Una campagna di YO YO MUNDI
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Care e cari!
Questo è il secondo crowdfunding della nostra storia e cade in un anno sensazionale per Yo Yo Mundi: quello del nostro trentasettesimo anniversario e di altri momenti memorabili per la nostra carriera (li scoprirete poco a poco, ma vi anticipiamo questo: stiamo lavorando la rimusicazione del film muto Ottobre capolavoro di S. M. Ėjzenštejn).

Yo Yo Mundi
Per incuriosirvi un po' di più ve lo presentiamo, come abbiamo scritto sopra: e ora qualcosa di completamente diverso!
Perché questo album sarà qualcosa di assai differente rispetto alla nostra produzione artistica precedente.
Abbiamo scelto di scrivere nuove canzoni con metodi creativi inediti per noi, di dare molto più spazio alla parte musicale, senza minimamente limitare i testi, ma provando a renderli più poetici e meno narrativi, ecco, per capirci, ci saranno più immagini e meno storie (ma, tranquilli, molte storie albergheranno nel sottotesto di ogni brano).
Tornano ad intrecciarsi le chitarre e forse le atmosfere vi sembreranno più rock del solito, ma non ruvide, anzi per qualche straordinario scherzo del caso queste canzoni sono tra le più melodiche che abbiamo mai scritto.

Yo Yo Mundi live
Curiosità! Tutti i titoli delle nuove canzoni saranno composti da una sola parola, anche questa una piccola novità e una regola di questo gioco che ci siamo proposti di giocare per realizzare questa nostra nuova opera.
E allora ecco alcuni titoli, tanto per incuriosirvi ulteriormente: “Lei”, “Amarena”, “Amorekiller”, “Schiele”,“Opplà”, “Alan”, “Kafka” e altre ancora per ora senza titolo (arriveremo probabilmente a 11 canzoni totali!).

Come avrete sicuramente notato il percorso di musica sghemba procede nonostante tempi cosi difficili (ovviamente non solo per il nostro mestiere).
Noi Yoyo crediamo nelle persone, nei sogni, nella joie de vivre, nella famiglia delle cose e, più di sempre, nella forza rivoluzionaria delle canzoni, sia quelle che muovono il pensiero, sia quelle nate solo per donarci una carezza.
Siamo da sempre convinti che la musica debba viaggiare libera, anche se la tendenza è imprigionarla negli stereotipi e nelle ragioni del profitto e dello share (e, sempre più inesorabilmente, dello streaming argh!), ma siamo anche certi che ancora e ancora troverà sempre accoglienza e spazio nelle orecchie, quelle attaccate alla testa, quelle dipinte sul cuore.
Crediamo nell'arte, nella bellezza, nella cultura, nella creatività e nella fantasia... E dunque non amiamo e non ci fidiamo di tutto ciò che è (troppo) artificiale!
Stiamo vivendo, ahinoi, una stagione al tramonto, gli spazi che conoscevamo prima non ci sono più, non esiste una politica che protegge gli artisti (ma quando mai, mica siamo in Irlanda o in Francia e poi... da un governo così che cosa mai di buono potremmo aspettarci?) e i supporti che tanto amavamo e che ci rappresentavano materialmente stanno scomparendo, sostituiti da prodotti liquidi, quasi sempre di qualità assai ridotta che sovente ascoltiamo senza più una logica guidati dalle grinfie sconosciute di qualche algoritmo che sceglie e decide per noi, tutto questo ammantato da milioni di inesauribili spot pubblicitari.
L’intrattenimento a tutti costi sta uccidendo la creatività, sta appiattendo l’offerta. Ammorba gli spazi comuni. Sì arriverà a un punto di non ritorno. Di obnubilizzazione e di noia mortale, logica e triste conseguenza del continuo semplificare per vendere, per appiccicarti più alle orecchie e meno al cuore e al cervello.

Yo Yo Mundi e Daniela Tusa
Ecco, noi crediamo (e un po' ci speriamo!), che voi tutti stiate combattendo questa deriva e che le nuove generazioni si ribelleranno a tutto questo e che la musica e le canzoni torneranno a raccontarci del mondo e a produrre bellezza e cultura. E questo mercato asfittico si ripiegherà su se stesso autodistruggendosi.
Nascerà qualcosa di nuovo? Lo speriamo con tutto il cuore!
Intanto, eccoci qui, a promettervi che siamo pronti a fare la nostra parte, come è più di sempre.
E come può un artista restare “presente” senza trasformare la sua voce in slogan? Scrivendo e cantando canzoni d’amore.
D’amore per la vita, per l’ambiente, per la lotta, per il futuro e per la speranza.
Ecco dentro questo nostro nuovo lavoro dal titolo un po' folle abbiamo voluto che ci fosse un pezzetto di tutto questo, canzoni come semi buttati nei luoghi dove faranno un'enorme fatica a germogliare, ma diventeranno fiori e frutti.
Creiamo e suoniamo per ridare spazio e dignità alla musica, voi non smettete mai di essere curiosi di dedicare tempo all’ascolto di artisti emergenti e/o poco conosciuti, condividendo le vostre scoperte, ma anche andando ad ascoltare la musica dal vivo!
Insomma, noi Yoyo speriamo che nasca finalmente il tempo della musica biologica e naturale, che crescano attenzione e rispetto per chi la praticherà e chi gioiosamente ne fruirà, che si creino nuove forme di distribuzione e diffusione, che si metta in difficoltà il mercato dell’intrattenimento e del business così pieno di pesticidi e che si torni a sognare bellezza, cultura, originalità e non a sperare solo in nome della visibilità e della ricchezza.
Ecco… Vorremmo tanto far parte di quegli artisti che contribuiranno a realizzare la colonna sonora di un nuovo umanesimo.

