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I dati ci raccontano una situazione complessa:
95% è il tasso di disoccupazione tra le donne madri accolte in comunità
Indefinito è il numero delle donne che non accedono all'accoglienza garantita dal servizio pubblico
10 su 10 sono le donne, i ragazzi e le ragazze che chiedono aiuto e non hanno rete sociale. Nessuno li sostiene.
96% è il tasso di povertà educativa tra i bambini e le bambine accolte
Siamo a pochi chilometri da Brindisi, in una ex fabbrica, abbandonata da anni e acquistata dalla cooperativa sociale Il Faro, la cui attività prioritaria è da sempre l’accoglienza di giovani donne vittime di violenza, con figli e figlie, in genere minorenni. All’interno di questa fabbrica, che, a piccoli passi, con grandi sacrifici e determinazione, viene rimessa a nuovo, si sta concretizzando il sogno di innovare il modello di accoglienza, di passare cioè da un modello di accoglienza assistenziale (modalità ad oggi perseguita nella gran parte dei casi) ad un modello che restituisca dignità e potenziamento delle abilità, un modello innovativo condiviso di inclusione sociale, in contesti dove diviene sempre più difficile individuare sbocchi occupazionali.
Acquisire competenze è il primo passo per iniziare a credere in se stessi. La Fabbrica del Farò offre formazione non formale ed informale.
La Fabbrica del Farò può fare la differenza per tutte quelle donne con figli che non rientrano nei target specifici che beneficiano del sostegno della pubblica amministrazione.
Vivere la Fabbrica del Farò vuol dire :
appartenere ad una rete sociale,
sentirsi importanti per qualcuno,
consolidare un senso di sicurezza e di fiducia interiore che permette di aprirsi con positività alle nuove esperienze.
Solo una comunità educante può vincere contro la povertà educativa.
Frequentare una comunità educante permette di avere tanti adulti che divengono punti di riferimento, modelli educativi, relazionali e di stili di vita.
Gli strumenti principali attarverso i quali La Fabbrica del Farò vuole realizzare tutto questo sono le Botteghe del Farò, spazio di apprendimento non formale, l'opportunità di smettere di pronunciare la frase "non sono capace" .
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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