Una campagna di
luigi de bellisContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
SOGNANDO IL PARADISO (ENGLISH VERSION)
Un saluto a tutti quelli che vsitano questa pagina. Mi chiamo Luigi De Bellis, autore di SOGNANDO IL PARADISO. Una storia di formazione a tinte dark e fantasy se vogliamo. La ricerca dei fondi è dovuta all'idea di tradurre l'opera in altre lingue, in primis inglese e giapponese. L'intenzione e quella di provare la pubblicazione sia in Italia ma anche altrove, sia in formato digitale che cartaceo. Il vostro sostegno aiuterà lo sviluppo di questo progetto in tutte le tappe a venire, sarà mia accorratezza informarvi tramite email degli eventuali progressi.
Sperando di fare cosa gradita qui di seguito la trama e degli estratti del libro.
TRAMA
Jhos è un giovane studente, un adolescente invisibile, anonimo, che percorre le sue giornate una alla volta, facendosi largo tra la folla e rimanendo in silenzio in ogni tipo di situazione, sia che venga preso di mira da un branco di bulli, sia dal menefreghismo della sua famiglia. Questo fino a quando non gli appare in sogno Ashley, la ragazza più popolare della scuola, che ha da sempre incarnato quello che lui più odia, ogni genere di superficialità e ipocrisia.
Nei luoghi oscuri della sua mente lo invita a seguirla.
Non sa cosa voglia dire, non sa come mandarla via, e senza volere incomincia perfino a cercarla, a seguire gli indizi che lei imperterrita lascia dietro di sé, direttamente nella sua mente.
Qualcuno gli da la caccia, ma lei continua comunque ad invitarlo, a dirgli di andarsene, solo per fargli ricordare qualcosa che ha dimenticato, perduto, che è lì, sempre più sfocato e assurdo. questo spiegherebbe tutto, potrebbe offrirgli il senso tanto atteso della sua vita, o semplicemente condurlo alla follia.
ESTRATTI DEL LIBRO
Non riuscivo a capacitarmene, ma mi bastava rammentare il suo nome per sentire un lieve batticuore, per essere toccato nuovamente dal tepore del suo corpo, che forse mi aveva lasciato addosso di proposito, come traccia di una sua proprietà, di una sua maledizione.
Provavo a fare breccia dentro di lei, sulla sua insana consapevolezza, su quel minuscolo bagliore che appariva e scompariva come un faro nella tempesta.
<< Tu lo hai visto >>.
Di colpo si avventò su di me e mi baciò sulle labbra, prendendomi completamente alla sprovvista, anche se avrei dovuto aspettarmelo, visto il modo bizzarro con cui aveva incominciato a fissarmi la bocca.
Cercai di riportarla indietro dai meandri della propria mente, tra le voci dei Diavoli in attesa di questo momento, che le dicevano di stare immobile, di non oltrepassare il confine delle tenebre.
Sentivo il viso avvampare, l’elettricità statica passare dalla sua pelle alla mia, come un virus lascivo che non potevi fare altro che desiderare, pretendere per quanto sapevi essere mortale.
<< Va bene così >>. Mi prese il viso formando una coppa con le mani, solo per costringermi a guardarla dritta in faccia, neanche fossi stato un bambino che aveva appena incominciato a tenerle il broncio.
<< Va bene così >>.
La sua voce si perdeva in un sussurro vuoto, in una cantilena imperscrutabile per chiunque altro poteva essere lì in ascolto.
<< Io lo sento >>. Si guardò intorno senza voltarsi, solo con le pupille, con gli occhi ancora una volta spiritati. << Io lo sento >>.
Ripeteva tutto due volte, in due note diverse, una estremamente forte e una infinitamente debole.
Le sue dita sembravano cercare di scalfirmi il viso, le sentivo muoversi febbricitanti sulle mie guance, così tanto da chiudermi un poco il naso e aprirmi leggermente le labbra.
<< Il tempo sta per finire >>. Scivolò sulla mia gola, per percepire al tatto le pulsazioni delle mie vene, per domare ancora una volta il bisogno impellente di strangolarmi, di sentirmi vivo, parte di lei.
<< Il tempo sta per finire >>.
La quiete prendeva forme diverse, illusioni e concetti da scoprire, da tenere segreti.
<< E ora di andare >>.
Commenti (0)