oppure

Registrati con il tuo indirizzo email

Oppure, solo se sei una persona fisica (NO azienda/associazione), puoi scegliere anche di registrarti con i social:

Inserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.

Ricordi la tua password?

Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.

Le Terre di Gaia

Una campagna di
Monica Beltrami

Contatti

Una campagna di
Monica Beltrami

Le Terre di Gaia

Le Terre di Gaia

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale
  • Obiettivi
    5. Uguaglianza di genere
    10. Ridurre le disuguaglianze
    16. Pace, giustizia e istituzioni forti

Una campagna di 
Monica Beltrami

Contatti

Il Progetto

Progetto “Le terre di Gaia”

Associazione L’Essenza di Gaia A.P.S.

Obbiettivi primari:

  • Supporto a bambini con problematiche comportamentali e/o fisici tramite il rapporto con gli animali. Pet Therapy
  • Supporto a persone anziane tramite luoghi e momenti di aggregazione.
  • Recupero animali in difficoltà o provenienti da sequestri o da maltrattamenti.
  • Divulgazione per uno stile di vita sano tramite convegni , corsi, corsi di cucina , costruzione e cura di orti sperimentali e fattoria didattica.
  • Protezione e informazioni sulla  fauna e flora selvatica della zona, tramite escursioni guidate convegni ed eventi.
  • Protezione e promozione della cultura del territorio tramite convegni  ed eventi, presentazioni libri, eventi musicali e teatrali e mostre.

PET THERAPY

L’approccio al progetto attiene ad una visione del rapporto uomo-animale, inteso come scambio reciproco in un processo di incontro-confronto tra le due parti  sotto il profilo emotivo, motivazionale, relazionale. L’animale è quindi coinvolto e non utilizzato e diventa un referente della relazione capace di promuovere un processo di cambiamento nella persona.

Partendo da presupposto che gli animali possono essere accarezzati toccati e infondono sicurezza e calma , non giudicano e danno da sempre amore incondizionato senza tener conto dell’apparenza, dell’età , dello stato di salute o dello stato sociale danno un aiuto sincero in un approccio uomo-animale.

I nostri amici a quattro zampe si prestano volentieri ad essere accarezzati ed il toccare, oltre ad essere il sistema primario di comunicazione (il tatto è il primo senso che si sviluppa nell’uomo), costituisce un vero e proprio bisogno fisico e psichico, che può portare ad una riduzione di ansia e di stress.

Metodologie di utilizzo dell’animale in I.A.A.

L’intervento dell’animale vuole essere mirato a favorire nel disagio, la socializzazione, ridurre il senso di noia e di abbandono, migliorare il tono dell’umore, stimolare l’attenzione, a stabilire un contatto visivo e tattile, un’interazione sia dal punto di vista comunicativo che emozionale, a favorire il rilassamento e a controllare l’ansia e l’eccitazione, ad esercitare la manualità anche per chi ha limitate capacità di movimento, a favorire la mobilitazione degli arti superiori (ad esempio accarezzando l’animale) o di quelli inferiori (attraverso la deambulazione con conduzione dell’animale la cui presenza rende gli esercizi riabilitativi più stimolanti).

Favorire la stimolazione sensoriale attiva;

- stabilire legami affettivi;

- esercitare la manualità ;

  • migliorare le abilità motorie;

- stimolare l’attenzione (processi cognitivi);

- controllare ansia ed agitazione;

- potenziare le abilità comunicative (considerando anche il non-verbale);

- incoraggiare la socializzazione;

- acquisire senso di responsabilità;

- migliorare l’autostima;

Di seguito, breve accenno delle attività che si possono proporre ai bambini  durante le sedute:

1) attività di in intervento I.A.A. (dar da mangiare e da bere, accudire, spazzolare, bagno, accarezzare): attività non eccitative, volte a mantenere calma e autocontrollo;

attività collaborative (per limitare i comportamenti ossessivi);

attività di accudimento e igiene (per sviluppare l’autocontrollo)

2) attività LUDICHE

(vari giochi interattivi con l’animale: lancio della palla giochi di riporto, gioco del bocconcino, gioco delle scatole, ecc.)

