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Io sono Isola.
Sono un film, ma anche un sogno:
Sono nata nel cuore di Futura, e ho chiesto qualcosa di unico: non solo essere proiettata, ma avere uno spazio che mi appartenga. Non una sala qualunque, ma un luogo intimo, capace di accogliere e proteggere.
Per la prima volta, film e sala diventano inseparabili: un unico respiro, un’esperienza che si vive insieme. Immagina di sederti e sentire il film battere con te, respirare con te. Ogni proiezione è un gesto d’amore, un invito a lasciarsi andare, a ritrovare quello stupore che ci fa sentire parte di qualcosa di più grande.
Io e la mia sala siamo un tutt’uno. Siamo Isola: Il cinema che si muove
Isola racconta la storia di una giovane madre, quasi una ragazzina, alle prese con una delle sfide più grandi della vita: portare in grembo una nuova creatura. In un momento di estrema solitudine cerca di trovare conforto e contatto con la propria meraviglia interiore. Scappa dalla realtà rifugiandosi in una spiaggia magica.
Qui, incontra una serie di personaggi straordinari: ognuno di loro diventa la sua guida attraverso piccoli gesti, racconti e avventure condivise. La giovane madre scopre che l’ignoto può essere familiare, che la vita può sorprendere con leggerezza e intimità, e che i legami più profondi nascono spesso dove meno ce lo aspettiamo.
Isola esplora il tema dell’abbraccio, della cura e della reciprocità: come l’utero accoglie la nuova vita, così la nuova vita, a volte, ci abbraccia. Il film è un invito a riscoprire la meraviglia di creare e custodire, e a lasciarsi stupire dal mondo attraverso gli occhi dei più piccoli.
Una storia che parla di incontri, di scambi, di connessioni profonde, pronta a fondersi con l’esperienza unica della sala-nido in cui verrà proiettata, dove spettatori e film si avvolgono in un unico respiro.
Immagina, appunto, un cinema che non ha mura fisse, che non ti aspetta in una città ma che ti raggiunge ovunque tu sia.
La Sala è questo: un parallelepipedo essenziale, minimale, disegnato con linee pulite e materiali leggeri, pensato per essere smontato, caricato su un furgone e ricostruito in qualsiasi luogo.
Dentro, però, non troverai una struttura fredda o tecnica, ma un piccolo mondo intimo e accogliente: uno schermo panoramico che occupa l’intera parete frontale, divani da 9 a 15 posti che ti fanno sentire a casa, luci regolabili, isolamento acustico e persino una cabina di proiezione nascosta. Tutto studiato per trasformare ogni proiezione in un’esperienza vicina, familiare e irripetibile.
E la magia non si ferma qui. La Sala è modulare e ogni progetto può reinventarla: scenografie immersive che richiamano le atmosfere dei film, dettagli sensoriali che ti portano dentro la storia ancora prima che la pellicola inizi.
La Sala non è un’idea astratta: è già progettata, pronta per essere costruita, smontata e portata ovunque.
Oltre alle donazioni delle singole persone, Futura apre la possibilità di diventare co-produttori della sala anche ad altre realtà, immaginando una sorta di “collettivo di collettivi”. Produzioni, associazioni, collettivi, fondazioni, gruppi artistici: tutte queste realtà possono contribuire a costruire uno spazio nuovo per il cinema. La quota minima per entrare a far parte della coproduzione è di 500€. Ogni quota corrisponde allo 0,5% della proprietà della sala, che ha un valore complessivo di 100.000€. In pratica, chi acquista una quota diventa proprietario di una parte della sala.
Essere co proprietario significa:
- avere accesso concreto allo spazio e poterlo utilizzare;
- partecipare attivamente alle attività della sala;
- prendere parte ai meeting, dove si decide insieme il percorso del progetto;
-presentarsi pubblicamente come parte di un’iniziativa innovativa nel panorama cinematografico italiano e internazionale.
Rappresenta quindi un investimento culturale, un modo per entrare in un processo creativo e produttivo che vuole segnare un passo nuovo nel cinema.
Ritornano al film, dal 22 al 27 settembre la Costiera di Trieste ospiterà le riprese del cortometraggio, un progetto che rappresenta un esperimento innovativo di produzione e collaborazione.
La vera forza di Isola risiede nella sua troupe: una ventina di persone provenienti da tutta Italia – dalla Sicilia alla Valle d’Aosta, da Roma a Napoli, da Bergamo a Pescara… – che si incontrano per la prima volta sul set. Un gruppo eterogeneo per età ed esperienze: dai ventenni alle prime armi fino a esperti professionisti.
La regista, attraverso un percorso di incontri in varie città, ha selezionato i membri della troupe costruendo un team che unisce energie, sensibilità e competenze diverse.
È un modello che rompe gli schemi tradizionali della produzione cinematografica, creando un’energia nuova e condivisa.
Un po’ come un pirata che, porto dopo porto, costruisce la propria ciurma: così Isola prende forma, intrecciando talenti e visioni di persone unite dallo stesso desiderio di fare cinema.
I fondi raccolti saranno destinati a due ambiti principali: la produzione del cortometraggio e la costruzione e gestione della sala cinematografica.
1. Produzione del cortometraggio Isola
Il film verrà coprodotto con fondi già messi a disposizione da Futura e da produttori legati al progetto. La raccolta fondi servirà a completare questa coproduzione, contribuendo a:
- Pagare la troupe e i collaboratori
- Noleggiare e trasportare l’attrezzatura tecnica
- Coprire trasporti e alloggi durante le riprese
- Gestire costi di location, materiali di scena e costumi
- Supportare la post-produzione: montaggio, color grading, sound design, musiche
2. Sala cinematografica Isola
I fondi serviranno a realizzare la sala cinematografica, garantendo un’esperienza completa per il pubblico. In particolare:
- Costruzione della struttura della sala
- Arredamento: poltrone, divani e sedute
- Acquisto e installazione dello schermo, del proiettore e degli impianti audio
- Dispositivi elettronici per la proiezione e il controllo tecnico
- Personale per la gestione della sala
- Noleggio dei mezzi per trasportarla per un anno
- Manutenzione e materiali di consumo
- Assicurazioni per la sala e le attrezzature durante il tour
Così il progetto Isola è doppio: un cinema che si muove e un film che nasce. Due nidi intrecciati, due nascite che si richiamano. Una sala che si apre al mondo e un’opera che racconta la meraviglia del venire al mondo.
E in fondo, Isola è proprio questo: la possibilità di immaginare un cinema nuovo, un cinema che non resta fermo, ma che cammina, sogna e cresce insieme a chi lo guarda.
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