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La mia prima raccolta di poesie. Il Filo

Una campagna di
Diego Capezzuto

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La mia prima raccolta di poesie. Il Filo

La mia prima raccolta di poesie. Il Filo

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
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  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Libri & editoria

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Il Progetto

Mi ero promesso di non pubblicarle per non farne una questione di lucro con una piccola centinaia di componimenti. La raccolta di poesie avrà tre temi o capitoli: poesie in napoletano, poesie, piccoli versi. Potrete leggerne qualcuna sulla Pagina Facebook: www.facebook.com/tiversonelgolfo.

P. S. Ho poi pubblicato la mia prima raccolta su Amazon. Potete trovarla al seguente link: http://amzn.eu/haM2Ztr

Sopra il cesso
Da Neruda

Vieni via con me
nella acque
sopra gelide 
dita di neve.
Tra le rughe 
di chi piange
una calda falda acquifera
mai sbocciata,
una sottile lastra
di terra che si schianta
con la cadenza di una mosca
che si poggia sulla merda.

Vieni via con me
dove soffia il caldo abbraccio
per finire i giorni
che ti hanno rubato,
sul cesso o nelle fonderie
degli scalzi avamposti,
che ancora soffrono
nella fredda nube della notte.
Qui la gente urla,
la terra trema
e la luna.. che ascolta
poi si tuffa
senza fare più ritorno.
Anch'essa come un triste canto
che prega la luce
prigioniera solo dei tuoi occhi e della tua bocca.

Vieni via con me
sulla riva che rivive
solo in un sogno
perché l’abbandono
ha acceso il ricordo
spezzando questi giorni.

Vieni via con me 
tu che onori 
questi attimi fuggenti
da cui tutto si muove
io per difendere l’idea
dal tuo caldo sudore
e di quella libertina
perduta nella scossa.
Quando nessuno si accorge
che l’amore
ha ormai inghiottito
la cenere
e li sparuti cuori.
Come il nostro sospiro
che finge
sino a lacrimare
sino all’altare
per poi sparire,
lacerare ogni dubbio,
sotto la corteccia malandata
di un perverso scontro
e sopra il cesso
di chi ansima le pene
e trovarsi poi al cospetto
di un banale sparo.

Vieni avanti popolo
tra le onde ingrigite
oppure appena spento
in un fantastico
film muto,
perché a largo 
tremano le sue acque,
tremano le tante barriere,
mentre noi siamo stretti
alla tua carne.

Vieni via con me
all’alba
dove andranno a infrangersi
i pensieri che schiudono,
col tremare delle ciglia,
la vita
e il sonno,
che mi doni 
senza capolinea.

Diego Capezzuto

Grazie

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