2. Alessandra Ciurlo (America); 3. Concilie Nduwimana (Africa); 4. Innocent Manirakiza (Africa); 5. Birbek Plaisil (America); 6. Rosette Minani (Africa); 7. Colette Djarba (Africa); 8. Ange Rosine Ishimwe (Africa); 9. Leonnel Radinski (Europa); 10. Koffi Baladore (Africa).

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    Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

    Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

    1. Zero Povertà

    Sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque.

    4. Istruzione di qualità

    Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.

    10. Ridurre le disuguaglianze

    Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;