3) attività BIOGRAFICHE

grazie alla vicinanza dell’animale, stimolare al ricordo delle esperienze autobiografiche

4) attività MOTORIE GESTIONALI

passeggiata al guinzaglio, percorsi vari con l’ausilio di conetti (slalom tra i coni, passeggiata all’interno del triangolo, salto dell’ostacolo, lancio pallina, ecc.)

5) attività COGNITIVE

ricordare una sequenza (ad es. seduto, resta, vieni), giochi cognitivi che riguardano il cane ma che vengono svolti dal paziente anche  in assenza dell’animale (ad es. materiale cartaceo con foto del cane da abbinare), gioco interattivo delle scatole, ecc.

OBIETTIVI GENERALI

  • Aumentare l’autonomia personale, la stima di sé e il senso di sicurezza
  • Confrontarsi sugli aspetti fisici e caratteriali tra cani, cavalli, conigli , asini ,pecore e paziente
  • Favorire lo sviluppo di abilità cognitive
  • Promuovere l’acquisizione di nuovi concetti
  • Migliorare l’orientamento spazio-temporale
  • Perfezionare la capacità di focalizzare l’attenzione
  • Aumentare la capacità di rispettare le regole
  • Fornire modelli di comportamento
  • Incrementare la relazione con i pari
  • Aumentare le capacità di ascolto
  • Aumentare il senso di osservazione
  • Migliorare il linguaggio
  • Favorire l’attivazione  di processi di decentramento emotivo e di partecipazione affettiva
  • Sviluppare un senso empatico
  • acquisire il senso del limite delle proprie azioni
  • instaurare tra l’intervento in  I.A.A. ed i pazienti un rapporto di protezione reciproca, un legame di cura
  • favorire le interazioni di gruppo attraverso attività ludiche aventi gli animali come catalizzatore dell’attenzione e dell’interazione
  • sviluppare il senso di condivisione dell’esperienza con i compagni e di appartenenza al gruppo

AGGREGAZIONE PER AZIANI

Il progetto è rivolto agli anziani ancora autosufficienti, che possono però avere difficoltà a rimanere da soli e alle famiglie che possono affidare il proprio caro a personale qualificato, con attività ludico – ricreative e culturali. Le attività loro proposte sono realizzate insieme a animatori socio – educativi con lo scopo di risvegliare le potenzialità dell’individuo.

La società consumistica tende a sminuire il valore della persona anziana, che così sente acuirsi il senso d’inutilità della propria esistenza. A ciò si aggiungono i naturali fattori d’invecchiamento che determinano una graduale perdita della capacità di gestire la quotidianità in totale autonomia.

Il progetto nasce come integrazione ai servizi già esistenti sul territorio ma anche come risposta a una domanda che è stata rilevata da famiglie con anziani. Il più immediato è la relazione di cooperazione tra il soggetto e l’animatore socio – educativo, fondamentale per avviare il processo di stimolazione e autonomizzazione dell’anziano. L’idea, infatti, è che il soggetto a poco a poco diventi capace di organizzare lo spazio necessario per svolgere le attività, come anche di proporne e organizzare di nuove. Grazie alla riattivazione delle sue potenzialità il soggetto potrà assumere un ruolo più attivo nella comunità. Perciò, sono previsti incontri con esperti sul modello dell’Università della Terza Età, e collaborazioni con le associazioni del territorio(teatro, cinema, parchi, etc).

Con questo progetto si punta alla riduzione del senso di solitudine dell’anziano aumentando la partecipazione ad attività ricreative e di socializzazione che contribuiscono al miglioramento del benessere psico-fisico della persona.

Il progetto mira a riscoprire la bellezza dell’età senile quale fase della vita in cui si riscoprono nuove potenzialità come: la saggezza, l'introspettività e comunicazione.

