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PULIZIE DI PRIMAVERA.
Soggetto per un film thriller.
Cast: 4 attori protagonisti, 1 attrice protagonista, una decina di comparse in divisa per gli interni e piu decine di comparse in borghese per le scene in esterni.
Esterni: location urbane
Interni: uffici, stanze hi-tech con schermi e computer, bar, supermercato.
Trama:
Tre bombe scoppiano davanti ad altrettanti palazzi di giustizia in tre qualsiasi città italiane, contemporaneamente e spaccando il secondo. Le città sono molto lontane tra loro e si teme una nuova banda terroristica. I giornali inventano ipotesi su ipotesi ma arriva una richiesta via mail alle agenzie di stampa: sottostare ad ogni richiesta altrimenti tutto il paese salterà, e una linea di comunicazione diretta con le autorità per le richieste. A Roma viene subito allestita una stanza, nei locali del SISMI, piena di computer dove il misterioso terrorista, tramite una speciale chat diretta in tempo reale, puo comunicare con le autorità. Il terrorista in realtà vive nascosto in qualche grande ambiente, forse sotterreneo, anche lui pieno di computer. Lo si vede condure la sua vita qutidiana, uscire insospettabile a fare la spesa al supermercato, colazione al bbar, ad ascoltare anche le conversazioni degli altri clienti, ma anche lo vediamo farsi la doccia, prepararsi il cibo, vivere insomma quasi come un recluso di lusso. Dai suoi monitor capiamo che ci sono centinaia di bombe sparse in tutto la nazione, pronte a esplodere a comando se le richieste non verranno esaudite. Il terrorista è molto tranquillo e sicuro di sè. Il team del SISMi è guidato da un capitano dei CC che è la controparte buona del protagonista (il co-protagonista). Piano piano però la verità vien fuori, grazie anche a un'abile anche se scorretta violazione di sicurezza da parte di una giornalista nello staff del SISMI, e anche l'opinione pubblica viene a conoscenza dei fatti e, nonostante si sia tutti in pericolo, gran parte dell opinione pubblica comincia a parteggiare per lui. D'altronde le richieste del misterioso terrorista sono solo dei cambiamenti che chiede alla nazuione, alle leggi, alle norme, fatti per far vivere meglio tutti. La storia finisce che il terrorista, dopo aver vinto e aver mosso le masse popolari fino nelle piazze (chi arrabbiato perchè le forze dell'ordine non riescono a fermarlo, chi arrabbiato perchè con le sue stesse idee) stacca tutti i suoi computer, spegne tutti i suoi schermi, si veste per uscire dal suo nascondiglio e lo vediamo imboccare una porta che da su una luce (una forte luce che non lascia distinguere nulla all'esterno) che lascia capire che, sebben fuori sia giorno e ci sia il sole, non si capisce DOVE sia (forse addirittura all'estero....). I poliziotti del team rimangono a bocca asciutta e il co-protagonista poliziotto (dopo aver fatto arrestare la giornalista con cui aveva avuta una storia) accendendosi una sigaretta, va in piazza e, sedendosi in un tavolino all'aperto, guarda i primi moti di piazza che si gonfiano. Quando per radio gli chiedono se devono intervenire i reparti antisommossa, lui risponde che di no, che non ce n'è bisogno affatto. Musica che sale, camera dall'alto che sale, dissolvenza in nero e titoli.
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