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Ciao sono Valentina e vi chiedo un aiuto per sostenere me e la mia famiglia. Nel 2022 ho dovuto chiudere l'attività che avevo aperto con mio padre a causa dei debiti e delle spese che non riuscivamo più a sostenere. Mio padre è un ex pescatore con 40 anni di esperienza e passione per il mare.
Con lui, dopo la morte improvvisa di mia madre quando avevo solo 25 anni, ho aperto una pescheria che ci permettesse di restare e lavorare insieme. Le cose non sono andate bene: entrambi eravamo in depressione senza che nessuno se ne accorgesse anche perchè eravamo soli. Io ho sviluppato un disturbo borderline e sono ricaduta nei disturbi alimentari, lui ha speso soldi dell'azienda, e quindi miei, senza ragione logica e allo scuro da me.
Quando l'ho scoperto, il dolore è stato abnorme. Sono sprofondata in una depressione profonda e ho pensato al suicidio. Ero sola e ferita. Ma ho pensato a mia madre che non aveva potuto vivere, ho pensato al mio cane che viveva per me, e ho resistito, ho anche perdonato, ma purtroppo il danno era fatto.
Ora ho 34 anni, una malattia autoimmune e il desiderio di avere un figlio che forse non potrò avere perchè, le spese per ripagare i debiti della ex ditta sono tante e non sapremmo come fare a sostenere tutto. Il mio desiderio non è quello di avere un aiuto per ripagare i debiti ma un sostegno per rimetterci in gioco, soprattutto mio padre che soffre molto per il senso di colpa nei miei confronti.
Vorremmo prendere un camion del pesce, offrire alle persone cibo buono, sano, di qualità, grazie anche alla nostra esperienza sul campo, poter lavorare insieme e stare vicini e non meno importante ripagare i debiti e avere la possibilità di diventare io mamma, e lui nonno. Nonostante tutto è mio padre, lo amo e ha capito i suoi errori. Chi sono io per giudicarlo e non dargli un'opportunità di rimediare?
Siamo una famiglia umile che in tanti anni si è sempre data da fare ma che ha dovuto affrontare tante disgrazie, capitate ma anche “volute”: problemi economici in cui abbiamo perso tutti a causa di persone cattive e senza scrupoli, la malattia di mia madre, disturbi alimentari, la mia malattia, tanta sofferenza e solitudine. Abbiamo sicuramente commesso degli errori, di valutazione, nell'ascoltare i consigli sbagliati e anche di incoscienza, forse abbiamo sperato troppo ma anche oggi crediamo di avere e meritare ancora una possibilità, ma sappiamo che da soli non possiamo riuscirci.
Il mio desiderio di bambina, quello di diventare psicologa per aiutare gli altri non ho potuto realizzarlo: dovevo aiutare mia madre in casa con la sua malattia, dovevo aiutare economicamente e sono cresciuta fin troppo in fretta, facendomi anche del male a causa dell'enorme dolore che provavo. Ancora oggi il mio desiderio più grande è una famiglia felice: non intaccare il mio compagno, redimere mio padre dalla sua sofferenza e avere un figlio a cui dare tutto l'amore che solo chi ha sofferto tanto, forse, può dare.
Forse sono una come tante, non lo so, forse chiedo troppo, forse non lo merito. Chiedo solo un'opportunità per andare avanti con la vita che non ho mai vissuto.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
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