Ci si propone quindi di riportare l’anziano al centro dell’attenzione del suo contesto, attraverso la sua partecipazione alla vita di comunità, alla quale egli può trasmettere un immenso patrimonio di valori, esperienze e competenze acquisite nell’arco della sua esistenza. Attraverso le azioni progettuali, che allo stato attuale risultano le sole a potere impattare in modo positivo sulla condizione di bisogno, gli anziani potranno recuperare il senso di autostima e saranno in grado di acquisire ancora altre competenze, perché adeguatamente accompagnati e supportati con valide attività per la loro integrazione sociale e per l’arricchimento dei loro scambi relazionali.

Obiettivo specifico: Potenziare le attività di socializzazione a favore di anziani per permettere la realizzazione di un adeguato livello dell’offerta di servizi di tipo sociale per gli anziani.

L’obiettivo vuole realizzare momenti di aggregazione, attraverso l’incontro e la relazione, partendo dalle potenzialità dei singoli individui rispettando la centralità della persona e favorendo le relazioni sociali. La metodologia educativa impiegata è quella dell’animazione che ha l’intento di stimolare e incentivare il protagonismo degli anziani e potenziare le occasioni di potenziamento della loro identità, personale e sociale, al fine di far sperimentare relazioni positive in modo da contribuire alla prevenzione di situazioni di isolamento e solitudine.

Si vuole offrire agli anziani un spazio alternativo a quelli che normalmente vengono eletti da loro come ritrovi informali: i bar, le piazze, gli angoli della città.

Il principio ispiratore delle attività consiste nella constatazione dell’importanza d’iniziare a pensare ad un progetto complessivo di prevenzione a lungo termine e non più a interventi frammentari e sporadici, tentando di offrire soluzioni innovative in materia di educazione e promozione culturale, di promuovere luoghi di incontro, di scambio, di confronto, di relazioni, di amicizia, di crescita destinati a prolungarsi nel tempo.

ORTO DIDATTICO

“Accanto alla biblioteca serve un giardino e un orto”Cicerone

L’orto, nella sua semplicità, non ha mai perso il suo fascino. A partire dal Medioevo dove l’hortus conclusus era legato principalmente ai monasteri e ai conventi fino al giorno d’oggi che lo possiamo trovare sia in ambito urbano che in campagna. L’orto contemporaneo non è più legato a soli fini di consumo ma ha acquisito nel tempo valori sociali, didattico-educativi, ornamentali e ambientali. I primi orti urbani nascono nel corso del XIX secolo, attraverso i Jardin Ovrieurs (giardini operai), messi a disposizione dalle amministrazioni comunali.

I Jardin Ovrieurs avevano un duplice obiettivo: coltivare l’orto come fonte di risorse economiche e alimentari, e stimolare lo sviluppo sociale e l’integrazione. Un ruolo molto importante era quello che svolgeva nei confronti dei bambini e degli anziani per riscoprire il rapporto con la terra, imparando il rispetto per il lavoro e per gli altri.

In Italia gli orti sociali nacquero durante la seconda guerra mondiale motivati dalle stesse cause. Venivano chiamati ‘orticelli di guerra’ e non erano altro che spazi condivisi che permettevano di aumentare la produzione alimentare condividendo uno spazio non utilizzato.

Il termine Agricivilismo coniato dal dr. Richard Ingersoll si intende “l’utilizzo delle attività agricole in zone urbane per migliorare la vita civica e la qualità ambientale/paesaggistica”.

Questo permette di trovare soluzioni alle problematiche socio-ambientali e alla ricucitura del tessuto urbano.

Un progetto di Agricivilismo dovrebbe essere coordinato a scale diverse per includere varie componenti: parchi agricoli, fattorie tangenti al tessuto urbano, orti per gli anziani, childrens farms, orti terapeutici, orti didattici, mercati di prodotti tipici, parchi fluviali, aree di fitodepurazione, fattorie di energia alternative, zone di conservazione naturale, sistemi di rigenerazione dell’acqua, programmi di riciclo, il compostaggio organico, la produzione e la trasformazione di biomassa, la copertura di edifici pubblici (scuole, palazzi dello sport, ospedali) e capannoni industriali con tetti verdi.

