Una campagna di Donne Nissa Frauen APS e francesco sincich
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Lele Orti ha 14 anni e ha appena terminato, a pieni voti, il primo anno del Collège d'enseignement secondaire (CES) di Dakoro, in Niger. Dopo quattro anni, Lele potrà ottenere il brevet e andare, ad esempio, a insegnare nelle scuole primarie.

Detto così, non sembra niente di eccezionale ma Lele è figlia di allevatori nomadi di una popolazione discriminata in Niger, i Wodaabe. Lele ha una storia particolare: quando aveva circa tre anni, insieme a un ragazzino, Ja’o, era stata data in affidamento a una coppia già un po’ anziana che non aveva avuto figli. La sua famiglia di origine non aveva problemi a tenerla, ed è solo per generosità che ha dato Lele ai suoi attuali genitori, una cosa che si fa tra i Wodaabe. La coppia stravede per lei, non le fanno mancare niente, anzi, secondo qualcuno la viziano. Comunque è cresciuta bene visti i risultati raggiunti.

È cresciuta a Banganà, un accampamento permanente situato nella regione semidesertica a nord di Dakoro, ed è l’unica piccola nomade della scuola primaria di Banganà ad aver passato l’esame di ammissione al collège tra i sei candidati della scuola. Questo la rende particolarmente importante. Anche perché potrebbe diventare la prima insegnante Wodaabe nella storia della sua scuola.

Il governo del Niger denomina così le scuole che si trovano in zona pastorale e sono frequentate dai figli di allevatori nomadi, Tuareg, Peul e Arabi. La scuola di Banganà rientra in questa categoria ed è frequentata da bambine e bambini Wodaabe, una popolazione di allevatori di zebù della grande famiglia dei Peul.

Era il 2011 quando, con due piccole associazioni genovesi, riuscimmo a creare una scuola primaria a Banganà. Tre anni dopo la scuola da comunitaria, cioè finanziata da associazioni private, divenne pubblica e la sua continuità fu così assicurata. Dopo 14 anni e varie vicissitudini, la scuola è ancora là e gli allievi pure. Per una scuola così, diversa anche dalla maggior parte delle scuole dell’Africa rurale per via della particolarità degli allievi, tutti89 figli di allevatori nomadi, questo è già un successo.
A differenza di quello che in genere ci si aspetta, qui sono le ragazze a essere avvantaggiate. I ragazzi, appena possono farlo, cioè molto presto, intorno ai 13-14 anni, devono accompagnare il bestiame al pascolo lontano dall’accampamento e anche per lunghi periodi. Alle ragazze spettano compiti non meno faticosi (approvvigionamento dell’acqua, riduzione in farina del miglio,…) che però non le obbligano ad allontanarsi dall’accampamento. Per la famiglia la scuola è comunque tempo sottratto ai lavori di casa e quindi un impegno non indifferente.

Anche la gestione dei progetti di sostegno non è facile. La comunicazione è ridotta ai messaggi vocali o al telefono, visto che i genitori non sanno né leggere né scrivere. Le linee telefoniche del Niger rurale sono forse le peggiori del pianeta e la WiFi non è alla portata di tutti. Le giustificazioni di spesa, indispensabili per i cofinanziamenti pubblici, sono spesso scritte a mano su pezzetti di carta e di solito non vengono apprezzate qui da noi…
Negli ultimi anni la scuola, attraverso l’Associazione Donne Nissà, ha beneficiato di un contributo della Provincia di Bolzano ma quest’anno è previsto un ritardo e comunque le necessità della scuola, ora che una sua allieva è al collège, sono cresciute, al punto da spingerci ad attivare questo crowdfunding.
La scuola di Banganà è e resta una scuola fragile a causa del contesto geoclimatico, aggravato dalle conseguenze del riscaldamento globale, dal disinteresse del governo per l’istruzione pubblica, soprattutto nei confronti di popolazioni nomadi, e dai conflitti in atto in quella parte del Sahel. Senza contare le conseguenze economiche del colpo di stato del luglio 2023 che hanno provocato un relativo isolamento del Paese e un aumento generalizzato dei prezzi di generi essenziali.
Il successo di Lele ci impone di accompagnarla nel suo percorso scolastico fino alla sua conclusione e dopo i primi mesi di scuola abbiamo scoperto che una ragazzina al collège, anche in Niger, costa… La scuola è pubblica e quindi gratuita ma poterci andare non basta. Occorre pensare al mantenimento di Lele nella cittadina di Dakoro, a tre ore di pista dalla sua famiglia a Banganà, ma anche a garantire la merenda quotidiana, lo zainetto, l’abbigliamento, come qui da noi. Recentemente è arrivata anche la richiesta di un telefonino… Non siamo ancora convinti della sua necessità, ma forse perché consideriamo i bisogni di una quattordicenne in Niger diversi da quelli di una ragazzina qui, nel mondo occidentale. Ci penseremo. Comunque non l’abbiamo messo nel budget del progetto. Forse sarà un regalo. D’altra parte è già la prima della classe e potrebbe meritarlo.
Per questo progetto abbiamo calcolato un budget di 2.388 € ed è questo l’obiettivo minimo da raggiungere con questo crowdfunding. Tutto quello che riusciremo a raccogliere in più sarà devoluto alla cantine scolaire, una voce che in questo contesto non è mai abbastanza coperta.

LE VOCI DEL BUDGET

Responsabile del progetto è l'Associazione Donne Nissà Frauen APS di Bolzano. L'Associazione Donne Nissà (http://www.donnenissa.it/cooperazione-allo-sviluppo/ ) sostiene la scuola già dal 2020 attraverso i contributi che riceve dalla Provincia Autonoma di Bolzano e con proprie iniziative pubbliche, e si farà carico di raccogliere le donazioni e realizzare le voci del progetto.

Sono Francesco Sincich, antropologo per Medici Senza Frontiere (MSF) dal 2003 con numerose missioni di terreno in diversi paesi africani. Proprio durante una di queste missioni, nel 2009 in Niger, incontro per la prima volta le famiglie di allevatori nomadi wodaabe che poi continuerò a frequentare negli anni (o a seguire a distanza, quando non sarà più possibile fare altrimenti), fino ad oggi. Ho anche avuto il privilegio di contribuire all’istituzione della scuola di Banganà nel 2011. In passato ho già attivato, con partner diversi, sempre su questa piattaforma, cinque crowdfunding destinati a questa scuola, tutti coronati da successo. Potete trovare i progetti finanziati qui: https://www.produzionidalbasso.com/projects/search?q=sincich Da qualche anno, convinto dell'efficacia delle immagini nella sensibilizzazione sui progetti di cooperazione e più in generale nella trasmissione di contenuti utili, faccio anche il filmmaker. I documentari proposti in questo progetto sono miei.

Il sito web di notizie e media Paris Global Forum https://www.parisglobalforum.org/sostiene da anni i progetti a favore della scuola di Banganà. E anche stavolta ci ha offerto spazio nel suo sito per rilanciare e pubblicizzare il progetto: https://www.parisglobalforum.org/2025/12/30/lele-va-au-college/
In gallery trovate video utili per conoscere meglio i Wodaabe e la scuola di Banganà.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.

Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.

Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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