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Sapendo che ci sono cose molto più importanti in questo momento storico della sopravvivenza di una piccola associazione, abbiamo rimandato, sperando di non doverlo fare, ma non possiamo più aspettare: abbiamo bisogno di una mano.
In questi ultimi due anni tutto l’assetto dei Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo è messo in discussione dalla Giunta Comunale.
Il profondo rinnovamento, i risultati ottenuti, l’enorme sforzo compiuto da tutti gli operatori che vivono e hanno fatto rinascere quella che è divenuta una vera e propria cittadella culturale, un modello sia a livello nazionale che internazionale, è visto con fastidio, se non con deciso astio.
Noi siamo considerati un “intollerabile centro sociale” (citazione letterale) e quindi a maggior ragione malvisti. D’altronde abbiamo ospitato negli anni le assemblee del Pride, lo Sportello Protego di Arci Gay, le riunioni di Non una di meno e della rete Pace e disarmo; e ancora, iniziative sulla Pace, sulla Palestina, sulla smilitarizzazione e sui Sud del mondo, presentazioni di libri contro la mafia, contro la violenza di genere, contro il sionismo; documentari sul Chiapas e sull’industria della carne. E, come abbiamo considerato questa una parte delle nostre attività culturali, quella musicale e coreutica è stata per noi una attività politica perché utile per costruire comunità resistenti e non omologate.
Il nostro contratto di concessione è stato rinnovato nel 2024 anticipatamente dopo i primi 6 anni, con un costo che dagli originari 6.700 euro è salito a 18.000 euro annui; questo a fronte di un nostro investimento iniziale di circa 70.000 euro (con annesso mutuo bancario) servito a ristrutturare completamente l’immobile, cifra mai detratta dall’affitto. Alla scadenza dell’attuale concessione (2029), visto che il regolamento degli spazi comunali prevede che per una valutazione di canone superiore ai 10.000 euro l’affidamento avvenga tramite bando pubblico, non siamo neanche sicuri che potremo ancora usufruire della nostra sede.
Oggi la nostra situazione economica è eufemisticamente precaria. I mutui sono abbondantemente aumentati per la crescita dei tassi di interesse e negli anni della pandemia abbiamo comunque continuato a pagare canoni, tasse e stipendi dei dipendenti che abbiamo deciso di cautelare, pur non avendo alcun introito. Proprio per far fronte a tutto questo siamo stati costretti a accedere ad un ulteriore mutuo agevolato concesso dallo Stato (30.000 euro).
In tutto ciò la pandemia - con il suo lascito di individualismo spinto, e su questo dovremmo provare a riflettere insieme - ha eroso dalle fondamenta anche le attività comunitarie che sono state la spina dorsale su cui Tavola Tonda si reggeva: la Scuola di Danza e Musica Popolare, un unicum per repertori e strumenti insegnati da Napoli in giù, ha visto crollare il numero di allievi e allieve passando dai 160 mensili del 2019 ai 40 del 2023/2025.
Ma non siamo rimasti con le mani in mano: nel 2021 abbiamo vinto il FUS del Ministero della Cultura che co-finanzia i concerti di Sponde Sonore, ma l’esiguità del contributo (meno di 29 mila euro annui per oltre 20 spettacoli) e la nostra scelta di utilizzare quei fondi per pagare artistə e maestranze, offrendo una rassegna di alta qualità (e da Sponde Sonore è passato e passerà il meglio della musica italiana e internazionale), non ci ha permesso di accantonare nulla.
Discorso diverso per il bando TOCC PNRR – Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi che ci siamo aggiudicati nel 2023: abbiamo avuto assegnato un contributo di 67.000 euro per realizzare un museo virtuale degli strumenti musicali tradizionali in area euro-mediterranea insieme a un sito e una app dedicata, che abbiamo appena messo online e che a breve presenteremo al pubblico. Il bando prevede che tutte le spese siano anticipate e purtroppo Invitalianon ci ha riconosciuto oltre 15.000 euro di spese effettuate (senza alcuna motivazione ufficiale, nonostante i nostri solleciti) creando enormi difficoltà e ritardi: una situazione condivisa con molti altri enti assegnatari del bando in tutta Italia e con i quali siamo in contatto. Al momento non sappiamo ancora se e quando vedremo ripagati i nostri crediti.
Oggi, per la prima volta in quindici anni, abbiamo bisogno del vostro aiuto per superare questo momento di difficoltà.
Lo ammettiamo: non abbiamo capacità imprenditoriali o ne abbiamo pochissime. Siamo operatori culturali e non abbiamo guardato prioritariamente al guadagno economico, ma al valore culturale e umano delle attività che abbiamo proposto, o accolto, e delle reti che abbiamo creato.
Nel mondo di oggi, in cui si sta scoraggiando economicamente e legislativamente l’associazionismo (perché un popolo culturalmente educato e solidale è pericoloso per chi governa) questa è una colpa. Così come è una colpa aver dato priorità alla legalità per tutelare i lavoratori dello spettacolo e per la realizzazione di ogni iniziativa: stipulando contratti di lavoro, pagando i contributi, chiedendo permessi, ottenendo agibilità, nulla osta…
Abbiamo fatto, e faremo, tutto quello che possiamo per rilanciare e rafforzare le nostre attività, ampliandone il respiro e aumentando nel contempo gli introiti, ma abbiamo bisogno di risorse per chiudere una parte dei nostri debiti (principalmente con Banca Etica, perché come sempre, abbiamo salvaguardato tutti i lavoratori e i nostri fornitori prima di noi stessi)…
Le idee per ripartire non mancano:
- la creazione di canale video su cui pubblicare tutti i progetti e tutte le produzioni di Tavola Tonda: dai laboratori di danza ai tutorial di liuteria, dai concerti e spettacoli in diretta, a cominciare da quelli di Sponde Sonore, e altre chicche che vogliamo realizzare ad hoc;
- un progetto di turismo esperienziale legato alle tradizioni etnografiche, coreutiche e musicali in Sicilia, che già esiste in nuce con le residenze Choròs che si svolgono sia in sede che in siti in giro per l’isola e che vedono la presenza di decine di persone provenienti sia da tutta Italia che dall’estero;
- il completamento dell'Atlante sul tamburo a cornice per il caricamento di nuove schede (circa 500 sono già online, ma è solo un decimo del materiale del nostro archivio che vogliamo mettere a disposizione) e della sua traduzione in inglese e francese;
- la creazione di una etichetta discografica e una struttura di management che chiuda il cerchio formazione-produzione-circuitazione in ambito musicale;
- Il rafforzamento e la ristrutturazione della Scuola di Musica che in questi anni è stata la più colpita dalla diaspora di musicistə che allievə.
In pratica quello che vi stiamo chiedendo, e di cui abbiamo bisogno, è un po’ di serenità e di tempo per riorganizzare le nostre attività, grazie al vostro sostegno economico…
Per aiutarci potete:
- fare un bonifico sul nostro conto su Banca Etica: IT62U0501804600000011455680
- sostenere la nostra campagna su Produzioni dal Basso: https://sostieni.link/38843
Un abbraccio
Anna, Barbara, Delia, Marco
PS: la TTv è già online, in forma scarna con materiale d’archivio e con le dirette dei concerti di Sponde Sonore, sul nostro sito www.tavolatonda.org. Potete già registrarvi gratuitamente per una settimana.
Anche il primo step dell’Atlante - il FRAME DRUM ATLAS - è online all'indirizzo:
https://www.mediterraneanmusicatlas.it
Come vi abbiamo detto, non stiamo con le mani in mano…
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