Una campagna di
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GRAZIE per esserti soffermata /o sul mio progetto.
Sono una delle tante testimoni della situazione in cui si trovano migliaia di rifugiati, in Grecia,
"sparsi" nel vero senso della parola in più campi (temporanei e permanenti, dall'indubbia sorte),
nei dintorni della località di Salonicco.
Dopo il mio rientro a giugno, non ho esitato a pianificare il mio ritorno: dal 24 settembre al 6 ottobre sarò impegnata con l'associazione Mam Beyond Borders a portare nuovamente il mio aiuto.
Credo che i peggiori degli atteggiamenti siano l’indifferenza e la vigliaccheria,
pensare “Io non ne posso niente, me ne infischio!”.
Comportandoci così, perdiamo niente meno che una delle componenti essenziali che ci fa essere uomini: la facoltà di indignazione... e l’impegno, che ne è la diretta conseguenza.
Grazie a chi, come me, pensa "Io ci provo".
Grazie infinite a chi dice "A me così non va proprio bene".
Ci rechiamo a Salonicco per fare la differenza.
Potete farlo tutti voi, senza necessariamente prendere un aereo.
La vita in un campo profughi è: svegliarsi alle sei quando il sole si alza e picchia sulla plastica della tenda, dividere i bagni con novecento persone, dormire per terra, se va bene con una coperta o una stuola.
Mangiare lo stesso cibo da mesi, vedere tuo figlio di tre anni che non ha preso un etto e non si é alzato di un centimetro, perdere svariati chili, indossare sempre le stesse cose, avere un paio di sandali rotti.
Hai settantanove anni e piangi ogni giorno pensando alla tua vita e ai tuoi ricordi.
Hai perso più o meno tutto.
Non hai più il lavoro, hai lasciato l'Università e abbandonato la tua casa.
Hai otto anni e piangi perché vorresti andare a scuola.
Non hai giocattoli nè pennarelli per disegnare.
Passi le giornate intere senza nulla da fare, senza un obiettivo o uno scopo.
Sei in un paese straniero, dove in pochi parlano la tua lingua e conoscono la tua cultura.
Hai sedici anni e i tuoi genitori, disperati, hanno usato tutti i risparmi di una vita pur di farti arrivare qui e darti un futuro migliore.
Sei scappato dalla guerra, lasciando la tua terra, la tua vita e non hai più una famiglia.
Hai viaggiato e pagato trafficanti vari, sei salito di notte su una barca malmessa pur di raggiungere l'Europa.
Da mesi nessuno sa darti una risposta e il resto del mondo per lo più ti ignora.
Un mondo differente non può essere costruito da persone indifferenti.
(Peter Marshall)
CHI SONO: Erica, 30 anni, vivo a Saluzzo, sono titolare di un ricamificio promozionale; ho scelto di ritagliarmi del tempo per chi non ha più nulla, non intendo dimenticarmi di loro, nè oggi nè mai. Sono a due passi da noi.
Ci credo fino in fondo, non mi arrendo di fronte a chi mi risponde "non ho soldi da donare loro", "cosa vai a fare da quelli?",
"i rifugiati non piacciono a nessuno".
Mi ferisce moltissimo ma sono molto determinata nel cercare chi, invece, intende sostenermi,
certa di non essere sola.
Innanzittuto vi lascio il mio recapito personale, 345 1817804;
la mia mail, rakam.ricamo@gmail.com.
Contattatemi per qualunque dettaglio vorrete avere in più, sarò MOLTO felice di rispondere alle vostre curiosità.
COSA FARO': ho il volo il 24 settembre per Salonicco, torno nei campi, i campi sono molti, sovraffollati, sotto il sole, nelle tende all'ombra ci sono 40 gradi; acquisto in loco, con tutto ciò che riuscirò a raccogliere in questi 53 giorni - grazie a voi - tutti i beni primari necessari: cibo fresco, frutta fresca per famiglie che non ne mangiano da settimane, acqua e cerchiamo ancora di recuperare in loco ventilatori per contrastare il disagio procurato dal caldo.
Acquisterò tutto ciò di vitale che io, chiaramente, non potrò trasportare e imbarcare dall'Italia.
COME VI TERRO' AGGIORNATI: potrò ringraziarvi personalmente / scrivendovi non appena vedrò la donazione (nessun vincolo, ognuno si senta libero di donare da 5.00 euro in su !) perchè potrò risalire al vostro nominativo e contatto;
in loco, dal 24 settembre al 6 ottobre, conserverò gli scontrini e mi occuperò personalmente di testimoniare (fotografando, filmando) cosa ho acquistato grazie alla vostra offerta.
Sarete resi partecipi di ogni mio movimento.
Vi invito a mettervi una mano sul cuore oggi
e a chiedervi seriamente a cosa potete rinunciare in questo momento della vostra vita.
Potremmo essere noi le vittime di questa violazione delle più banali leggi dell'animo e del cuore, non possiamo ignorarli.
Grazie,
Erica.
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