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La Porta Aperta è un progetto di innovazione educativa e culturale che nasce per contrastare la povertà educativa e la marginalità sociale di bambini e adolescenti in condizione di fragilità economica, nelle aree interne e periferiche della Lombardia.
L’iniziativa si propone di aprire spazi non solo fisici ma soprattutto relazionali, in cui i giovani possano sentirsi accolti, stimolati e riconosciuti, attraverso percorsi laboratoriali, partecipativi e creativi, guidati da educatori, artisti e operatori culturali. Il progetto prende forma in contesti dove spesso mancano occasioni gratuite di aggregazione, cultura e scoperta di sé. In questi territori, la scuola non riesce da sola a farsi carico della complessità educativa, e le famiglie – per ragioni economiche, culturali o logistiche – faticano a garantire ai figli occasioni formative extra- scolastiche.
La Porta Aperta interviene proprio qui, creando un presidio educativo accessibile, continuativo e gratuito, in cui l’esperienza culturale diventa leva di empowerment personale e inclusione sociale.
L’approccio metodologico è interdisciplinare e mette al centro l’esperienza, l’espressione e la partecipazione attiva. I bambini e i ragazzi sono coinvolti in laboratori artistici (teatro, scrittura, arti visive), in percorsi di gruppo in cui potersi raccontare e ascoltare, e in azioni concrete di trasformazione del proprio territorio, attraverso piccoli progetti partecipativi ideati e realizzati da loro stessi. Ogni attività è pensata per far emergere i talenti, costruire relazioni di fiducia, rafforzare l’autoefficacia e la consapevolezza di sé.
Il titolo del progetto – La Porta Aperta – è metafora e insieme promessa: ogni bambino o ragazzo che varca quella soglia trova uno spazio che lo accoglie per ciò che è, che gli dà voce e lo rende protagonista. Una porta che si apre non solo verso un luogo, ma verso una nuova possibilità di futuro: più dignitoso, più ricco di connessioni, più creativo.
In parallelo, La Porta Aperta è anche uno strumento per riattivare la comunità: attraverso eventi pubblici, momenti di restituzione, collaborazioni con realtà locali e attivazione delle famiglie, il progetto crea una rete educativa diffusa, che si prende cura dei suoi membri più giovani e vulnerabili.
Il valore aggiunto del progetto sta nel suo radicamento nei territori, nella sua capacità di coinvolgere educatori e artisti locali, e nel suo potenziale di replicabilità in altri contesti a rischio. EduFactory, con la sua esperienza pluriennale in ambito educativo e culturale, garantisce una progettazione solida, una gestione competente e una capacità comunicativa già rodata in precedenti esperienze.
EduFactory APS è un’associazione di promozione sociale con sede a Bergamo, iscritta al RUNTS, attiva da oltre tre anni nel campo dell’educazione, cultura e inclusione sociale.
EduFactory opera con un approccio integrato e partecipativo, ponendo al centro dell’intervento educativo la valorizzazione delle persone e delle comunità locali. La sua missione è costruire spazi di relazione, espressione e cittadinanza attiva, con una particolare attenzione a minori, famiglie e soggetti fragili.
Nel corso della sua attività, l’associazione ha sviluppato e realizzato:
Il progetto La Porta Aperta rappresenta una naturale evoluzione del percorso dell’associazione, ponendo al centro i valori dell’inclusione, della speranza e della partecipazione collettiva.
Il progetto si avvale di un gruppo multidisciplinare di elevato profilo, composto da professionisti riconosciuti a livello nazionale e da giovani operatori culturali attivi nel territorio lombardo.
Oreste Castagna
Attore, regista e autore, volto storico della TV per bambini (L’Albero Azzurro, Melevisione, Rai Yoyo). Esperto di teatro educativo, conduce spettacoli e laboratori con un linguaggio accessibile e poetico. Per il progetto cura la narrazione teatrale e la direzione artistica degli eventi rivolti all’infanzia.
Silvia Barbieri
Attrice, regista e drammaturga, con una lunga carriera nel teatro sociale, educativo e popolare.
Autrice per la RAI, è attiva in progetti dedicati al disagio, all’inclusione e alla marginalità.
