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All'occupazione piemontese quella che può essere definita senza smentita, una vera e propria colonizzazione, l'esercito Napoletano oppose una resistenza estrema. Nonostante tradimenti e defezioni il soldato Napoletano dimostrò, davanti alle privazioni e alle sofferenze, un'incrollabile fedeltà alla nazione e alla sua indipendenza plurisecolare e per essa combatte'. Al soldato Napoletano, quando gli era chiesto di subentrare nell'esercito sabaudo rispondeva:"Un Dio e un Re", "Noi siamo i soldati del Re di Napoli e non vogliamo avere altre assise che quelle del nostro Sovrano", (dalla gazzetta di Gaeta 421, del 9/12/1860). Non era tenuto ad un nuovo giuramento, essendo legato al giuramento di fedeltà a Francesco II. All'estrema difesa del Regno delle due sicilie, furono presenti il 75% delle truppe di linea e l'80% dell'ufficialità. Dopo la caduta degli ultimi baluardi del Regno, la fortezza di Gaeta, di Messina e di Civitella del Tronto, l'esercito napoletano è caduto nell'oblio; da allora i vincitori ci hanno tramandato il ricordo di un esercito vile, traditore, vigliacco e pronto alla fuga, giudicato in modo parziale, denigratorio, in poche parole come "l'esercito di Franceschiello". È necessario oggi ridare una valutazione giusta ed obiettiva, per riconsegnare l'onore perduto ai tanti soldati Napoletani, che si batterono fino alla fine, alcuni di loro continuarono la lotta da legittimisti nel brigantaggio postunitario. La passione in questi anni mi ha portato a leggere decine e decine di libri, a recarmi personalmente negli archivi, a contattarli ed a fare centinaia di fotocopie con i nomi di migliaia di giovani estratti a sorte dal bussolo per far parte dell'esercito. Riportiamo alla luce i loro nomi ancora oggi stipati negli archivi di stato a prendere polvere ed a rimanere nell'oblio. Quest'opera nasce con l'intento, di dare inizio alla raccolta dei nomi dei tanti soldati Napoletani che fecero parte di questo glorioso esercito. Con questo lavoro si vuole dare la dovuta riconoscenza ai soldati, uomini che con il loro operato, hanno dato un senso al sentimento eroico del coraggio e dell'amore di patria. VIVA O' REE'
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