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Gesto - il linguaggio universale-non verbale

Una campagna di
Pietro Greppi

Contatti

Una campagna di
Pietro Greppi

GESTO - Il linguaggio universale-non verbale

Gesto - il linguaggio universale-non verbale

Campagna terminata
  • Raccolti € 0,00
  • Sostenitori 0
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Documentari & inchieste

Una campagna di 
Pietro Greppi

Contatti

Il Progetto

Il progetto GESTO

Per la realizzazione del

“Linguaggio Universale Non Verbale”

Progetto di Pietro Greppi

La realizzazione è previsto sia finanziata esclusivamente da raccolta diretta di donazioni provenienti da privati, aziende e attraverso piattaforme di crowdfunding.

“L’obiettivo di GESTO è preciso: “produrre” un linguaggio non verbale universale. Un linguaggio che sia strumento di unione nel mondo. Per comprendersi senza bisogno di articolare suoni.

Per realizzarlo e metterlo poi a disposizione di tutti gratuitamente sono necessari studi fatti da persone particolarmente capaci e orientate a questo obiettivo e le risorse necessarie a consentire il loro impegno.

Premessa: Sono molte le cause dell’incomunicabilità tra le persone, ma il principale ostacolo alla comprensione reciproca risulta essere certamente quello che costringe ad articolare suoni diversi da paese a paese.

Esistono però segni e gesti che possono essere usati e capiti da altri che non conosciamo, anche istintivamente. Ma si tratta di gestualità non codificate, istintive e che non si sono mai “incontrate” fra loro.

Esistono anche i vari linguaggi di segni usati da persone sorde, ma anche questi non sono “uno per tutti” e comunque non pensati secondo i principi della reciprocità.

Tanti linguaggi esistenti al mondo cui si sommano i dialetti.

Usando un nuovo codice che sia fondamentalmente basato su gesti e segni si può raggiungere l’obiettivo di trovare un comune linguaggio non parlato? Per togliere questo punto di domanda nasce l’associazione GESTO che, coinvolgendo persone competenti in diverse discipline e nazionalità porterà avanti questo importante progetto, certamente ambizioso, ma che sarà basato soprattutto su logiche di buon senso e sul pensiero laterale Considerata la complessità dello studio necessario è previsto che il lavoro durerà alcuni anni. Ma va fatto e lo faremo.

Realizzarlo non sarà facile e, per evitare rallentamenti, “il tavolo scientifico” sarà composto sia da persone con competenze definite, sia da persone senza troppe sovrastrutture mentali. Sarà importante conoscere “la storia” ma lo sarà altrettanto cogliere e seguire l’aspetto laterale delle situazioni di incontro e comunicazione fra persone.

Il progetto seguirà una via per ora ideale e non tracciata, ma il lavoro verrà svolto considerando che l’opportunità di utilizzo e la diffusione capillare di GESTO sarà stabilita liberamente nel futuro dalle persone.

Una volta definito sarà diffuso gratuitamente insieme ai relativi tutorial che l’organizzazione provvederà a realizzare.

L’obiettivo universale sottintende che chiunque, in tutto il mondo, sarà potenziale destinatario e utilizzatore del nuovo linguaggio anche se i destinatari primari per la diffusione più stabile e determinante saranno i bambini che il progetto intende coinvolgere tramite le scuole e alcuni teatri che verranno deputati alla formazione in modo da collegare il divertimento, la cultura  e il linguaggio.

Vale la pena segnalare alcune cose:

· I benefici del linguaggio universale saranno implicitamente quelli che derivano dal disporre di un linguaggio unico e non verbale alternativo al proprio e disponibile anche senza doverlo imparare perché verrà reso disponibile sui dispositivi portatili (ad oggi si pensa a delle applicazioni per smartphone e ipad, ma al momento della sua diffusione è facile che siano disponibili nuove forme di diffusione ancora più semplici). Per questo riteniamo che le aziende di ogni genere potranno trovare interessante disporre di tale risorsa.

