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La Porta Aperta, il giubileo della speranza

Una campagna di
EDUFACTORY APS

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La Porta Aperta, il giubileo della speranza

La Porta Aperta, il giubileo della speranza

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  • Obiettivo € 12.000,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza 87 giorni rimanenti
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Arte & cultura
  • Obiettivi
    4. Istruzione di qualità
    5. Uguaglianza di genere
    10. Ridurre le disuguaglianze

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Il Progetto

La Porta Aperta è un progetto di innovazione educativa e culturale che nasce per contrastare la povertà educativa e la marginalità sociale di bambini e adolescenti in condizione di fragilità economica, nelle aree interne e periferiche della Lombardia.

L’iniziativa si propone di aprire spazi non solo fisici ma soprattutto relazionali, in cui i giovani possano sentirsi accolti, stimolati e riconosciuti, attraverso percorsi laboratoriali, partecipativi e creativi, guidati da educatori, artisti e operatori culturali. Il progetto prende forma in contesti dove spesso mancano occasioni gratuite di aggregazione, cultura e scoperta di sé. In questi territori, la scuola non riesce da sola a farsi carico della complessità educativa, e le famiglie – per ragioni economiche, culturali o logistiche – faticano a garantire ai figli occasioni formative extra- scolastiche.
La Porta Aperta interviene proprio qui, creando un presidio educativo accessibile, continuativo e gratuito, in cui l’esperienza culturale diventa leva di empowerment personale e inclusione sociale.

L’approccio metodologico è interdisciplinare e mette al centro l’esperienza, l’espressione e la partecipazione attiva. I bambini e i ragazzi sono coinvolti in laboratori artistici (teatro, scrittura, arti visive), in percorsi di gruppo in cui potersi raccontare e ascoltare, e in azioni concrete di trasformazione del proprio territorio, attraverso piccoli progetti partecipativi ideati e realizzati da loro stessi. Ogni attività è pensata per far emergere i talenti, costruire relazioni di fiducia, rafforzare l’autoefficacia e la consapevolezza di sé.

Il titolo del progetto – La Porta Aperta – è metafora e insieme promessa: ogni bambino o ragazzo che varca quella soglia trova uno spazio che lo accoglie per ciò che è, che gli dà voce e lo rende protagonista. Una porta che si apre non solo verso un luogo, ma verso una nuova possibilità di futuro: più dignitoso, più ricco di connessioni, più creativo.

In parallelo, La Porta Aperta è anche uno strumento per riattivare la comunità: attraverso eventi pubblici, momenti di restituzione, collaborazioni con realtà locali e attivazione delle famiglie, il progetto crea una rete educativa diffusa, che si prende cura dei suoi membri più giovani e vulnerabili.

Il valore aggiunto del progetto sta nel suo radicamento nei territori, nella sua capacità di coinvolgere educatori e artisti locali, e nel suo potenziale di replicabilità in altri contesti a rischio. EduFactory, con la sua esperienza pluriennale in ambito educativo e culturale, garantisce una progettazione solida, una gestione competente e una capacità comunicativa già rodata in precedenti esperienze.

EduFactory APS è un’associazione di promozione sociale con sede a Bergamo, iscritta al RUNTS, attiva da oltre tre anni nel campo dell’educazione, cultura e inclusione sociale.
EduFactory opera con un approccio integrato e partecipativo, ponendo al centro dell’intervento educativo la valorizzazione delle persone e delle comunità locali. La sua missione è costruire spazi di relazione, espressione e cittadinanza attiva, con una particolare attenzione a minori, famiglie e soggetti fragili.

Nel corso della sua attività, l’associazione ha sviluppato e realizzato:

  • Laboratori artistici e creativi per bambini e adolescenti;• Eventi teatrali e formativi rivolti a scuole e famiglie;
  • Progetti educativi e culturali inclusivi, in collaborazione con comuni, parrocchie, fondazioni e scuole;
  • Attività di rete in contesti multiculturali, rurali e periferici.

Il progetto La Porta Aperta rappresenta una naturale evoluzione del percorso dell’associazione, ponendo al centro i valori dell’inclusione, della speranza e della partecipazione collettiva.

Il gruppo di lavoro

Il progetto si avvale di un gruppo multidisciplinare di elevato profilo, composto da professionisti riconosciuti a livello nazionale e da giovani operatori culturali attivi nel territorio lombardo.

Oreste Castagna

Attore, regista e autore, volto storico della TV per bambini (L’Albero Azzurro, Melevisione, Rai Yoyo). Esperto di teatro educativo, conduce spettacoli e laboratori con un linguaggio accessibile e poetico. Per il progetto cura la narrazione teatrale e la direzione artistica degli eventi rivolti all’infanzia.

Silvia Barbieri

Attrice, regista e drammaturga, con una lunga carriera nel teatro sociale, educativo e popolare.
Autrice per la RAI, è attiva in progetti dedicati al disagio, all’inclusione e alla marginalità.
Coordina il percorso teatrale, estetico e formativo, con una particolare attenzione all’incontro tra arte e relazioni umane.