Un progetto di Agricivilismo deve inevitabilmente coinvolgere i cittadini, come veri protagonisti, in tutte le fasi di progettazione, realizzazione e soprattutto di gestione. L’invito all'azione è un mezzo potentissimo. Vanno quindi previsti momenti di ascolto e di partecipazione delle comunità locali, favorendo i processi di progettazione partecipata, ed impegni formali per la gestione dell’opera realizzata, senza però porre dei vincoli.

RECUPERO ANIMALI IN DIFFICOLTA’

DIVULGAZIONE STILE DI VITA SANO

La prevenzione e la promozione di stili di vita sani è l’arma più valida per combattere le malattie croniche. Tutti possono ridurre in modo significativo il rischio di sviluppare queste malattie semplicemente adottando abitudini salutari, in particolare evitando il fumo, avendo un’alimentazione corretta, limitando il consumo di alcol e svolgendo attività fisica regolare. Queste raccomandazioni, compatibilmente con la condizione fisica della persona, sono valide anche per chi ha superato la malattia perché riducono l’insorgenza di recidive.

La prevenzione ci consente di vivere bene e più a lungo, salva la vita impedendo l’insorgenza di una malattia o ritardandone l’evoluzione ed evita anche la sofferenza e l’utilizzo di farmaci spesso debilitanti.

Ecco quindi L’IMPORTANZA DEI CORRETTI STILI DI VITA.

Nutrizione e salute

Una nutrizione corretta costituisce un elemento fondamentale nella prevenzione di numerose condizioni patologiche. Una dieta bilanciata agisce come strategia preventiva efficace. Al tempo stesso, particolare attenzione deve essere posta a soddisfare il fabbisogno giornaliero di determinati microelementi la cui carenza può indurre o favorire lo sviluppo di patologie diverse. In caso di deficit di questi elementi, o in determinate condizioni fisiologiche, l’organismo può trarre beneficio dall’introduzione di specifici integratori alimentari, come acido folico, iodio, sali minerali, vitamine, aminoacidi e proteine, erbe e derivati, fibre.

Attività fisica

L’evidenza scientifica parla chiaro: svolgere una regolare attività fisica favorisce uno stile di vita sano, con notevoli benefici sulla salute generale della persona. Ad ogni età, una regolare attività fisica, anche moderata, contribuisce a migliorare la qualità della vita in quanto influisce positivamente sia sullo stato di salute (aiutando a prevenire e ad alleviare molte delle patologie croniche) sia sul grado di soddisfazione personale (contribuendo a sviluppare dei rapporti sociali e aiutando il benessere psichico). L’esercizio fisico, infatti, riduce la pressione arteriosa, controlla il livello di glicemia, modula positivamente il colesterolo nel sangue, aiuta a prevenire le malattie metaboliche, cardiovascolari, neoplastiche, le artrosi e riduce il tessuto adiposo in eccesso. In più, riduce i sintomi di ansia, stress, depressione e solitudine e comporta benefici evidenti per l’apparato muscolare e scheletrico.

Un problema particolarmente grave è quello dell’insorgenza dell’obesità tra bambini e adolescenti, esposti fin dall’età infantile a difficoltà respiratorie, problemi articolari, mobilità ridotta, ma anche disturbi dell’apparato digerente e di carattere psicologico. Chi è obeso in età infantile lo è spesso anche da adulto: aumenta quindi il rischio di sviluppare precocemente fattori di rischio di natura cardiovascolare (ipertensione, malattie coronariche, tendenza all’infarto) e condizioni di alterato metabolismo, come il diabete di tipo 2 o l’ipercolesterolemia.

“Siamo ciò che mangiamo” (Feurbach)

Gli studi scientifici dimostrano che la nostra salute risente inevitabilmente delle nostre scelte alimentari e del nostro stile di vita.

Attraverso le attività dell’associazione intendiamo orientare alla scelta di uno stile di alimentazione secondo natura e a conoscere le molecole di segnale del nostro organismo al fine di comprendere i segnali che il nostro corpo ci invia quando introduciamo gli alimenti.

Cosa facciamo?

