Obiettivo del progetto è riqualificare uno spazio privato inutilizzato, per realizzare uno spazio polifunzionale rivolto a giovani e studenti in cui, partendo dalla “conoscenza”, il soggetto proponente possa organizzare e offrire servizi mutualistici alla cittadinanza, organizzare attività formative (educazione alla legalità, educazione ambientale, diritti LGBTQI, accesso ai saperi e al lavoro), stimolare la partecipazione attiva sul territorio.

Il progetto riguarda la riqualificazione di uno stabile a piano terra nel quartiere Pigneto, di circa 180 mq, utilizzato in precedenza come un'officina culturale. L'immobile in questione si articola con un open space munito di sala meeting/bistrot e una mansardina quale spazio riunioni/uffici, lo stabile è dotato di servizi igienici, è norma di sicurezza e gode di tutte le autorizzazioni come spazio aperto al pubblico. Lo stabile è direttamente affacciata su Via del Pigneto, uno dei principali assi stradali del quartiere, in un tratto popolatissimo, ricco di case in affitto per studenti universitari e giovani fuori sede, raggiungibile tramite la stazione metropolitana C, Pigneto, da cui dista 150 metri (quindi potenzialmente collegato a gran parte della città tramite la rete bus Atac, tramite lo snodo di Piazza di Porta Maggiore, Via Prenestina e stazione Termini), ma con una presenza minima di servizi e opportunità, sebbene inserito in uno dei quartieri più famosi della movida cittadina. L'intervento mira quindi a portare aggregazione e socialità in un territorio con un tessuto sociale triplice: da un lato il quartiere tarato nei servizi per una fascia di popolazione esclusa dai diritti di cittadinanza, le potenzialità dei giovani e degli studenti presenti sul territorio e l'inclusione di soggetti sociali basata sull'aggregazione e il consumo critico.

Le attività dello spazio si svolgeranno in macroaree:

- Formazione e approfondimento culturale: approfondimenti sulle tematiche del lavoro e del welfare; presentazioni di libri e reading; formazione e informazione sui fenomeni di mafie e corruzione, diritti costituzionali e sulle norme che regolano il riutilizzo di beni sequestrati e confiscati alle mafie con le scuole; promozione dei campi estivi di volontariato giovanili sui terreni confiscati alle mafie; cineforum;

- Mutualismo: sportello di orientamento al lavoro e all’università; biblioteca sociale; aula studio; book sharing e crossing; mercatino di libri usati; ripetizioni a bambini e ragazzi;

- Attività di coworking: condivisione a basso costo degli ambienti dello spazio per il lavoro in comune;

- Laboratori e corsi: tecnologie open; artistici e musicali;

- Sportellistica: sportello LGBTQI; sportello cercalloggio; SOSLazioADISU per gli universitari (consulenza DSU); sportello consulenza medica;

- Socialità: concerti; corsi e concorsi musicali per giovani musicisti e gruppi emergenti.

Per valorizzare queste conoscenze diffuse le attività saranno improntate al metodo peer-to-peer, in cui gli individui e le soggettività sociali possano reciprocamente interscambiare i saperi di cui sono portatori.

Per tali finalità, come soggetto proponente si costituirà un'associazione attraverso la modalità dell’associazione tra singoli, costituendo gli organismi di governo, business plan annuale e prospetto di copertura finanziaria delle spese effettuate in ingresso alla realizzazione del progetto.

L’associazione costituita sarà composta da una rete di singoli provenienti dal mondo dell'associazionismo sociale, precari di nuova generazione e studenti universitari, ispiratori del progetto FACCIAMOCI SPAZIO. 

Il soggetto proponente invita la comunità virtuale a investire sul progetto FACCIAMOCI SPAZIO attraverso lo strumento di donazione economica in crowdfunding, quale utile strumento di partecipazione popolare alla realizzazione degli obiettivi a sfondo sociale.