PERCHE' IL LIBRO

L’idea di raccontare la storia della mia vita ce l’ho da tanto tempo, quando ci pensavo avevo paura di dimenticarmi le troppe cose, che poi magari le scrivesse un altro, qualcuno non invitato a farlo e ci mettesse del suo.

Tra gli oltre cento racconti che ho scritto, ce ne sono sempre stati pochi che parlavano di fatti realmente avvenuti, mi piace di più non sapere affatto da che parte dirigermi, insomma non aver alcun obbligo di trama prestabilito.

Però ultimamente mi sono reso conto che la mia autobiografia era già praticamente quasi pronta.

Con il passare degli anni, attraverso il mio talento innato per la discontinuità, avevo messo giù diversi frammenti di roba vissuta che bastavano già per approssimare le centocinquanta pagine.

Mi mancava la parte che mi piaceva meno, quella centrale della gioventù con dentro l’adolescenza, allora mi ci sono dedicato a tutta forza con l’obbiettivo di ultimare il mio piano, quindi ho limato tutto e tolto l’eccesso.

Scrivo praticamente da sempre, ma solo da poco sono riuscito a soddisfare me stesso, un lettore forse anche troppo rompiscatole.

Maurizio Bardoni