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Verso l’Everesting più alto (e selvaggio) d’Europa: 9000 metri in MTB sulle vette della VDA.
Quando ho iniziato a pensare all’idea di un everesting, la prima domanda che mi è venuta in mente è stata:
perché nessuno ha mai tentato di farlo in ambiente alpino, su terreno tecnico da MTB e in alta quota?
Per definizione, l’everesting consiste nell’accumulare 8848 metri di dislivello positivo in una singola uscita, con la possibilità di soste ma senza dormire. Negli ultimi anni è diventato un classico tra ciclisti e ultratrailer, spesso affrontato su strade asfaltate o sterrate, con una salita ripetuta più volte su tracciati andata/ritorno.
Ma per me quel formato è troppo ripetitivo, troppo “pianificato” .
Mancano l’esplorazione, l’incognita, la varietà del terreno.
Come alpinista e biker abituato a leggere linee sulle mappe e a cercare emozione nei luoghi più verticali, ho deciso di reinterpretare questa sfida secondo lo spirito del cicloalpinismo: un anello unico, tecnico e panoramico, dove le salite siano vere salite, le discese degne di nota e il paesaggio un valore aggiunto.
Ho così tracciato un percorso ad anello sulle montagne della Valle d’Aosta che unisce dodici vette sopra i 3000 metri, per un totale di circa 105 km e 9174 metri di dislivello positivo.
L’itinerario si sviluppa quasi interamente su sentieri alpini, alcuni dei quali richiedono tratti di portage, passaggi esposti e discese tecniche in puro stile enduro/alpinistico.
Partenza da Cogne, mezzanotte del 24 luglio.
L’obiettivo è chiaro: completare il primo everesting in stile cicloalpinistico documentato al mondo.
Le cime toccate, in ordine di salita, saranno:
- Tuf 3395
- Rossa della Grivola 3630
- Testa del Gavio 3046
- Pousset 3046
- Arpisson 3035
- Creya 3015
- Laval Sud 3083
- Laval Nord 3094
- Vallonet 3098
- Tsesere 3105
- Leppe 3305
- Tersiva 3513
L’ambiente sarà impegnativo: alta montagna, terreno misto, variabilità meteo, quota.
L’aspetto tecnico e la fatica non saranno gli unici ostacoli: la logistica e la gestione delle energie su 24 ore (o più) di sforzo continuo rappresenteranno una sfida tanto mentale quanto fisica.
Chi vorrà unirsi per un tratto, anche solo per condividere una salita o parte della discesa, sarà il benvenuto.
Questa raccolta fondi è dedicata a raccogliere il necessario per poter coprire almeno una parte delle spese per produrre un film documentario su questa impresa. Tor des Geants in mtb, che è andato alla grande! Vi lascio una piccola intervista per capire di cosa si tratta.
https://alvento.cc/tor330-in-sella-nuove-prospettive-in-montagna/
Non essendo riuscito a documentare come avrei voluto l'impresa dell'anno scorso, quest'anno sto cercando di usare tutti i mezzi possibili per coronare questo desiderio!
Tutto quello che verrà donato, eccedente dalla somma necessaria sarà donato in beneficienza a vari enti dediti alla protezione delle nostre amate montagne!
L'impresa sarà seguibile tramite live tracking e dal vivo per chiunque abbia voglia di venirmi a trovare sul percorso.
Sui miei canali social troverete tutte le informazioni
https://www.instagram.com/il.caldo/
Un grazie infinito a chi mi darà questa possibilità!
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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