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L'egoismo è la pochezza della vita umana.
In una località di montagna, alcune donne rapite e poi segregate sono costrette a concepire figli contro la loro volontà. Diventando delle vere e proprie fattrici. I loro aguzzini: SIRO, la mente, colui che prende le decisioni, il più crudele dei tre. VITO, il braccio destro, gigante apparentemente innocuo. ALFREDO, veterinario di professione e ginecologo all'occorrenza. I tre alimentano e gestiscono il mercato nero delle vendite dei neonati, per qualsiasi coppia che ne faccia richiesta.
Ma il destino è beffardo e più preciso di una lametta.
Enrico, un giornalista con la passione del paracadutismo, durante un lancio, precipita, rimanendo intrappolato tra i rami di un 'albero, perdendo conoscenza, proprio a pochi metri di distanza dal luogo della segregazione. Ambra una bambina che vive nella fattoria affetta da disturbi mentali vede Enrico privo di sensi appeso con il paracadute impigliato fra i rami di un albero. Ambra incuriosita dalla fortuita scoperta, prende da terra dei sassolini e li tira contro il casco di Enrico, che svegliandosi e liberandosi del paracadute frana al suolo, Ambra spaventata scappa in direzione della fattoria, Enrico la segue nella speranza di trovare aiuto, si troverà di fronte la vera condizione della crudeltà umana. Donne gravide con uno strano collare con evidenti segni di violenza, vittime innocenti di un potere economico ed egoistico in una logica di mercato dove la domanda e l'offerta la fanno da padrone e dove la vita umana ha un prezzo, che le costringe a rimanere in quella condizione indegna. Conosce Malena una delle fattrici, che gli svela il disegno criminale sul business delle vendite.
Insieme proveranno a fuggire da quell'inferno, salvare Ambra e le altre donne, trovandosi ad affrontare da soli i tre balordi, mettendo a rischio la loro vita.
L'obbiettivo è quello di far riflettere le persone di smuovere le coscienze.E di descrivere una realtà quella del traffico dei neonati che troppo spesso viene oscurata dai media più tradizionali.Tenendo le persone lontane da questo problema.La speranza è quella che temi come questi vengano sempre più discussi e affrontati sia nel cinema che in una qualsiasi altra forma di comunicazione: scritta, visiva e sonora con massima libertà d'espressione.
ITALIA/BULGARIA http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/08/01/italia-bulgaria-il-traffico-dei-neonati.html
NIGERIA
http://www.predazzoblog.it/baby-factory-le-fabbriche-dei-bambini-da-vendere/
CINA
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/cina-lorrore-fabbrica-neonati-mamme-e-bambini-sieropositivi-1082685.html?mobile_detect=false
LE NOTIZIE SU QUESTO ARGOMENTO NON SONO TANTE,CERTO SONO MOLTO DI PIU RISPETTO A QUESTE TRE MA TUTTI VIVIAMO IN QUESTA SOCIETA' E SAPPIAMO RICONOSCERE QUANTO UN' ARGOMENTO VIENE AFFRONTATO O NASCOSTO.
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