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HARRAGA TV Una televisione per migranti, un faro per i popoli e un ponte fra le culture.

Una campagna di
Harraga TV

Contatti

Una campagna di
Harraga TV

HARRAGA TV Una televisione per migranti, un faro per i popoli e un ponte fra le culture.

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Comunità & sociale
  • Obiettivi
    8. Lavoro dignitoso e crescita economica
    10. Ridurre le disuguaglianze
    16. Pace, giustizia e istituzioni forti

Una campagna di 
Harraga TV

Contatti

Il Progetto

L' idea della piattaforma Harraga TVon demand , nasce da una riflessione sul forzato isolamento sociale dovuto alla crisi pandemica e dal conseguente bisogno di creare una forma alternativa di contatto che soddisfi l’esigenza di sentirci vicini: una modalità virtuale, un sito web accessibile a tutti. Vogliamo mostrare l’altra faccia dell’immigrazione, una realtà differente dai discorsi di massa e lontana dagli stereotipi, perche’ l’immigrazione costituisce una sfida, ma anche un’opportunità per tutti.

Per questo motivo, abbiamo deciso di avviare una raccolta di fondi  


  Se la raccolta andrà in porto, sosterremo i costi della tv riuscendo a fornire un’informazione diretta a chi ha bisogno di sostegno, ma anche a chi vuole approfondire tematiche legate all’immigrazione ed entrare in contatto con culture diverse.

LaTV Harrragae’ una tv web on demand per tutti, un ponte verso altri mondi, o un ponte verso la proprie origini. Saranno infatti approfonditi temi che riguardano da vicino il paese di provenienza dei migranti così da creare una connessione tra loro e la loro terra d’origine. Oltre ad essere un faro per popoli di altre culture sarà strumento di sensibilizzazione, solidarietà, arricchimento e confronto.

Latv Harragavi intratterra’ con video di carattere culturale ed informazione quotidiana, dedicheremo uno spazio alle donne, alla consulenza, all’ assistenza legale e a svariati corsi di formazione e di lingua, con lo scopo di favorire l’inclusione sociale.



Insieme possiamo farcela!

Le donazioni sono detraibili con il 730 del prossimo anno! Ti manderemo la ricevuta via mail.

Commenti (1)

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  • CN
    Claudio Sono tre delle mille storie dei migranti di questi anni, storie di persone, non di “clandestini”, storie di integrazione faticosa (la lingua, il dedalo della burocrazia, la diffidenza lasciano il segno) ma storie di piccoli successi, di progetti di vita che crescono. Storie che non vediamo in televisione, che non compaiono sui giornali, storie di una normalità conquistata faticosamente ma normalità. Tutto l’opposto della retorica dell’invasione, dei porti chiusi, del terrorismo, o addirittura dell’epidemia, che arriverebbero sui barconi. Una narrazione che non ha nulla a che vedere con la realtà: l’anno scorso sono arrivati via mare meno di 11.500 migranti, secondo il rapporto Centro Studi e Ricerche Idos pubblicato nei giorni scorsi. Una cifra insignificante se confrontata con le dimensioni della popolazione italiana (60 milioni) o il numero dei comuni nel nostro paese (oltre 8.000) o lo squilibrio demografico che ci caratterizza: l’anno scorso ci sono stati 634.000 decessi per 420.000 nascite. La realtà è che i migranti arrivano con il contagocce, sono disposti a fare i lavori più umili e malpagati (ricordiamoci dei braccianti che raccolgono i pomodori per 3 euro l’ora) e, soprattutto, che avremo sempre più bisogno di loro per mantenere in equilibrio il sistema pensionistico: in Italia ci sono troppo pochi lavoratori attivi per mantenere una massa crescente di pensionati con un’aspettativa di vita che supera gli 80 anni. L’integrazione non viene però da sola: c’è bisogno di strutture, di centri d’accoglienza, di corsi di lingua, di formazione professionale. C’è bisogno di alloggi, perché l’Italia poco costruisce (l’edilizia popolare è una goccia nel mare dei bisogni) e perché i padroni di casa sono diffidenti verso chi ha la pelle di un altro colore. Nemmeno l’epidemia, per ora, è riuscita a sgonfiare la bolla immobiliare delle città grandi e medie, che ha fatto crescere gli affitti a livelli insostenibili per chi ha salari miseri e lavori precari (questo, sia ben chiaro, vale anche per i giovani italiani).

    Community

    Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

    Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

    8. Lavoro dignitoso e crescita economica

    Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.

    10. Ridurre le disuguaglianze

    Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;

    16. Pace, giustizia e istituzioni forti

    Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.