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#ScriptaManent - Una libreria nel cuore di Bonagia

Una campagna di
Edoardo Martino

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Campagna terminata
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  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Libri & editoria

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Il Progetto

Per Tomasi di Lampedusa era una tappa obbligata della passeggiata mattutina che partiva e si chiudeva in due templi dei buongustai dell’epoca: il bar Caflisch e la pasticceria del Massimo. Per Leonardo Sciascia era la sede di dibattiti appassionati, per Bruno Caruso la prima galleria d’arte, per Dacia Maraini lo scrigno delle meraviglie dove fermarsi rapita all’uscita da scuola. Sono passati già tre anni dalla drammatica chiusura della saracinesca della libreria Flaccovio, dal 1938 il luogo della cultura a Palermo. Sacrificate alla crisi dei negozi in città, assediate dai megastore, piegate dalla contrazione del mercato e dalla concorrenza del commercio elettronico, le librerie del Palermitano stanno diventando rare ed introvabili oasi nel deserto. Eppure quella del libraio è una professione antichissima, che da migliaia di anni incarna il valore della diffusione del sapere, prezioso strumento di emancipazione, autodeterminazione e libertà che altrimenti rimarrebbe precluso alle masse popolari per rimanere egoistico appannaggio di ristrette cerchie d'establishment. Cosa significa, oggi, aprire una libreria in periferia? Significa dare ossigeno alla fantasia. Significa regalare uno spazio culturale a realtà che troppo spesso la politica tende ad abbandonare al proprio destino. Significa edificare un porto sicuro, vicino ed accessibile per la fantasia di un bambino, per la curiosità di un ragazzo, per la passione di un uomo che non voglia rinunciare al piacere di leggere. A questo straordinario porto vorrei approdasse il mio quartiere, ad oggi così insopportabilmente lontano da un simile traguardo (pensate che a Bonagia non c'è neanche una libreria in attività). Se vorrete, col vostro aiuto riusciremo a trovare la via per realizzare questo piccolo grande progetto indipendente.

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