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PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
"Il Signor Fortunato e altre storie". Uno spettacolo sviluppato da un soggetto originale di Liborio Luca Mazzone
Scritto e diretto da Liborio Luca Mazzone
Interpretato da Elisa Armellino, Daniele Bianchini, Marco Fasciana, Laura Garofoli, Liborio Luca Mazzone, Ezio Passacantilli, Ania Rizzi Bogdan e Martina Storani
Musiche originali di Valerio Fubelli
Contributi video di Martino Fiorentini
Scenografia e Costumi di Adelaide Stazi
Locandina originale di Gabriele Siviglia
La pièce nasce nella sua fase progettuale alla fine del 2013 e vedrà la sua realizzazione nel marzo 2015, debuttando all'interno della stagione teatrale della Casa Romana del Teatro Indipendente "Teatro Studio Uno".
Si tratta dell prima produzione dell'Associazione Culturale "Il Volo del Calabrone"; confidiamo che grazie al tuo aiuto sia la prima di una lunga serie!
L’idea è nata dall'esigenza di affrontare un tema delicato, come quello della mente umana:
"Difetto, lacuna, carenza. In senso figurativo, insufficienza. Incontabilità, saldo negativo tra le voci 'attivo' e 'passivo'. E ancora, disavanzo, perdita, ammanco, buco.
Tutto nella malattia umana è dovuto ad un difetto, oppure a un eccesso.
Così pensano in molti.
In realtà c'è sempre una reazione da parte dell'organismo, volta a ristabilire, sostituire, compensare la propria identità, per strani che possano essere i mezzi. Questo è ciò che distingue l'essere umano dagli altri animali.
Le anamnesi moderne, infatti, sono così schematiche che potrebbero riferirsi a un essere umano, ma anche a un ratto, a un cane, a un rinoceronte.
Le anamnesi non ci dicono nulla sull'individuo e sulla sua storia, non comunicano nulla della persona e della sua esperienza, di come essa affronta la malattia e lotta per sopravvivere.
Non vi è soggetto nella scheletrica storia di un caso clinico.”
Il nostro lavoro è basato sulla volontà di scardinare questa visione meccanicistica e superficiale della mente umana.
Una sala d'attesa e un ambulatorio di un ospedale psichiatrico.
La malattia si siede di fianco a noi, si presenta, ci racconta la sua storia. Le sue storie. Sei. Ci parla di poesia, di vento, di vita. Ma anche di oblio, sofferenza, disagio.
Spetta a noi decidere.
L'ignoto, invece di incuriosirci, ci spaventa.
Riusciremo a guardare oltre la gabbia?
Grazie al vostro aiuto potremo portare il nostro spettacolo in tutta Italia.
Visto il numero di persone coinvolte nel progetto, il denaro raccolto ci permetterà di sostenerlo in modo da poter dipendere solo da noi stessi.
Vorremmo raggiungere ospedali, università, luoghi insomma dove il nostro messaggio possa essere colto.
Grazie!
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