Coordina il percorso teatrale, estetico e formativo, con una particolare attenzione all’incontro tra arte e relazioni umane.
Quintetto Orobie
Ensemble musicale di respiro internazionale, composto da cinque musicisti bergamaschi.
Offrirà un accompagnamento sonoro dal vivo agli eventi teatrali, unendo musica classica, atmosfere evocative e narrazione emozionale.
Team operativo EduFactory (under 35)
Giovani educatori, tecnici, animatori e operatori culturali locali contribuiranno attivamente alla:
Il gruppo lavora in modo integrato, con un approccio inclusivo, relazionale e intergenerazionale, trasformando ogni evento in un’esperienza partecipativa.
Le nostre competenze chiave• Educazione non formale e pedagogia attiva
Obiettivi principali del progetto “La Porta Aperta”
Il progetto La Porta Aperta nasce con l’intento di contrastare la povertà educativa, la solitudine relazionale e l’emarginazione culturale che colpiscono una parte crescente di bambini e adolescenti in condizione di fragilità economica e sociale. Il cuore della proposta è offrire un presidio educativo e culturale stabile, accessibile e gratuito, che sia al tempo stesso luogo di espressione creativa, crescita personale e rigenerazione collettiva.
1. Offrire uno spazio educativo, culturale e relazionale stabile a minori in difficoltà
In molte aree urbane e periferiche, l’accesso alla cultura e alla relazione educativa è limitato da barriere economiche, logistiche o simboliche. La Porta Aperta intende creare un ambiente protetto e accogliente dove bambini e ragazzi possano sentirsi visti, ascoltati e valorizzati. Le attività proposte (laboratori espressivi, teatrali, narrativi) diventano un pretesto pedagogico per ricostruire fiducia, speranza e desiderio di partecipazione, offrendo alternative concrete all’isolamento, alla solitudine digitale e alla marginalizzazione.
2. Sviluppare competenze trasversali e relazionali nei partecipanti
Attraverso percorsi artistici e di gruppo, i minori saranno accompagnati in un processo di crescita che non riguarda solo la creatività, ma anche e soprattutto la capacità di esprimere le proprie emozioni, lavorare in squadra, ascoltare il punto di vista dell’altro, immaginare soluzioni comuni. Il progetto punta a stimolare l’autonomia personale, l’intelligenza emotiva e il pensiero critico, in linea con le competenze chiave per la cittadinanza attiva.
3. Contrastare le disuguaglianze educative e culturali, promuovendo equità e accessibilità
Il progetto si rivolge in via prioritaria a bambini e adolescenti che vivono in contesti di vulnerabilità: famiglie a basso reddito, minori segnalati dai servizi sociali o scolastici, situazioni di marginalità o svantaggio culturale. Tutte le attività saranno interamente gratuite, accessibili anche a chi ha disabilità sensoriali o cognitive, e progettate per valorizzare la diversità come risorsa. L’obiettivo è garantire il diritto alla cultura come diritto di cittadinanza e inclusione sociale.
4. Rafforzare il senso di appartenenza e la partecipazione attiva alla comunità
Ogni laboratorio, evento o momento pubblico non è fine a sé stesso, ma rappresenta un’occasione per attivare legami, costruire relazioni significative e stimolare nei partecipanti (bambini e adulti) un senso di responsabilità condivisa verso il proprio territorio. I micro-progetti partecipativi – ideati dai ragazzi – daranno forma a piccole azioni trasformative, capaci di lasciare tracce concrete nel quartiere o nella comunità. Il progettoassume così una funzione generativa, in cui i giovani non sono solo fruitori ma co-autori di cambiamento.
5. Generare un impatto visibile, misurabile e replicabile nel tempo
La Porta Aperta non è un evento isolato, ma un format scalabile e replicabile, già sperimentato in altri contesti e pronto per essere adottato da altre realtà educative e culturali.
Il progetto prevede una valutazione dell’impatto sociale basata su indicatori quantitativi (numero di partecipanti, ore di attività, eventi pubblici) e qualitativi (soddisfazione, relazioni attivate, trasformazioni percepite). L’obiettivo è dimostrare concretamente che la cultura può produrre benessere, equità e sviluppo umano, anche in contesti fragili.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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