✓ Incontri informativi monotematici

✓ Attività di educazione nelle scuole

✓ Laboratori di cucina

✓ Conferenze tematiche sulle varie fasi ed età della donna

EDUCAZIONE AL CONSUMO CONSAPEVOLE

“Non mangiate nessuna cosa che la vostra bisnonna non avrebbe riconosciuto come cibo.” (Michael Pollan)

Un consumatore informato sceglie con più consapevolezza i prodotti da acquistare. Questo assume ancora più importante nelle scelte alimentari per le quali è importante informarsi sulla provenienza delle materie prime, sul tipo di lavorazione, sulle proprietà nutritive, sulla filiera per avere uno stile di alimentazione sano, consapevole e rispettoso dell’ambiente. Come associazione intendiamo realizzare Gruppi Di Acquisto Solidali di cui ci occupiamo in prima persona selezionando i produttori e visitandoli personalmente per scegliere i prodotti da proporvi.

Cosa facciamo?

✓ Attivazione e gestione di GAS

✓ Visite organizzate a produttori locali

✓ Laboratori esperienziali presso aziende agricole, ristoranti, supermercati

✓ Orientamento al consumo consapevole attraverso incontri informativi

✓ Attività e laboratori con le scuole

✓ Area dedicata del sito per il GAS

✓ Creazione di una rete di acquisti che valorizzi le piccole realtà locali come i mercati regionali e i piccoli negozi o piccole imprese piuttosto che la grande distribuzione

PROTEZIONE FAUNA E FLORA SELVATICA

Macchia mediterranea: spontanea e profumatissima

A fare da contorno alle immense distese di ulivo troviamo un altro elemento fortemente presente in tutta la regione Puglia, la macchia mediterranea, bella da vedere e sempre profumatissima, con erbe aromatiche che spesso trovano ampio spazio anche nella cucina regionale. L’origano, ma anche il cappero, il finocchietto, le more, sono tutte piante spontanee  presenti in diverse aree Pugliesi.

La macchia mediterranea si accompagna ad una miriade di meravigliosi fiori spontanei che, in primavera, colorano la campagna con allegria e fantasia: orchidee, lentisco, fenicio, barlia robertiana, papaveri e molto altro

Non possiamo non citare, poi, le erbe spontanee quali il tarassaco (o dente di leone), il papavero, le asparagine selvatiche e la cicoria selvatica, protagonisti incontrastati di tante ricette buone e salutari di questa regione d’Italia.

Per concludere, citiamo poi i fichi d’india, che spesso decorano con eleganza strade e giardini, le pinete, presenza costante nei paraggi delle coste, sempre fresche e profumatissime, ed i boschi, che in alcune zone della Puglia sono parte integrante dell’ecosistema.

Siamo nel Parco Nazionale del Gargano (con la Foresta Umbra, la riserva di Falascone, i laghi di Lesina e Varano), Oltre ai parchi nazionali, la Puglia offre anche dei parchi regionali con incantevoli riserve marine, come Torre Guaceto, le Isole Tremiti e Porto Cesareo.

Per ciò che concerne gli animali selvatici, non è raro, in Puglia, imbattersi in qualche volpe, così come aver a che fare con la talpa, il tasso e l’istrice, animali molto comuni da queste parti. Molto ricca è la fauna volatile: non è raro, nella zona dei laghi di Lesina e Varano, di imbattersi nel fenicottero.Altri uccelli che vale la pena di segnalare sono l’aquila minore, il tordo, il gheppio (un piccolo falchetto), la calandra e il coloratissimo gruccione, che però passa di qui solo in primavera.

L’idea è di inserire nel progetto giornate dedicare alle scuole, dove verranno date informazioni su animali del territorio e delle loro abitudini.  L’animaletto forse più visto dai bambini/ragazzi, è il riccio , questo permette inoltre di estendere le informazioni a tutti i selvatici del nostro territorio, infatti verranno trattati diversi argomenti in modo semplice, quali:

Il rispetto da parte dell’uomo e dei futuri uomini, della natura. A volte molti errori vengono causati per negligenza e poco rispetto

Cos’è il letargo

Classificazione degli animali: selvatici, da compagnia, da lavoro etc

Predatori e Prede.