· Lo studio del linguaggio considera sia le esperienze dei vari linguaggi esistenti basati su segni e gesti, sia alcune logiche delle lingue orientali che fungeranno da stimolo di riflessione e studio per alcuni nuovi paradigmi.

· La base di studio (il canovaccio). Consideriamo di integrare diversi aspetti tra cui: i linguaggi esistenti, la figura umana, gli ideogrammi. Il fine e l’idea operativa di fondo (già tutelata da deposito) è di arrivare a definire un codice standard basato sulla considerazione della figura umana come capace di diventare una matrice per nuovi ideogrammi in movimento.

· Nessuno escluso. La figura umana come idea di matrice per nuovi ideogrammi in movimento*, implicitamente determina che vi sia un’area delimitata di “scrittura nell’aria”. Ciò consentirà la trascrizione del linguaggio anche in forma grafica e quindi tattile. Passaggi necessari per includere, nell’universo delle persone raggiunte, anche le persone cieche. Quindi gli utenti potenziali saranno davvero tutti.

· Le istruzioni. Per imparare e insegnare il linguaggio, sarà necessario realizzare il manuale con un linguaggio scritto, grafico, tattile e/o verbale nelle lingue principali. Ma si sta pensando anche ad un modello di istruzioni totalmente costituito da immagini (statiche o in movimento) al fine di riuscire a rendere superflua la traduzione classica. Di fatto un progetto nel progetto.

· I sostenitori del progetto. GESTO necessita di contributi di ogni genere. Oltre a quelli di natura scientifica, quelli economici non possono mancare, sia per consentire il lavoro e le spese ineludibili di chi vi si dedica, sia per poter affrontare l’acquisto degli ausili tecnologici per realizzare e registrare il linguaggio, la sua evoluzione, la sua comunicazione e divulgazione.  Oltre a questo sarà ovviamente necessario raccogliere il risultato del lavoro e salvarlo in varie forme per metterlo a disposizione.

La pagina Facebook e il sito sono in allestimento. In questi luoghi virtuali, oltre alle informazioni sullo stato di avanzamento dello studio, verranno citati “i sostenitori” (nomi e sigle di chi contribuisce).

· I sostenitori come volàno. I sostenitori potranno utilizzare a “scopo di immagine” la loro qualifica di sostenitori utilizzando una formula precostituita. Questo aspetto è sperabile venga messo in pratica in modo diffuso perché comporterà per il progetto la conseguenza di stimolare l’emulazione in altri e di diffondere la notizia anche in funzione del fatto che, una volta licenziato nella versione definitiva, sarà più facile che venga considerata la diffusione del suo utilizzo.

· La diffusione. Prima della sua diffusione GESTO affronterà naturalmente una serie di test di applicazione su gruppi di persone di varie età e cultura. Trattandosi di uno strumento di comunicazione basato su gesti codificati, si prevede che i teatri saranno i luoghi maggiormente deputati alla sua diffusione svolgendo  insieme alle scuole primarie una funzione formativa importante. La gestualità è infatti una caratteristica istintiva, soprattutto in giovane età, durante la quale l’apprendimento è anche più facile perché la gestualità viene vissuta con naturalezza e divertimento.

Ogni contributore troverà il suo nome nella sezione del sito e/o della pagina facebook a questo dedicata.

Il gruppo di lavoro, coordinato e diretto da Pietro Greppi, presidente dell’Associazione GESTO, è ad oggi costituito da utilizzatori professionali dei vari linguaggi esistenti, semiologi, studiosi, creativi. Tutte figure alle quali contiamo di poter aggiungere i contributi di chi incontreremo presentando il progetto negli incontri che verranno programmati in sedi varie. Incontri che realizzeremo, dapprima in giro per l’Italia, per presentare il progetto e raccogliere fondi.

NOTE:

Il tavolo di lavoro è composto da un numero variabile di professionisti di varia estrazione che partecipano allo sviluppo del progetto.

Per contenere i costi, le relazioni internazionali e gli incontri, verranno gestiti preferibilmente online anche se un certo numero di essi richiederanno incontri intorno ad un tavolo fisico.