Bene per ora ci fermiamo qui, ma non prima di avervi detto che nel nuovo album, come tradizione, ci saranno ospiti straordinari che ancora non vi possiamo svelare e che, evviva, di questo album uscirà anche il vinile.

E poi ci sono un sacco di belle ricompense: la t-shirt con la cover (con un bel coniglio in evidenza!) e poi ritorna anche la t-shirt di Sciopero e novità, con il logo di Sciopero ci sarà anche la shopper, o meglio la Sciopper!

E addirittura una inedita ristampa in vinile del nostro primo album: “La diserzione degli animali del circo” (per Lilium Produzioni).

E in più tutto il resto delle ricompense che qui a fianco troverete ben specificato.
Inoltre, sappiate che il nome di ognuno di voi che ci aiuterà a realizzare questo album sarà impresso all'interno dello stesso in una pagina appositamente dedicata del libretto.
Noi Yoyo vi abbiamo nel cuore, abbiamo raccolto la meraviglia della vostra attenzione e del vostro affetto per noi, in tutti questi anni, in una miriade di occasioni felici e dunque cercheremo di restituirvi questo amore e questa cura con un bel grappolo di canzoni che speriamo vi regalino, a loro volta, emozione, una goccia di bellezza e perché no, anche un po’ di sana sorpresa!
110 persone e un coniglio di Emma Mecca Aleina
Grazie di cuore, ci vedremo presto in giro, perché noi Yoyo non vediamo l’ora di restituire al tempo e al mondo queste nostre canzoni raccolte nel nostro nuovo album un po’ folle dal titolo ancora più folle… “110 persone e un coniglio”.
Vostri Yo Yo Mundi

Gruppo storico della canzone d’autore e del rock-folk italiano, gli Yo Yo Mundi sono originari del Monferrato, la terra di Luigi Tenco, delle canzoni di Paolo Conte, dei racconti di Pavese, Lajolo, Monti e Fenoglio e sono in attività da più di trentasei anni. Nel 2024, e precisamente il 4 marzo, hanno festeggiato il compleanno numero 35, prima con un grande concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma, poi con una mostra retrospettiva inaugurata ad Acqui Terme e successivamente trasferita a Finalborgo SV dove hanno tenuto un concerto nell’auditorium della sala esposizioni. A dire il vero i primi concerti, sotto la giocosa sigla, risalgono al 1988, anno in cui Paolo Enrico Archetti Maestri, Eugenio Merico e, dopo qualche mese, Andrea Cavalieri hanno iniziato questa straordinaria avventura (a loro poi si unirono Fabio Martino nel 1989-2013 e Fabrizio Barale nel 1996-2006 – ancora con loro nel progetto Sciopero)

Yo Yo Mundi ad Acqui Terme in Piazza della Bollente, 1989
Nel 2013 entra nella band la violinista Chiara Giacobbe e da lì a poco inizierà la collaborazione con l’attrice Daniela Tusa. Da 2023 la formazione è completata da Marialuisa Ferraro - chitarre, voce con lei sono entrati nell’organico due storici collaboratori: Simone Lombardo - ghironda, flauti, cornamuse, organetto e Dario Mecca Aleina - fonico live, tastiere.

Artefici instancabili di un girovagare in lungo e in largo per la penisola fatto di concerti, reading, spettacoli teatrali, sonorizzazioni - si contano ben più di duemila performances -, hanno spesso varcato gli italici confini: memorabile il tour di Sciopero in UK e Irlanda nel 2006 (fino alla replica in occasione dell’inaugurazione della Cineteca Nazionale di Tunisi), così come il tour in Malesia del 1996 o quello inglese di Chang: la giungla misteriosa nel 2008 o le date de La solitudine dell’ape in Francia del 2014. La loro musica, fin dagli esordi, era colorata, sghemba e piena di energia - gli Yo Yo Mundi fanno “musica selvatica”, disse un giorno di loro Paolo Conte -.

