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L’Associazione Culturale Quartiere S.Concordio è una libera associazione che si ispira ai valori di libertà e democrazia lasciataci dalla Resistenza antifascista. Non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale promuovendo attività culturali, artistiche, sociali e attività di promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici. Questo a partire dalla riqualificazione di beni pubblici inutilizzati: parte dello stabile dove aveva sede l’ex circoscrizione di S.Concordio, nei locali comunali in Via Urbiciani 362.
In questa sede gestiamo una biblioteca / sala studio che in maniera totalmente autogestita e volontaria (turni, pulizie, spese per materiali etc.), riesce a stare aperta almeno 5 giorni su 7, sia mattina che pomeriggio. Un punto di riferimento del quartiere che coinvolge principalmente, ma non solo, decine di studenti che la frequentano, e dei quali molti partecipano attivamente alla sua gestione.
Siamo una associazione totalmente autofinanziata, che gestisce i suddetti locali tramite convenzione stipulata col Comune in comodato d’uso gratuito, ma che paga annualmente al Comune una cifra forfettaria che copre le utenze e la rete ADSL di poco più di €2.800.
Tale cifra in tutti gli anni passati è stata regolarmente versata, finanziandoci principalmente con lo svolgimento di corsi di lingue (inglese e spagnolo, tutti con insegnante madrelingua e a prezzi popolari) o con iniziative conviviali di autofinanziamento.
Ma ora, come tutti, stiamo vivendo l’era COVID. Tutte le nostre attività e iniziative sono forzatamente cessate. Attualmente la sala studio e la biblioteca sono aperte, rispettando tutte le normative di sanificazione, distanziamento etc. Tuttavia da circa un anno praticamente tutte le altre attività non possono essere svolte, specialmente i corsi di lingue e le varie iniziative di autofinanziamento.
Attualmente dobbiamo ancora pagare al Comune le utenze del 2020, (€2.800) e a breve dovremo pagare quelle del 2021 (altre €2.800). Ma per la situazione COVID sopra descritta ci troviamo in gravi difficoltà finanziare.
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