Una campagna di
Echivisivi produzione cinematografica SrlContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
tipologia: lungometraggio, 90'
genere: drammatico, storico, azione
lingua: italiano, dialetti italiani, francese
luogo delle riprese: Valle d'Aosta, Emilia-Romagna, Toscana
Una produzione di ECHIVISIVI e SOLARIA FILM
con il contributo di Vallee D'Aoste Film Commission, Emilia-Romagna Film Commission e Toscana Film Commission
Queste domande appaiono oggi come fondamentali e necessarie per ristabilire un contatto con una realtà storica spesso messa in discussione e per raccontare, stavolta da una prospettiva inconsueta, la tragedia della guerra attraverso la quale il nostro paese è stato liberato. Non un processo storico congelato sui libri, ma una storia da rivivere sulla carne di un ragazzo che decide di resistere e non arrendersi pur di potersi immaginare un domani in un paese diverso.
Un film potente, crudo, necessario e coinvolgente. Un'opera che non si ferma alla memoria, ma che parla del nostro presente.
Nel 2025 si celebrano gli 80 anni dalla Liberazione d’Italia dal nazi-fascismo. Ricorrenza presente in modo similare in tanti altri paesi europei. Una pagina di storia fondamentale che ha creato basi indispensabili per restituire credibilità al popoli italiano e scrivere una delle costituzioni più apprezzate al mondo. Il progetto da questa certezza, umana e popolare ancor prima che storica. E lo fa attraverso una storia che si concentra sul periodo più buio e difficile dei mesi nei quali sembrava che il movimento partigiano non avesse più futuro e che la guerra sarebbe potuta continuare ancora per anni: l’inverno del 1944.
Inverno 1944. La stagione più buia della guerra in Italia. Il paese è spaccato in due, da una parte gli Alleati che sono risaliti a ridosso delle grandi pianure e dall’altra i nazisti che si sono riposizionati dietro la linea Gotica grazie al supporto dei fascisti. Ovunque infuria la battaglia. Nel mezzo la popolazione stravolta dalla guerra, dal freddo, dalla fame, dai rastrellamenti che si susseguono feroci.
Sulle Alpi, a ridosso delle vie di fuga verso la Svizzera, un giovane partigiano di vent’anni, nome di battaglia Gio, sopravvive ad una violenta imboscata che spazza via l’intera brigata. Con lui anche una giovane partigiana: ma dopo pochi giorni d’agonia la ragazza muore lasciandolo solo. La consegna del comando di pianura è chiara: presidiare il rifugio e fare di tutto per sopravvivere in attesa della risalita alleata e della ripresa dei combattimenti a primavera.
Nella difficile attesa che si srotola davanti ai suoi occhi appaiono come fantasmi i brandelli di un’umanità in lotta per la sopravvivenza: l’internato fuggito dai campi di concentramento nazisti, la madre in attesa del ritorno del figlio dalla guerra, l’anziano contadino rimasto a fare da collegamento con i paesi a valle. Nelle poche relazioni che si affacciano dall’abisso Gio attraversa la tragedia della guerra con un unico scopo: superare l’inverno quando lo scioglimento della neve permetterà la ripresa della guerra e forse anche la possibilità di un destino migliore.
Raccontare questa storia è un atto d'amore. Samuele Rossi, Regista, sceneggiatore e produttore italiano. La sua carriera spazia tra cinema di finzione e cinema documentario. Tra i suoi lavori: Glassboy(ECFA Award 2021, venduto in oltre 40 paesi in tutto il mondo), La memoria degli ultimi(Miglior Documentario Internazionale al Marfici 2014), Indro. Lʼuomo che scriveva sull'acqua (finalista Nastri dʼArgento 2017), Margherita. La Voce delle stelle (Evento Speciale Festival Internazionale dei Popoli 2022) e Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer (Cinquina Nastri dʼArgento | Cinema del Reale 2025, Candidato David di Donatello 2025, terna finale al Globo d'Oro 2025 e Premio Internazionale Cinearti | La Chioma di Berenice 2025 come miglior film documentario).
