Una campagna di Associazione per Santo Stefano in Ventotene ONLUS
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Dopo quattordici anni, Gita al Faro rischia di non esserci più. Gita al Faro è un festival letterario e una residenza artistica che si svolge sull’isola di Ventotene: ospita scrittrici e scrittori che per cinque giorni visitano le memorie del confino, l’ex carcere di Santo Stefano, tutto ciò che “l’isola riflessa”, come la chiamava Fabrizia Ramondino, conserva della Storia, e restituiscono quel che hanno ricevuto. La memoria, ma anche la cura, perché essere a Ventotene allontana dalla trama sempre più esile dei rapporti editoriali, delle relazioni che è importante intraprendere o mantenere, e riporta all’essenza. Essere scrittori, essere insieme, restituire parole.
Dal 2012, abbiamo sempre mantenuto l’impegno, e dunque la memoria e la cura: ma a causa dell’esiguità dei finanziamenti, che sono diminuiti anno dopo anno proprio mentre il Festival cresceva, rischiamo di non poter realizzare l’edizione 2026, che era già fissata dal 17 al 21 giugno.

Per questo ci rivolgiamo a voi.
Perché in questo tempo Gita al Faro è divenuto un appuntamento diverso dagli altri, certo, eppure importante per chi legge e scrive, per chi ascolta le presentazioni serali che si svolgono alla libreria Ultima Spiaggia di Fabio Masi, per chi alterna la bellezza delle passeggiate e del mare alle visite ai luoghi del confino, per chi è presente nella serata finale al giardino archeologico di Ventotene, con lo sfondo del faro, quando gli scrittori e le scrittrici leggono racconti che hanno l’isola al loro centro, e che vengono pubblicati poi da Ultima Spiaggia.

Per questo ci rivolgiamo a voi.
Perché in quei racconti (che nel 2021, in occasione dei primi dieci anni del festival, sono stati raccolti in un’antologia dal titolo “L’isola delle storie”) Ventotene e Santo Stefano sono stati narrati in decine di modi diversi, intimi e ironici, drammatici e politici, ma sempre affondando le radici nella storia.
Per questo ci rivolgiamo a voi.
Perché vogliamo continuare a invitare nel nostro confino letterario altre persone che ascoltino e scrivano. Come hanno fatto oltre ottanta ospiti, da Stefania Auci a Edoardo Albinati, da Stefano Bartezzaghi a Maurizio De Giovanni, da Donatella Di Pietrantonio a Nicola Lagioia, e poi, in ordine sparso, Daria Bignardi, Giulia Caminito, Paola Caridi, Gianrico Carofiglio, Mauro Covacich, Chiara Gamberale, Vera Gheno, Federica Manzon, Michela Marzano, Michela Murgia, Matteo Nucci, Sandra Petrignani, Tommaso Pincio, Walter Siti, Nadia Terranova, Emanuele Trevi, Wu Ming 1, Zerocalcare e tantissimi altri.

Per questo ci rivolgiamo a voi.
Gita al Faro tramanda memorie, quella del Manifesto da cui è nata l’Europa e quella del carcere di Santo Stefano, che versava in grave stato di abbandono e per la cui salvaguardia il Festival e in primo luogo l’Associazione per Santo Stefano in Ventotene Onlus (nata appositamente per questo importante obiettivo) sono impegnati. Ma il Festival è anche una bussola per orientarsi nel tempo della storia e della cronaca, e nelle storie che si narrano tesse legami fra il passato e la contemporaneità, e non è mai, per nessun motivo, una semplice occasione per presentare libri.
Per questo ci rivolgiamo a voi.
Perché vogliamo continuare a costruire ponti tra passato e presente, tra immaginazione e realtà e ad avere un ruolo nella creazione di quei mondi che proprio a Ventotene sono stati sognati.
Il patrimonio culturale – materiale e immateriale - vive solo se lo custodiamo insieme, oggi, per chi verrà domani: ogni donazione è un atto di responsabilità verso la nostra storia, aiutateci a proteggerla e a condividerla.
Contiamo su di voi, e vi ringraziamo già da ora.
Gita al Faro è nato da un’idea di Francesca Mancini, Laura Pesino e Vania Ribeca con Lidia Ravera ed è promosso dall’Associazione per Santo Stefano in Ventotene Onlus in collaborazione con la libreria e casa editrice Ultima Spiaggia di Ventotene e con il patrocinio del Comune di Ventotene, della Lega Navale, della Provincia di Latina e della Camera dei Commercio di Frosinone-Latina. La direzione artistica è affidata a Loredana Lipperini.
Quali sono i costi per realizzare il Festival?
I fondi raccolti saranno così utilizzati:
Vi ricordiamo che le donazioni a enti no profit come il nostro sono detraibili/deducibili dall’Irpef con queste modalità:
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.

Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.

Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
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