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Sinossi

Un film sulla privazione e sull’assenza. Non una questione sul sentimento e nemmeno un’analisi sull’identità ma semplicemente il tentativo di mostrare ai nostri occhi lo sbriciolarsi del contemporaneo ed il passare del tempo. Un film sul silenzio e sulla sua inesistenza, condizione necessaria per la sua esistenza. Uno sguardo sereno e calmo quasi come una carezza o un conforto, non c’è nessun “io” verso (o peggio ancora da o per) un qualunque “altro” da analizzare, piuttosto si tratta della sottrazione di ogni possibile io, atto necessario per mostrare il significato illusorio dell’altro. Niente di pedagogico. Ecco questo film vuole essere una pernacchia impertinente. Non esiste alcun inizio e nessun percorso verso una qualche fine. Il film comincia ed è già finito. È solo una passeggiata di un punto lungo una linea retta, un inseguirsi di lancette sul quadrante di un orologio.