Gli Yoyo sono stati uno dei primi gruppi italiani a utilizzare la fisarmonica al posto della seconda chitarra nel combo rock (ma anche il basso acustico), creando così sonorità originali che via, via si sono trasformate, mantenendo la caratteristica vena folky, ma aprendosi a sempre nuove sonorità e sperimentazioni che brillano sia nei loro dischi (l’album “Munfrâ”, ad esempio, ha ottenuto grandi gratificazioni nel mondo della world music, classificandosi al secondo posto come album dell’anno nella categoria dedicata ai dischi in dialetto del Premio Tenco) e sia nei tanti progetti artistici che li vedono ideatori e protagonisti. Oltre a alle musiche per numerosi spettacoli teatrali, colonne sonore per documentari hanno realizzato sonorizzazioni e rimusicazioni di diversi film muti in collaborazione con le più importanti cineteche e i festival dedicati (ad esempio quella di “Sciopero”, film di S. M. Ėjzenštejn, è stata portata in scena circa duecento volte con numerose repliche oltre confine - davvero straordinario il tour in UK e Irlanda del 2006! -.
Hanno all’attivo una quindicina di album ai quali vanno aggiunti una decina di progetti speciali), il terzultimo, “Evidenti tracce di felicità”, è arrivato nella cinquina finale delle Targhe Tenco per la categoria Album dell’anno.

Il penultimo, uscito nel novembre 2020 si intitola “La rivoluzione del battito di ciglia” e ha segnato una svolta sia nello stile, sia nella poetica. L’ultimo, invece, uscito nel 2023 è un album tratto dallo spettacolo “Partigiani Sempre!” realizzato insieme allo scrittore Massimo Carlotto e al sassofonista Maurizio Camardi. Il prossimo è in preparazione e vedrà la luce tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, si preannuncia ancora una volta una svolta nello stile della band. Nel frattempo sono usciti “Canzoni di fuga e speranza” (doppio CD libro Nota, 2024), si tratta di una compilation tributo dedicata agli Yo Yo Mundi con ben 24 brani interpretati da artisti della scena nazionale non solo indipendente e un racconto inedito, Lande Rumorose, opera di Giorgio Olmoti (anche questo album ha ottenuto una nomination per le Targhe Tenco Album a progetto 2025, ottenendo un inaspettato terzo posto finale) e “Amorabilia” (Nota, 2024), primo album solista di Paolo Enrico Archetti Maestri (che vede la partecipazione di tutti i membri del collettivo Yoyo).
È bello dire che la loro cifra stilistica si è notevolmente evoluta anche grazie a meravigliose collaborazioni con artisti quali: Ivano Fossati, Lella Costa, Giorgio Gaber, Franco Branciaroli, Wu Ming, Giuseppe Cederna, Carlo “Carlin” Petrini, Moni Ovadia, Anna Oxa, Massimo Carlotto, Maurizio Camardi, Eugenio Finardi, Steve Wickham (The Waterboys), Marco Baliani, Stefano Tassinari, Teresa De Sio, Brian Ritchie e Gordon Gano (Violent Femmes), Guy Kyser (Thin White Rope), Michael Brook, Franco Battiato, Hevia, Paolo Bonfanti, Anna Maria Stasi (CFF), Giorgio Canali, Gianni Maroccolo, Andrea Chimenti, Lastanzadigreta, Banda Osiris, Giorgio Li Calzi, Mario Arcari, Alessio Lega, Patrizia Laquidara, Trey Gunn, Gang, Gianfranco Manfredi, Lalli, Ricky Gianco, Cristina Nico, Radiodervish e Beppe Quirici.

Yo Yo Mundi insieme a Daniela Tusa
Una band da sempre sensibile alle tematiche inerenti alla difesa dell'ambiente e dei diritti umani, che ha collaborato attivamente con associazioni quali Emergency, Amnesty International, LAV - Lega Anti Vivisezione -, ENPA, Espérance ACTI, Me.Dea Centro Anti Violenza, ANPI, Greenpace, Antigone (Diritti e Garanzie Sistema Penale) Associazione Peppino Impastato (gli Yo Yo Mundi sono stati insigniti del Premio Musica e Cultura), Libera e Musica Contro le Mafie. Inoltre, ci fa piacere ricordarlo, Paolo Enrico Archetti Maestri e gli YoYo Mundi sono stati insigniti, nel 2002, del Premio Artisti per la Mente (a cura del Gruppo Azioni Innovative Territoriali del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano). Un gruppo che ha sempre desiderato muovere il pensiero con la propria musica - spesso riuscendoci! -, non limitandosi a scrivere e suonare canzoni solo per divertirsi e divertire (o vendere!), animato da una passione culturale e narrativa legata a doppio filo con la memoria, la storia, il sociale, la solidarietà, l’ambiente e l’ecologia, tutti ingredienti che sono da sempre il vero motore di questi musicanti determinati, curiosi e felici.
Ecco perché questa loro bio(grafia) è davvero bio!
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.

Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;

Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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