Ogni argomento riporta al nostro “amico principale”: Il Riccio

Infatti il Riccio europeo è stato protagonista di numerosi ed importanti studi scientifici, che lo hanno insignito di un ruolo   fondamentale nell’Ecosistema.

Esso infatti rappresenta un anello insostituibile della catena alimentare, di notevole importanza e particolare interesse scientifico.

Dalle ricerche sviluppate è emerso che il Riccio può definirsi un indicatore dello stato conservativo e sulla qualità del territorio, possiamo considerarlo un “ambasciatore biologico”; infatti nutrendosi prevalentemente di insetti ci rivela quali siano stati i cambiamenti e le alterazioni subite dall’ambiente naturale, determinati perlopiù da un uso costante e piuttosto massiccio di concimi chimici da parte di un’ Agricoltura intensiva a discapito di boschetti ed aree lasciate ad una condizione naturale.

Anche un processo di urbanizzazione rapido ed estensivo, la costruzione di strade trafficate ed aree industriali, cantieri edili, hanno relegato l’esistenza dei Ricci ad una vita breve, piena di insidie prospettando un triste futuro rischio d’estinzione, con le drammatiche conseguenze che potrà comportare all’interno degli Ecosistemi.

Conseguentemente a questa precaria situazione, si ritiene necessario e consigliato porre le dovute attenzioni nei confronti di questi animali, come primo passo a dimostrazione di responsabilità e rispetto per la conservazione della Natura e in modo strettamente specifico per amore dell’ambiente che ci circonda.

Nel progetto verranno toccati i seguenti temi specifici riguardanti il riccio:

– COME AIUTARE I RICCI IN NATURA (cosa fare per essergli di aiuto e cosa da evitare per non fargli del male)

– QUANDO AIUTARLI (non tutti i ricci che si vedono vanno presi)

– PRIMO SOCCORSO (cose di primaria utilità da sapere per la sopravvivenza di un animale recuperato)

– COSA MANGIA IL RICCIO ….

I temi proposti verranno diluiti nel tempo per avere la durata dell’anno scolastico, e a conclusione la realizzazione, da parte dei bambini, di un MANUALE DI PRONTO INTERVENTO da conservare come promemoria e sfruttare nel caso in cui debbano prestare soccorso.

CENTRO DI RECUPERO PER FAUNA SELVATICA

L’idea è quella di dare in gestione gratuita una parte delle Terre di Gaia ad un’associazione animalista come la LIPU, il WWF o la Lac per effettuare un

Centro di Recupero per animali selvatici (es: uccelli, ricci, tartarughe), prestare  quindi cure ad animali feriti o malati della fauna autoctona.

Il centro di recupero sarà  una struttura che non ha finalità di lucro, che si occupa della cura, del mantenimento e della riabilitazione della fauna selvatica, secondo quanto previsto dalla legge dell’11 febbraio 1992, n. 157.

Svolge attività di soccorso, custodia e, ove possibile, reintroduzione nei loro habitat naturali, nei confronti di esemplari di specie autoctone in difficoltà, presenti nel territorio stabilmente o temporaneamente.

Il Centro di recupero inoltre  promuove ed attua programmi di educazione e di sensibilizzazione, in materia di conservazione della biodiversitа, fornendo informazioni sulle specie ospitate, sullo stato di conservazione dei loro habitat naturali, sui progetti effettuati o pianificati al fine di un loro reinserimento in natura.

Sarà’ sempre aggiornato un registro degli esemplari di ogni singola specie ospitata; tale registro  sarà tenuto a disposizione dei soggetti preposti al controllo.

La cura degli animali viene attuata attraverso un programma articolato di trattamenti veterinari, preventivi e curativi

Presso il Centro operano un direttore responsabile, un naturalista e un veterinario; vi collabora altro personale, anche volontario, in grado di garantire la continuità delle prestazioni di cura e di mantenimento degli animali ospitati.

Commenti (0)

Per commentare devi fare

    Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

    Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

    5. Uguaglianza di genere

    Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.

    10. Ridurre le disuguaglianze

    Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;

    16. Pace, giustizia e istituzioni forti

    Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.