È fondatore e CEO di Echivisivi, un progetto culturale dove la passione per il cinema è al centro di ogni processo produttivo. Dal 2018 al 2023 ha fatto parte del Consiglio Direttivo del Festival Internazionale dei Popoli. Dal 2017 al 2021 è stato parte del Consiglio Direttivo di CNA Cinema e Audiovisivo Toscana. Dal 2025 è Presidente di CNA Cinema e Audiovisivo Firenze. Dal 2015 si occupa di formazione nelle scuole attraverso laboratori rivolti a tutte le età (dall'infanzia alla secondaria di II grado) con lʼintento di contribuire ad una nuova consapevolezza dell'immagine. È stato docente di Accademia Cinema Toscana dal 2018 al 2025. Attualmente lo è di Bottega Finzioni dal 2021 e della Scuola Nazionale di Cinema Indipendente dal 2024.
Un grido silenzioso in mezzo al caos della guerra. Una schiena dritta tra le macerie di un mondo che crolla. Ecco come il regista visualizza Se venisse anche l’inferno e al motivo per cui ha deciso di realizzarlo in questo momento, senza mediazioni, senza attese.
Raccontare questa storia è una necessità personale, tematica, civile, professionale. Un atto d’amore verso il mio paese, la sua storia, soprattutto la sua memoria, le sue radici. Ma anche un atto dovuto verso il nostro presente, vicino e lontano, verso un tempo di crisi e di nuovo, di guerre, di drammi che si succedono senza sosta, di scontri che riducono l’umano a una macchia invisibile, quasi come il nostro protagonista perso tra le nevi, una cosa da niente nell’incessante scorrere della ferocia contemporanea e dalla narrazione mediatica priva di emozioni e riflessione. Non solo. In questa ritratto di una resistenza, di Gio come di tanti che come lui scelsero di sacrificare gli anni della propria giovinezza ad un’idea di futuro diverso echeggia inevitabilmente il senso di una resistenza necessaria anche oggi, diversa ma attuale, che evoca inevitabilmente il senso più alto di un modo di stare dentro al mondo e restare umani.
Il progetto si presenta come una novità importante nel panorama cinematografico italiano proponendosi di raccontare in modo produttivamente nuovo una storia originale che recupera un patrimonio chiave della nostra cultura nazionale, ultimamente poco frequentato dal cinema contemporaneo del nostro paese, ma ancora potentemente vivo nelle memorie delle famiglie italiane. Una storia originale, ispirata ad eventi realmente accaduti sull’arco alpino nelle varie formazioni partigiane di montagna, costruita con un linguaggio fortemente realistico in virtù della ricerca di uno sguardo inedito su un’Italia lacerata dalla guerra, dalla fame, dal freddo, dai terribili rastrellamenti nazi-fascisti, dallo scontro civile.
Produttivamente, ed è l’elemento caratterizzante l’intero pensiero all’origine del progetto, il film risulta costruito per essere una storia economicamente sostenibile. In un contesto come quello cinematografico attuale, fortemente in crisi e chiamato ad una totale ridefinizione dei propri paradigmi, Se venisse anche l’inferno rivela un approccio produttivo snello, leggero, in completo dialogo con le istanze creative del film: ogni scelta artistica è nata per confermare la declinazione produttiva sostenibile del progetto ed inserirsi in modo coerente nel critico contesto audiovisivo contemporaneo.
Primo aspetto da sottolineare è il valore produttivo di Se venisse anche l’inferno, primo film di finzione prodotto da Echivisivi, scelto per rappresentare il punto di arrivo di una precisa politica produttiva ed artistica e al contempo slancio ideale verso l’apertura di una nuova linea editoriale della società, dedicata al cinema di finzione. Attraverso Se venisse anche l’inferno si intende consolidare un modello produttivo costruito negli anni e potenziarne gli sviluppi attraverso il sostegno al percorso autoriale di Samuele Rossi. Una scelta che la società ha voluto intraprendere offrendo all’autore totale fiducia, consapevole dei mezzi tecnici, linguistici ed espressivi che hanno valorizzato il suo percorso artistico negli ultimi anni, nonché l’assoluta padronanza nel trattare temi vicini alle nuove generazioni del nostro secolo.
