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Carlo ha 54 anni. Due matrimoni falliti alle spalle e un figlio a cui sta irrimediabilmente antipatico. Dopo una vita passata a fare l'ingegnere in una piccola ditta, fallita, si è reinventato programmatore.
Elettra ha 22 anni. Si è fatta un anno di IED ma ha smesso perché "i professori erano dei provinciali, italiani senza speranza". Si professa graphic designer e sopravvive con improbabili book fotografici di aspiranti modelle.
Laura ha 36 anni. Architetto, da anni insegue il sogno di creare la startup perfetta che coniughi le sue passioni più viscerali: l'architettura, il vino e il jazz. Non ci sta riuscendo.
Valerio ha 27 anni. Uscito dalla Bocconi con la lode, ha frequentato un esclusivissimo master a Oxford un anno fa. La sua carriera va a rilento ma lui, dice, sa aspettare. Intanto raccoglie idee per progetti futuri.
Ridge ha 26 anni. In continua competizione con Valerio. Da autodidatta è diventato un provetto copywriter. Finge d'esser londinese di nascita, ma la verità è che a sua madre sono iniziate le doglie durante Beautiful.
Alle scrivanie circostanti: il Professor Gazzola, Fausto, Lucrezia e Viola, il cane Fonzie e altri.
Le loro vite, i loro sogni, i loro progetti, folli o meno, si incrociano, cozzano e svicolano tra le mura smart di un coworking milanese, il Future, il cui fondatore, l'anziano hacker e programmatore BlueScreen46, al secolo Germano Radaelli è scomparso ormai da qualche mese durante un viaggio mistico-informatico nella Silicon Valley.
Quella che era solo un'idea è diventata una sceneggiatura dettagliata, in continua evoluzione. Ne uscirà, speriamo una serie. Ci stiamo provando: abbiamo il cast, abbiamo il luogo, abbiamo la voglia di provarci: ci mancano i fondi. Ma abbiamo anche delle ricompense per i nostri sostenitori! Ci darete una mano?
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