La durata del progetto di realizzazione del linguaggio si prevede possa essere di alcuni anni (4/5).

I test di applicazione e valutazione coinvolgeranno sia gruppi di bambini delle scuole primarie -scelti nelle classi che ospitano varie nazionalità- sia gruppi di adulti di varia estrazione, età, nazionalità.

L’associazione parte con zero fondi se non quelli messi a disposizione inizialmente dal fondatore. Uno dei compiti associativi sarà quindi anche quello di reperire risorse.

Alcuni costi al momento prevedibili:

Recupero costi costituzione associazione e sua gestione

Rimborsi per gli spostamenti vari per incontri istituzionali e per le riunioni dei vari componenti il tavolo

Compensi professionali sia per il tavolo scientifico, sia per la realizzazione del manuale operativo

Costi fissi di varia natura

Pc dedicati

Telecamere

Realizzazione sito, social e loro gestione

Realizzazione del manuale delle istruzioni

Viaggi per le relazioni

Traduzioni/traduttori

Conferenze stampa

Materiali di consumo

Tutte le persone coinvolte possono essere volontarie o meno. Il riscontro economico derivante esclusivamente dall’efficacia della raccolta fondi sarà concordato con ogni collaboratore in stretta relazione con la sua capacità di portare benefici e operatività al progetto. L’associazione è il progetto e il suo sostegno e l’efficacia del lavoro che essa coordina tramite il suo presidente dipende dalla disponibilità di imprese e privati che sapranno cogliere l’importanza dell’iniziativa.

Si ricorda che il prodotto del lavoro di GESTO diventerà patrimonio dell’umanità.

Pietro Greppi

Presidente di GESTO

Il fondatore: la persona

Pietro Greppi

Presenta il progetto e si presenta.

Sono un ethical advisor. Opero come consulente per orientare in senso etico la comunicazione delle imprese e costruire la loro reputazione positiva a partire dalla comunicazione e dalla consapevolezza del ruolo sociale che ogni impresa ha sul territorio in cui opera. La formazione di una responsabilità personale prima che d’impresa è uno degli obiettivi del mio operato: sono stato per 15 anni nel Consiglio Direttivo dell'Associazione italiana dei pubblicitari, per 8 anni nel Consiglio Direttivo della Fondazione Pubblicità Progresso e per 4 anni nel Comitato di studio dello IAP Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. Ho fondato nel '94 il giornale di strada non profit "Scarp de’ tenis" che ho poi ceduto a Caritas e che ancora oggi diffonde per strada il giornale a cura dei senza dimora nelle città metropolitane italiane... Sostengo da sempre che l’etica è un orientamento e un modo di agire che molti pensano sia un freno alla crescita, mentre invece è un acceleratore. Per introdurre questo tema ho ideato un check-up per la comunicazione delle imprese che ha preso il nome di Adjust ed è consultabile su www.ad-just.it.

Da Luglio 2015 ho dato il via al progetto/laboratorio per realizzare “GESTO – il linguaggio universale non verbale” il cui nome è sufficientemente chiaro e che, appena pronto, sarà messo a disposizione a livello mondiale gratuitamente www.unigesto.org .

Pietro Greppi

ethical advisor per la comunicazione d'impresa

IDEATORE E FONDATORE di GESTO - LABORATORIO PER LA REALIZZAZIONE

DEL LINGUAGGIO UNIVERSALE DEI SEGNI e dei gesti – NON VERBALE

FONDATORE DI SCARP DE’ TENIS,

LA PRIMA TESTATA DI STRADA NON PROFIT ITALIANA

RIVOLTA AL DISAGIO SOCIALE

FONDATORE DEL METODO ADJUSTwww.ad-just.it

PER IL CHECK-UP DELLA COMUNICAZIONE DELLE IMPRESE

Cell. 335 1380769 info@unigesto.org

Sede dell’Associazione GESTO:

strada Sartore 2 - frazione Tuffo - 14023 Cocconato (ASTI)

Presidente dell’associazione: Pietro Greppi

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