L’obiettivo di Echivisivi è da sempre quello di rafforzare i gruppi di lavoro, cresciuti in modo sinergico e dare continuità all’affiatamento, umano e professionale, che nel tempo si è instaurato e consolidato tra i nostri collaboratori. Lo riteniamo un aspetto imprescindibile per le nostre produzioni. Questo costituisce anche un elemento di continuità che ci permette di condividere le idee progettuali fin dal principio con il gruppo creativo, a garanzia di un programma di sviluppo coerente e ben focalizzato sul potenziale artistico del film.
In virtù del presupposto produttivo di rendere il piano sostenibile si è deciso di puntare tutta l’azione su territori specifici dove potenziare l’azione produttiva e le collaborazioni pregresse, puntando alla valorizzazione delle collaborazioni locali e della loro efficacia. II territori coinvolti sono Valle d'Aosta, Emilia Romagna e Toscana. Tale approccio si rende particolarmente significativo anche a seguito di un approfondimento pregresso svolto da Samuele Rossi sui vari territori (testimoniato dai vari accordi già raggiunti) che spiegano ancora di più la scelta di rendere radicale l’impianto economico totalmente calato nelle realtà regionali così da poter immaginare circa il 60% del piano finanziario coperto dalle specifiche territorialità.
Echivisivi è una società di produzione indipendente che dal 2011 si è concentrata sullo sviluppo del cinema documentario. Guidata da Samuele Rossi e Giuseppe Cassaro, Echivisivi accompagna ogni progetto dalla scrittura alla post-produzione, con uno sguardo autoriale, modelli produttivi alternativi e un forte legame con il racconto biografico. Negli anni abbiamo realizzato opere selezionate e premiate nei principali festival italiani e internazionali, collaborando con alcuni dei soggetti cinematografici più importanti del panorama italiano MiC, Sky Documentaries, Sky Arte, Rai Cinema, Rai Documentari e numerose Film Commission. Tra i nostri titoli: La strada verso casa (2011), selezionato in oltre 30 festival internazionali, La memoria degli ultimi (2014), presentato a IDFA e al BIF&ST, Indro. L’uomo che scriveva sull’acqua (2016), finalista 2017 ai Nastri d’Argento, Biografia di un amore (2017), miglior film a Visioni Italiane DOC e ViaEmiliaDocFest, Se di tutto resta un poco (2018), Fuoco Sacro (2019), la docuserie evento sulla letteratura italiana del ‘900 in collaborazione con Sky-LaEffe, Glassboy (2020), co-produzione internazionale premiata con l’ECFA 2021 e alcuni dei maggiori premi europei del cinema per ragazzi, tra cui miglior film per le scuole al Giffoni Film Festival, L’assedio (2021), Bene! Vita di Carmelo evento speciale al Festival Dei Popoli (2022), Dino Meneghin. Storia di una leggenda (2023), Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer (2024), candidato ai 3 principali premi italiani (Nastri d'Argento, ai David di Donatello e ai Globo d'oro 2025 come miglior film documentario) e vincitore del Premio Internazionale Cinearti | La Chioma di Berenice 2025 come miglior film documentario. Del 2024 anche il cortometraggio di animazione Ziki, sostenuto da SIAE e in collaborazione con Amnesty International Italia, candidato a IMAGINARIA Animated Film Festival - Oscar qualifying.
Recentemente è stata avviata una linea editoriale totalmente focalizzata sull'accompagnamento di giovani autori. In parallelo Echivisivi sta producendo il suo primo film di finzione Se venisse anche l’inferno. Da anni Echivisivi, a fianco della sua attività di produzione audiovisiva, si occupa di formazione nelle scuole con laboratori per tutte le età (dall’Infanzia alla secondaria di II grado), nell’ambito del programma CIPS – Cinema e Immagini per la Scuola (MIM e MiC) e SIAE-Per chi crea.
GRAZIE!
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
Rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.
Commenti (0)