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Nel 2018 Extinction Rebellion ha iniziato, a fianco ad altri movimenti in tutto il mondo, unalotta per difendere il clima, il pianeta e tutti i viventi che lo popolano. Chiedendo che venisse dichiarata l'emergenza climatica, azzerate le emissioni e consultata la popolazione sulle misure da prendere.
Dopo sei anni quella battaglia è ancora più necessaria e urgente. E sempre più contrastata.
Più necessaria. Perché il pianeta continua a scaldarsi a causa dell'inquinamento da combustibili fossili e l'immensa bellezza e varietà delle specie che abitano il pianeta è sempre più minacciata.
Più urgente. Perché la crisi ecoclimatica sta avvenendo sotto i nostri occhi e sta distruggendo vite, case, campi. Come è successo a Blatten, un paese svizzero che, il 5 giugno, è stato sepolto, quando il ghiacciaio Birch è crollato, trascinando a valle una massa immensa di fango.
Una lotta combattuta con rabbia e amore in tante città d'Italia. A Bologna, calandosi con l'imbrago dai merli di Palazzo d'Accursio per contestare il G7; a Brescia, incatenandosi davanti all'ingresso della Leonardo S.p.A le cui armi vengano utilizzate, tra le altre cose, nello sterminio dei gazawi; a Roma, scaricando letame davanti al Viminale o lanciando polvere di ogni colore davanti al Ministero di Giustizia, contro il buio della svolta autoritaria in atto in Italia e per chiedere reale sicurezza.
Una lotta combattuta con striscioni, colori, musica. In maniera pacifica e nonviolenta.Ma una lotta sempre più contrastata dal Governo e dalle Questure. Nell'ultimo anno alle persone scese in piazza con Extinction Rebellion sono state notificate centinaia di denunce pretestuose e di espulsioni dalle città di Bologna, Brescia, Milano, Roma. Azioni intimidatorie, per spaventare, per dissuadere dal continuare a protestare. Intimidazioni che spesso travalicano in abusi: trattenimenti in Questura di ore, senza alcuna ragione legittima; perquisizioni invasive e umilianti; sequestro ingiustificato degli oggetti personali.
Intimidazioni e abusi ai quali Extinction Rebellion ha ogni volta reagito con determinazione. Denunciando le Questure dove questi abusi sono stati commessi. E continuando a scendere in piazza. Nonostante la fatica e la rabbia. Nonostante il tempo perso e i tanti soldi spesi in ricorsi e in avvocati.
Una lotta urgente, necessaria, contrastata. Una lotta difficile, in un mondo che si sta muovendo in direzione contraria. Ma una lotta che è necessario e urgente continuare. Come ci dicono le tante persone che si uniscono al movimento. O le denunce pretestuose sempre archiviate dalla magistratura e i fogli di via spesso annullati dai tribunali amministrativi.
Una lotta che ha bisogno di supporto: per poter sostenere le spese legali sempre più pressanti. Per poter realizzare azioni sempre più colorate, coinvolgenti, pungenti. Per pretendere che chi governa l'Italia fermi questa devastazione.
Per continuare a credere che la crisi ecoclimatica si può fermare, che costruire un mondo diverso è possibile, ogni donazione, anche piccola è preziosa.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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