Quintetto Orobie

Ensemble musicale di respiro internazionale, composto da cinque musicisti bergamaschi.
Offrirà un accompagnamento sonoro dal vivo agli eventi teatrali, unendo musica classica, atmosfere evocative e narrazione emozionale.

Team operativo EduFactory (under 35)

Giovani educatori, tecnici, animatori e operatori culturali locali contribuiranno attivamente alla:

  • realizzazione di laboratori e attività partecipative con bambini;
  • comunicazione digitale e campagna di crowdfunding;
  • documentazione video/fotografica e accoglienza del pubblico;
  • supporto inclusivo per minori con disabilità o fragilità.

Il gruppo lavora in modo integrato, con un approccio inclusivo, relazionale e intergenerazionale, trasformando ogni evento in un’esperienza partecipativa.

Le nostre competenze chiave• Educazione non formale e pedagogia attiva

  • Teatro per l’infanzia e narrazione sociale
  • Accessibilità culturale e welfare educativo
  • Project management e networking territoriale
  • Comunicazione sociale e promozione partecipata

Obiettivi principali del progetto “La Porta Aperta”

Il progetto La Porta Aperta nasce con l’intento di contrastare la povertà educativa, la solitudine relazionale e l’emarginazione culturale che colpiscono una parte crescente di bambini e adolescenti in condizione di fragilità economica e sociale. Il cuore della proposta è offrire un presidio educativo e culturale stabile, accessibile e gratuito, che sia al tempo stesso luogo di espressione creativa, crescita personale e rigenerazione collettiva.

Il progetto si propone di raggiungere i seguenti obiettivi strategici:

1. Offrire uno spazio educativo, culturale e relazionale stabile a minori in difficoltà
In molte aree urbane e periferiche, l’accesso alla cultura e alla relazione educativa è limitato da barriere economiche, logistiche o simboliche. La Porta Aperta intende creare un ambiente protetto e accogliente dove bambini e ragazzi possano sentirsi visti, ascoltati e valorizzati. Le attività proposte (laboratori espressivi, teatrali, narrativi) diventano un pretesto pedagogico per ricostruire fiducia, speranza e desiderio di partecipazione, offrendo alternative concrete all’isolamento, alla solitudine digitale e alla marginalizzazione.

2. Sviluppare competenze trasversali e relazionali nei partecipanti
Attraverso percorsi artistici e di gruppo, i minori saranno accompagnati in un processo di crescita che non riguarda solo la creatività, ma anche e soprattutto la capacità di esprimere le proprie emozioni, lavorare in squadra, ascoltare il punto di vista dell’altro, immaginare soluzioni comuni. Il progetto punta a stimolare l’autonomia personale, l’intelligenza emotiva e il pensiero critico, in linea con le competenze chiave per la cittadinanza attiva.

3. Contrastare le disuguaglianze educative e culturali, promuovendo equità e accessibilità
Il progetto si rivolge in via prioritaria a bambini e adolescenti che vivono in contesti di vulnerabilità: famiglie a basso reddito, minori segnalati dai servizi sociali o scolastici, situazioni di marginalità o svantaggio culturale. Tutte le attività saranno interamente gratuite, accessibili anche a chi ha disabilità sensoriali o cognitive, e progettate per valorizzare la diversità come risorsa. L’obiettivo è garantire il diritto alla cultura come diritto di cittadinanza e inclusione sociale.

4. Rafforzare il senso di appartenenza e la partecipazione attiva alla comunità
Ogni laboratorio, evento o momento pubblico non è fine a sé stesso, ma rappresenta un’occasione per attivare legami, costruire relazioni significative e stimolare nei partecipanti (bambini e adulti) un senso di responsabilità condivisa verso il proprio territorio. I micro-progetti partecipativi – ideati dai ragazzi – daranno forma a piccole azioni trasformative, capaci di lasciare tracce concrete nel quartiere o nella comunità. Il progettoassume così una funzione generativa, in cui i giovani non sono solo fruitori ma co-autori di cambiamento.

5. Generare un impatto visibile, misurabile e replicabile nel tempo
La Porta Aperta non è un evento isolato, ma un format scalabile e replicabile, già sperimentato in altri contesti e pronto per essere adottato da altre realtà educative e culturali.
Il progetto prevede una valutazione dell’impatto sociale basata su indicatori quantitativi (numero di partecipanti, ore di attività, eventi pubblici) e qualitativi (soddisfazione, relazioni attivate, trasformazioni percepite). L’obiettivo è dimostrare concretamente che la cultura può produrre benessere, equità e sviluppo umano, anche in contesti fragili.

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    Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

    Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

    4. Istruzione di qualità

    Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.

    5. Uguaglianza di genere

    Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.

    10. Ridurre le disuguaglianze

    Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;

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